Ogni tanto, quando percepisco che i conti nella nostra città non tornano, mi chiedo se sono semplicemente un allocco oppure se Brucchi è il mago delle cortine fumogene.
Siamo il quarto Comune Capoluogo in Italia per indebitamento (davanti a noi città piccole come Torino e Milano), le entrate sono la metà dei debiti, eppure il nostro amato sindaco vorrebbe comprare tutte le azioni del socio privato della Te.Am. S.p.A. Mi ricorda il vate Gabriele D'Annunzio, ma purtroppo solo per la nuca glabra e l'inclinazione a non tenere a bada i debiti.
A beneficio di chi non lo sapesse, il socio privato della Te.Am. (tralascio le successioni societarie, quantomeno di dubbia legittimità) è una società che risulta di fatto affidataria, sulla scorta di una delibera illegittima, di rilevanti servizi pubblici locali.
La convenzione da sottoscrivere per formalizzare l'affidamento sembrerebbe non essere mai stata firmata (e non fatico a crederlo, quale dirigente deciderebbe autonomamente di accollarsi le responsabilità di una operazione che trasuda violazioni di legge?).
In tale pietosa situazione, l'unica cosa da fare – se fossi nei panni di Brucchi – sarebbe quella di far revocare dal consiglio comunale la delibera dichiarata illegittima dall'Antitrust e procedere speditamente all'emissione del bando per la scelta del nuovo socio privato ed il connesso affidamento dei servizi.
Nemmeno un sindaco sprovveduto penserebbe mai a ricomprarsi le quote dell'attuale illegittimo socio privato, poichè semplicemente valgono molto poco senza i servizi che il Comune di Teramo affida alla Te.Am.
A maggior ragione, se pure si volesse fare un'opera pia, considerando con uno sforzo di fantasia che il socio privato sia un poveretto bisognoso di cure e di cibo, il sindaco dovrebbe fare i conti con la propria cassa e scoprire che non possiamo permetterci nemmeno un aperitivo al bar.
E invece? Avete capito, la exit strategy elaborata dagli spin doctors di Brucchi è proprio quella di ricomprarsi le azioni private.
Spero che l'assessore al bilancio Dodo Di Sabatino faccia rinsavire il sindaco, perchè io alzo bandiera bianca.
O forse Brucchi ha in mente di portare Teramo al primo posto in Italia fra i Comuni indebitati, allo scopo di fare una vastissima pubblicità completamente gratuita alla città (se è così è un genio e mi scuso con lui di aver malignato nei suoi confronti).
Oppure – ipotizzo – Brucchi ha in mente il modello Catania, grazie al quale si possono fare decine di milioni di debiti (140) che poi il Governo nazionale rimborsa senza battere ciglio.
In tal caso, però, ci sarebbero due inconvenienti: 1) il sindaco di Catania che ideò quella genialata era il medico di Berlusconi, e in tal caso Brucchi – che pure medico è – potrebbe sperare di prendere il posto di Scapagnini; 2) purtroppo il federalismo municipale appena approvato non prevede più rimborsi governativi, e in tal caso Brucchi potrà procedere ad aumentare tutte le tasse, introdurre la nuova tassa di scopo e forse anche la nuovissima tassa di soggiorno (con tutti i turisti che abbiamo...).
Comunque vada, forza sindaco!
Per chi volesse aderire all'Esposto-denuncia alla Corte dei Conti sugli illegittimi affidamenti di servizi pubblici alla Te.Am. S.p.A., contattare Christian Francia al 349/2554719.
Commenta
Commenti