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Il privilegio insopportabile dei dipendenti pubblici

di Christian Francia
8 minuti

L’Italia, al pari di Teramo, è preda di una immensa cecità collettiva che ci impedisce di vedere la tragica realtà e di adottare le contromisure necessarie.
È notizia freschissima che nel 2012 nel nostro Paese siano state licenziate oltre un milione di persone, con un aumento del 14% rispetto ai licenziamenti effettuati nel 2011.
Sul fronte opposto, quello delle nuove assunzioni, il quarto trimestre del 2012 ha fatto registrare un calo del 5,8% rispetto allo stesso trimestre del 2011.
In pratica si licenzia molto di più di un anno fa e si assume molto meno. Un cocktail micidiale.

Quello che nessuno ha il coraggio di dire, però, è che di quel milione di nuovi disoccupati quasi nessuno proviene dagli Enti Pubblici.
Il perché è semplice: per salvaguardare il proprio bacino clientelare-elettorale i politici che amministrano gli Enti Pubblici non fanno letteralmente mai ricorso all’istituto dell’esubero e della mobilità, nemmeno quando anche un bambino si renderebbe conto dell’ipertrofia delle piante organiche.

Facciamo esempi pratici:
1) la Tercas, banca egemone del nostro territorio, si sta riorganizzando ed ha mandato a casa proprio in questi giorni 113 dipendenti, oltre ad altri che si appresta ad esodare;
2) aziende e imprese grandi e piccole della provincia chiudono, mettono in cassa integrazione i propri dipendenti, licenziano, esodano, mandano a casa tutti i giorni ad un ritmo forsennato da quattro anni a questa parte;
3) i negozi chiudono e gli esercizi commerciali abbassano le saracinesche, lasciando senza lavoro coloro che vi erano impiegati.
Eppure, chissà perché, gli Enti Pubblici – che pure vivono con le tasse dei lavoratori, tasse che sono evidentemente molto minori in ragione della diminuzione dei lavoratori stessi – se ne fregano e si permettono perfino di assumere, facendo ricadere i costi di gestioni dissennate sui cittadini.

Facciamo esempi pratici:
1) il Comune di Teramo, che ogni anno si vede tagliare i trasferimenti statali, che vede diminuire le entrate dell’IMU a causa dei tantissimi capannoni vuoti e delle industrie che chiudono, che vede diminuire le pubblicità, gli sponsor, le affissioni, i passi carrabili, le occupazioni di suolo pubblico, cosa fa?
Taglia i servizi alle fasce sociali deboli, l’assistenza agli anziani e ai disabili, ma non rinuncia ad assumere al solo fine di pagare stipendi pubblici laddove non ce ne sarebbe bisogno alcuno. Con il famigerato ed illegittimo concorso per tre posti da impiegato amministrativo, il Comune ha ritenuto necessario sfruttare tutta la graduatoria ed assumere ben 14 persone, per non parlare di un’altra ventina di assunzioni durante l’attuale consigliatura, delle mobilità in entrata e delle otto assunzioni di persone appartenenti alle categorie protette che si accinge a fare nel 2013. L’Assessore comunale al Personale, Mirella Marchese, ha addirittura affermato che “dovremo attendere l’approvazione del Bilancio di previsione prima di sapere se saremo in grado di assumere altro personale”. Ancora altri? Follia allo stato puro.
Peraltro, con il massimo dell’inefficienza possibile, Brucchi assume amministrativi che non servono e che abbondano, lasciando scoperti settori tecnici rilevanti;

2) il Ruzzo, oggetto di mille polemiche, ha un acclarato esubero di personale amministrativo che viene rilevato da tutti, ma nessuno osa dire che ci sarebbe bisogno di una riduzione di personale per poter rientrare da quel debito spaventoso di 80 o 90 milioni di euro, che naturalmente alla fine verranno pagati da tutti i Comuni soci (cioè da noi cittadini) che con le bollette non pagheremo l’acqua, bensì soprattutto gli stipendi dei dipendenti in eccesso;

