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Gavioli S.P.A. il nuovo socio privato della Te.Am

di Giancarlo Falconi
1 minuto

ll gioco delle tre carte. L'Enerambiente nell'Agosto 2010 crea l'Enertech con un capitale sociale di centomila euro. Nel ottobre del 2010 vende le sue quote alla Gavioli SpA. La Te.Am? Due di bastone con briscola a coppe. Avevamo lasciato nel precedente articolo la Te.am con il socio privato Enerambiente alle prese con il cambiamento di sede legale. Dalla maschera della commedia dell'arte a pulcinella della commedia popolare. Da Venezia a Napoli. Vi ricordate l’Enertech s.r.l era una società iscritta al registro delle Imprese di Venezia il 26/08/2010. Costituita il 04/08/2010 con data termine il 31/21/2100. Con un capitale sociale di 100.000.00 euro versati da Enerambiente S.P.A. Amministratore unico: Stefano Gavioli. Socio unico: Stefano Gavioli. Stefano Gavioli vende a Stefano Gavioli che poi rivende ufficialmente alla Gavioli S.P.A. cioè Stefano Gavioli. Che ridere. Gavioli è spettacolare. Leggete insieme a me le carte ufficiali. Atti pubblici:" La società Enerambiente S.P.A. cede e vende alla società Gavioli S.P.A che accetta ed acquista l'intera quota di partecipazione di nominali 100.000 pari al 100% del capitale sociale della società Enertech S.R.l. per il corrispettivo di euro 2,200,000, che è stato regolato quanto segue 100.000 euro vengono corrisposti contestualmente alla firma, gli oltre duemilioni di euro saranno corrisposti, senza aggravio di interesse, entro e non oltre il 31 Dicembre 2010.Secondo alcune fonti il Sindaco Brucchi avrebbe sondato la possibilità di far acquistare dalla parte pubblica tutte le quote del privato. Sarebbe un'ottima mossa per poter andare in un secondo tempo a gara, ma per Gavioli rappresenterebbe una fuga in pieno stile Faggiano. Nel frattempo fonti vicino all'ambiente della procura teramana, danno per imminente l'arrivo dell'istruttoria della Guardia di Finanza, che rimane blindata dietro un assoluto riserbo.

To be continued...

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Commenti

Quindi entro la fine di questo mese l'ineffabile signor Gavioli dovrebbe versare a se stesso la miseria di 2.100.000 euro, a meno che la parte pubblica, mi sembra di capire dall'articolo, cioè la TE.AM. non acquisti lei le quote ancora da saldare. Altro che gioco delle tre carte! Io la chiamerei in altro modo ma non dico quale, le querele sono sempre dietro l'angolo....................... E' una storia che assomiglia molto alla leggenda urbana che circola, ma io non credo che sia vera salvo l'essere smentito eventuaalmente da fatti accertati, sulla cessione a ente pubblico di palazzo Adamoli. Dicono le voci, che io comunque non ritengo fondate, che il proprietario abbia ceduto l'immobile ad una società immobiliare, da tempo fallita, al prezzo di £ 600.000.000 (€ 309.874,14), c'erano ancora le lire, e che pochissimo tempo dopo l'abbia rivenduta ad un'altra società immobiliare per £ 1.200.000.000 (€ 619.748,28); prezzo al quale è stata ceduta all'ente ma, sempre secondo voci che non ritengo attendibnili salvo smentita da fatti certi, solo in parte. Sempre voci, che ritengo non attenbili salvo smentiti da fatti certi, insinuano che i rappresentanti legali delle società immobiliare dei primi due passaggi di proprietà dell'immobile facessero capo a due persone che erano, e forse ancora sono, in società all'interno di una terza società immobiliare. Sarebbe troppo cattivo pensare che gli inmcrementi vertiginosi di valori in entrambe le occasioni possano essere fittizi e che quindi l'unico a cacciare i soldi veri possa essere alla fine l'ente pubblico? Dubito che ciò possa essere vero, ma se ciò venisse domostrato ci troveremmo di fronte ad un vero e proprio miracolo della finanza ultracreativa, manco Tremonti oserebbe tanto, di moltiplicazione di danaro il cui onere ricadrebbe solo su un ente pubblico e di conseguenza sui contribuenti.