Vi ricordate il PDL? Quel partito che faceva tremare il mondo? È improvvisamente mancato all’affetto dei suoi cari.
Pochi mesi fa oltre diecimila concittadini teramani si tesseravano al PDL. Solo due mesi or sono, al congresso provinciale di Teramo del PDL, settemila tesserati si recavano a votare per eleggere il coordinamento del partito.
Il PDL governa la Regione, tutte e quattro le Province, tre dei quattro Capoluoghi, la maggioranza dei Comuni. Una potenza spaventosa.
Eppure il 6/7 maggio 2012, data delle elezioni amministrative di molti Comuni italiani ed abruzzesi, l’invincibile armata ha così figurato in Abruzzo:
- a L’Aquila la Lista del PDL ha raccolto un egregio 8% (otto!);
- a Montesilvano, dove si andrà al ballottaggio con il candidato del centrosinistra che sopravanza del 15% il candidato del centrodestra, il PDL è stato umiliato;
- ad Avezzano, dove il candidato del centrosinistra ha un vantaggio del 10% su quello del centrodestra, il PDL è stato tritato come il sale fino;
- ad Ortona, dove il centrosinistra vanta una differenza del 25% con il centrodestra, il PDL è stato ridicolizzato;
- a Spoltore c’è già il nuovo sindaco di centrosinistra che ha doppiato i voti del centrodestra, fra i quali spicca il 9% del PDL, sodomizzato dagli elettori.
In Provincia di Teramo il PDL perde 5 Comuni su 6, fra i quali il bottino grosso di Martinsicuro dove già governava.
In Italia è spesso sotto alla doppia cifra: a Verona è al 5%; a Parma al 4%.
Il partito è semplicemente svaporato.
Il partito di “meno male che Silvio c’è”, inno che cantavano tutti, da Alfano a Giandonato Morra, da Gianni Chiodi alle puttane di tutta Italia, di cui il patron Berlusconi è grande estimatore.
Dopo questa batosta Paolino Tancredi è diventato così da collezione, che stanno pensando di metterlo fra le sorprese dell’ovetto Kinder.
Il PDL è morto, ma appena suonato il requiem la salma provvederà a rianimarsi cambiando semplicemente nome, come fecero la DC ed il PSI dopo il decesso di Tangentopoli.
Paolino Tancredi magari potrebbe comprarsi una parrucca, Morra potrebbe togliersi la barba, Di Dalmazio potrebbe ingrassare di venti chili e Gianni Chiodi farsi la testa pelata, così forse gli abruzzesi continueranno a votarli.
Oggi hanno perso dappertutto, ma finché c’è Silvio c’è speranza.
Commenta
Commenti
Caro Antonio, il suo Berlusconi, ha fatto il nome del futuro del centro destra.. Daniela. Santanchè. Auguri.