3) l’Università di Teramo, da anni in drammatico calo di iscrizioni, ha anch’essa un apparato amministrativo assolutamente elefantiaco ed esuberante rispetto alle necessità dell’Ateneo, ma il Magnifico Rettore si guarda bene dal dichiarare un esubero ed un avvio della mobilità per i dipendenti in eccesso, per cui anche lì i fondi statali diminuiscono e gli studenti devono pagare non tanto professori di grido (che non ci sono), bensì le centinaia di dipendenti amministrativi;

4) la Provincia, Ente nel quale lavoro, è stata già di fatto soppressa con i pesantissimi tagli dei trasferimenti statali che ne hanno azzerato le capacità di investimento e di intervento (i piani triennali delle opere pubbliche sono tristemente vuoti), ma la riduzione enorme delle immatricolazioni delle automobili – su cui le tasse IPT e l’imposta sulla RC auto spettanto alle Province – produce ulteriori minori entrate, causando la paralisi dell’Ente che avrebbe la necessità di dichiarare l’esubero di almeno 150 unità dei 325 dipendenti a tempo indeterminato attualmente in servizio. Se fossimo nel privato l’imprenditore – pur di garantire la manutenzione dei 1.600 chilometri di strade, degli edifici delle scuole superiori e degli altri servizi provinciali – non esiterebbe un attimo a licenziare la metà dei dipendenti pur di continuare ad erogare i servizi minimi, ma siamo nel pubblico e quindi si preferisce pagare gli stipendi ai dipendenti ed interrompere tutti i servizi ai cittadini;

5) la Regione Abruzzo, leviatano da 2.000 dipendenti (escluse le migliaia di dipendenti della sanità), vanta molte centinaia di professionalità confluite da enti disciolti che da anni non sanno nemmeno cosa fare quando vanno a lavoro semplicemente perché nessuno sa cosa chiedergli, salvo poi assumere dall’esterno ulteriore personale senza nemmeno pensare di riqualificare quello inutilizzato che è già a libro paga;

6) i BIM, le Comunità Montane, gli ATO, i Consorzi, gli Enti Pubblici collegati del più vario genere, finanche quelli soppressi che continuano a vivere per anni dopo la loro morte giuridica al solo fine continuare a pagare dipendenti che non vogliono spostarsi, accorparsi, dislocarsi (in ciò protetti da solerti sindacati), rappresentano l’ennesima pagina triste di una politica che non conosce nemmeno l’ABC di una corretta gestione.

Leo Longanesi diceva cheIl bravo giornalista è quello che racconta bene le cose che non sa”.
Parafrasandolo, potremmo dire che “il bravo politico è quello che convince i cittadini di riuscire a gestire efficacemente Enti Pubblici che non conosce”.
Se si mettessero in mobilità, come accade quotidianamente nel settore privato, la metà dei dipendenti del Comune di Teramo, senza che ciò diminuisca di una virgola la qualità dei servizi erogati poiché dovrebbe semplicemente raddoppiare la produttività dei dipendenti rimasti (produttività che ad oggi è ridicola se paragonata a quella media del settore privato), si risparmierebbero circa 8/9 milioni di euro l’anno, cosa che consentirebbe qualsiasi investimento: nuovi teatri, nuove opere pubbliche, nuovi servizi per i cittadini, esenzioni ed agevolazioni per le fasce deboli, ecc. (ricordo che il Comune di Montesilvano, che ha gli stessi abitanti di Teramo d’inverno, ma d’estate ne ha più del triplo di Teramo, ha circa 170 dipendenti a fronte dei circa 365 di Teramo, quindi il taglio della metà è una stima prudenziale per difetto).
Idem dicasi per Ruzzo, Università, Provincia, Regione e via discorrendo.

Mentre la città, la provincia, l’Abruzzo e l’Italia stanno lentamente morendo, i politici tacciono e non si avvedono del privilegio insopportabile dei dipendenti pubblici (io per primo) che continuano a suonare come l’orchestra del Titanic mentre i dipendenti privati sono già annegati o stanno annegando nella fame e nella miseria, con la beffa ulteriore dello Stato-vampiro che continua a esigere il pagamento di tasse, imposte, balzelli, bollette di ogni genere da cittadini che non possono più pagare e a fronte dei quali pagamenti non ricevono più indietro nemmeno i servizi essenziali cui avrebbero diritto.

Povera Teramo, povero Abruzzo, povera Italia “di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta…”.

 

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Aggiungerei io che stando seduti sulla "poltrona" dell'impiego pubblico si trova il giusto mix di tranquillità psicoeconomica tale da far proliferare idee e ricette per risollevare il Paese! ........."così una vecchia mai stata moglie, senza mai figli r senza più voglie, si prese la briga e di certo il gusto di dare a tutte il consiglio giusto........". Che Dio ci rivolga uno Sguardo!
Sante Parole.
anche la regione abruzzo... ci sono 1.541 dipendenti , di cui molti esuberi dirigenti e funzionari... ad esempio 491 dipendenti alla direzione agricoltura!!! però continuano ad assumere, con una delibera di dicembre (zona cesarini, prima del nuovo bilancio) la giunta programma l'assunzione di 21 persone da enti esterni e 14 nuovi concorsi per funzionari in sanità: tra questi molti amici di amici che già lavorano a tempo determinato negli stessi ruoli e pare che il concorso sarà "blindato"... intanto tutto tace.
This is it, Christian. This is it.
E nonostante tutto, il Comune di Pietracamela sta sborsando 7.000 euro l'anno per tre anni per non ben precisate "altre tipologie" al dipendente pubblico estensore di questo articolo, già titolare di uno stipendio da funzionario. Che schifo,nevvero? Marco Di Paolo - Silvi Marina
Egregio dott. Francia, non sono d'accordo in alcun modo con le tesi espresse nel suo articolo, legate tutte da un filo conduttore comune, ovvero che la crisi non sia pagata dai dipendenti pubblici. Tale idea non corrisponde affatto al vero. Veniamo subito al punto: rinnovi contrattuali bloccati dal 2009 (con inflazione media ISTAT del 2-3% annuo), sospensione delle progressioni orizzontali, eliminazione delle progressioni verticali, drastica riduzione di concorsi, "congelamento" dei contratti decentrati e soppressione delle forme di incentivazione del personale nella maggior parte degli enti...e potrei proseguire; tutto ciò avviene , in un settore , quello pubblico, che, storicamente, a parità di qualifica , ha SEMPRE riconosciuto stipendi mediamente più bassi rispetto a quelli privati (vogliamo paragonare, ad esempio, un funzionario ministeriale o comunale ingegnere con un quadro TELECOM ingegnere?). Come correttamente rilevato anche dal quotidiano economico maggiormente prestigioso (Il Sole 24 Ore), peraltro, il 2012 è stato l'anno in cui , gli effetti della suddetta crisi, si sono avvertiti più a Roma che non a Milano; ciò perchè, secondo la ricostruzione, nella capitale risiede un maggior numero di impiegati pubblici la cui capacità di acquisto, già bassa, è stat erosa dai sopra esposti provvedimenti. . E anche sui licenziamenti non sono d'accordo per due motivi: primo : alcuni comparti hanno iniziato (vedi i Ministeri); secondo, almeno negli enti pubblici strictu sensu intesi (Ministeri, Comuni Proince Regioni)il licenziamento potrebbe comportare profili di illegittimità costituzionale. Saluti
Il problema non è costituito dai dipendenti pubblici in generale, ma solo da quelli che dentro i propri uffici possono fare ciò che vogliono senza un controllo da parte dei dirigenti. Lavorano bene, lavorano male, non lavorano affatto. A loro insindacabile discrezione. Bisognerebbe discutere di questo invece di generalizzare su di un problema che esiste davvero, ma non così come lo si è raccontato. Buona giornata.
Caspita, noto che una volta su 10 trovo giusti i concetti espressi da Francia. Stavolta concordo su tutto ... non nego però che questa condivisione genera in me un leggero turbamento accompagnato da una sensazione di percepibile disagio :)
bello sparare sulla croce rossa ;mentre i dirigenti ed i consulenti strapagati proliferano nelle PA!!! Licenziamo i dipendenti pubblici e privatizziamo tutto.......poi ne riparliamo!!
Tutti sanno che è la pura verità, ma aggiungerei soprattutto i dirigenti pubblici, spesso inetti e inutili. Inoltre gli uffici stampa, dei quali alcuni componenti non possiedono neppure una laurea e occupano posti da funzionario, per i quali, per qualsiasi altra mansione, è necessaria proprio una laurea. E spesso integrano lo stipendio con le posizioni organizzative (altre tre/quattrocento euro netti mensili).
Attenzione al rischio demagogia. i dirigenti tutti prezzolati e nominati dalla politica possono definire e gestire i processi di valutazione del personale sottoposto.. Pensate cosa puó provocare questa catena di ricatti generata da dirigenti/direttori inetti e vigliacchi. Cosa ne sarà della nostra p.a? Facile lascirsi prendere dalla rabbia e dalla frustrazione nel giudizio sui dipendenti ma, noi cittadini, dobbiamo imparare a riconoscere la buona amministrazione e a denuncire i fenomeni di parassitismo, inefficiena e vassazione. Altrimenti la nostra demagogia sará la genesì della nostra rovina e della perdità di libertá. Pensate, ad es, ad una sanità per la maggior parte privata, senza le tante eterogenee eccellenze isolate sul nostro territorio e senza i servizi(pochi..)che funzionano anche grazie all'abnegazione di qualche funzionario e di tali operatori coscienziosi... Dai, facciamo i cittadini! Non diventiamo sudditi incazzati...
sono d'accordo con Renato e Giorgio e poi da quale pulpito viene questa saccente osservazione ? Molti dipendenti pubblici si alzano tutte le mattine e si guadagnano con il proprio lavoro lo stipendio ed il posto che occupano, forse Lei signor Francia specchiandosi la mattina le comincia a venire il dubbio se guadagna lo stipendio che prende per quello che fa ? Le consiglio di cominciare dalla sua persona dando il buon esempio invece di sputare sul piatto dove mangia e ringrazi Dio se ancora conserva il posto che occupa, domani potrebbe non essere più così. Nell'ente in cui lavoro, non devo dirglielo io, ci sono dirigenti che sono strapagati per non meritare quanto percepiscono, diriga le sue osservazioni su questa categoria di persone, o forse teme di indisporre qualcuno che possa decidere di rilevarla dall'incarico !!! Polemica sterile la sua, io le toglierei il suo posto di lavoro e poi protraemmo riparlarne !!!
Le risposte 'piccate' di chi non condivide questo articolo mi suscitano tanta ilarità....son forse di dipendenti pubblici offesi???? per non parlare del commento"in un settore , quello pubblico, che, storicamente, a parità di qualifica , ha SEMPRE riconosciuto stipendi mediamente più bassi rispetto a quelli privati (vogliamo paragonare, ad esempio, un funzionario ministeriale o comunale ingegnere con un quadro TELECOM ingegnere?)" MA CE LO RICORDIAMO CHE GLI STIPENDI PUBBLICI SONO A CARICO DI TUTTI GLI ITALIANI????? GLI STIPENDI PERCEPITI DA PRIVATI NON LI PAGO IO!!!! UN QUADRO TELECOM INGEGNERE NON ME NE FREGA NULLA QUANTO PRENDE PERCHE' NON E' A CARICO MIO!!! Per non parlare della produttività dei dipendenti pubblici (in particolare di quelli del Comune) che ,mosche bianche a parte, è totalmente inesistente. Un esempio su tutti: ho aspettato cinquanta minuti un addetto allo sportello in orario aperto al pubblico di cui non si sapeva dove fosse (omertà tra colleghi). Il Comune assume 14 persone, però toglie il servizio di bus-navetta, non ha i soldi per comprare il sale da spargere in strada contro il ghiaccio, il manto stradale è completamente disastrato....ma si assume.
Posto nuovamente e sempre più convinto......... Aggiungerei io che stando seduti sulla "poltrona" dell'impiego pubblico si trova il giusto mix di tranquillità psicoeconomica tale da far proliferare idee e ricette per risollevare il Paese! ........."così una vecchia mai stata moglie, senza mai figli r senza più voglie, si prese la briga e di certo il gusto di dare a tutte il consiglio giusto........". Che Dio ci rivolga uno Sguardo!
Purtroppo ancora si fa della demagogia su tale argomento, malgrado è noto che il numero totale di dipendenti pubblici in Italia in riferimento alla popolazione è del 5,7 %, al disotto delle percentuali dei paesi nordici europei. Ad esempio la Svezia ha il 12,36%. La nostra percentuale è al disotto nettamente di quella francese (8%) e simile a quella tedesca 5,47 e spagnola 5,52 %. Quindi non è un problema di numero di dipendenti pubblici o della loro licenziabilità (simile a qualsiasi dipendente pubblico di tutto il mondo), ma di distribuzione del persone, di professionalità con adeguati titoli al ruolo da ricoprire e quindi efficienza nei servizi. Soprattutto abbiamo la più alta percentuale di personale amministrativo (a cui il dott. Francia appartiene) a livello europeo anche in Enti e Servizi di natura tecnica. Perchè un Provveditore alle Opere Pubbliche è un amminstrativo? Perchè il capo della Protezione Civile italiana è laureato in giurisprudenza? Perchè nella Provincia in cui lavora il dott. Francia nei Settori Tecnici non ci sono dirigenti tecnici ma amministrativi? Tutto ciò dipende dalla scadente classe politica italiana incapace di riconoscere la professionalità e battersi per la meritocrazia ma interessata solo al tornaconto dei voti da prendere a prescindere dalle capacità e dai titoli del soggetto da sistemare. Tale classe politica oltre ad avere le remunerazioni più alte europee è in un numero esageratamente elevato. Il dott. Francia è un dipendente della Provincia, suo padre era un dipendente della Provincia, tutti hanno diritto di criticare i dipendenti pubblici, ci mancherebbe, ma certo chi ha attinto lo stipendio in famiglia dallo stesso Ente forse è opportuno che si astenga da tali critiche infarcite da tanta demagogia, altrimenti, coerentemente con quanto afferma, dovrebbe per primo lui licenziarsi e dare il buon esempio. Sinceramente da persona che non trova lavoro o da licenziato, con questo articolo mi sentirei preso per i fondelli, è come dire “come vi capisco io che ho lo stipendio fisso è che sono entrato casualmente, tra tante altre amministrazioni pubbliche (statali...regionali...) e aziende private che mi si contendevano, nello stesso Ente Locale, dove lavorava mio padre...come vi capisco io non vi capisce nessun altro anche dei miei colleghi che meritevolmente svolgono il proprio lavoro”.
Touchè monsieur Francia...

A voi che provocate, provate a fare un esame in pubblica piazza tra tutti i dipendenti della provincia e della Regione in diritto amministrativo e vediamo chi ne sa più di Francia. Può essere molesto, antipatico, un saccentone del c., ma vi consiglio di non dire che non si guadagna la pagnotta, anzi molti sul suo lavoro mettono le firme e si fanno belli

x Anonimo Provi a fare un esame in pubblica piazza sulla normativa contabile e sul bilancio al Sig. Francia, troverà molti dei dipendenti degli enti che lei ha nominato che ne sanno più di lui. Semplicemente perchè ognuno ha le su competenze, cosa buona e giusta è non denigrare le professionalità degli altri come fa lei e molti altri. La pagnotta se la guadagnano in molti in modo onesto e professionale, nn solo il Sig. Francia Chiaro ? Distinti saluti.
Ma perchè scendere in polemica su cose personali dell'articolista? Ragioniamo su cosa ha voluto dire invece Christian: ........è giusto che Brucchi con il famigerato ed illegittimo concorso da tre posti da impiegato amministrativo, ha ritenuto necessario sfruttare tutta la graduatoria degli idonei assumendone 14 per arrivare alla moglie di uno stretto collaboratore del suo amico governatore? Questo è l'argomento su cui disquisire. Ora Brucchi si ritrova 11 amministrativi in più per fare un piacere all'amico governatore. Queste cose si facevano ai tempi della D.C. Ora non possiamo più permettercele. Se Brucchi proprio doveva far finta di avere bisogno di personale avrebbe dovuto fare un concorso per tecnici non per ammninistrativi che già molti stanno a riscaldare le sedie.. Vieppiù... come la mettiamo con il Comune di Montesilvano, che ha gli stessi abitanti di Teramo o giù di li, e va avanti con 170 dipendenti a fronte dei 365 di Teramo? Ripeto questo è l'argomento. Di queste verità bisogna disquisire e io direi anche con ricchezza di particolari. Vorrei veramente che venisse fuori una dotta disquisizione sul tema. A me non interessa se Christian lavora in provincia o altrove, se è bravo o ciuccio. A me interessa quello che lui racconta senza avere i peli tra i denti. Quello che fa sapere a noi poveri teramani non proprio addetti ai lavori. Io lo ringrazio per il coraggio. Se non ci fosse a Teramo un Christian Francia bisognerebbe farlo nascere. Per fortuna è nato ed oltre ad essere molto preparato (evidentemente perchè studia) è anche un bel ragazzo. Complimenti alla moglie, la consiglio di tenerselo stretto.
Se Francia è un dipendente pubblico, questo suo articolo assume maggior spessore a causa dell'oggettiva valenza testimoniale. Sarebbe meglio evitare una guerra tra poveri (dipendenti pubblici vs. privati). Il problema è da ricercare nel ns. Stato (governi passati ed attuali) che non riesce ad applicare ai suoi dipendenti le regole e le condizioni che impone ai dipendenti privati.
L'amministrazione non è una macchina (come tanti si ostinano a dire) ma è un sistema complesso in cui operano migliaia di persone, che si rivolge ad altre persone per soddisfarne esigenze fondamentali del vivere civile. Non si può migliorare il funzionamento degli apparati pubblici ponendosi unicamente in una prospettiva aziendal-ingegneristica, per il semplice motivo che le amministrazioni pubbliche non sono aziende e non sono macchine: sono, appunto, amministrazioni pubbliche, cioè organizzazioni che si caratterizzano per il fatto che dovrebbero operare non nel proprio interesse, bensì in quello altrui. Anche i dipendenti pubblici, che fanno funzionare tale organismo complesso, sono ad esclusivo servizio della nazione, e quindi del cittadino, e per questo hanno avuto, storicamente, una serie di garanzie, tra le quali l'illicenziabilità, che li avrebbe dovuti garantire da ingerenze esterne al buon andamento dell'amministrazione. In pratica il dipendente pubblico dovrebbe perseguire solo ed unicamente il fine pubblico, senza essere influenzato dagli amministratori e dai politici di turno, protetto da norme che ne garantiscono la non licenziabilità per il capriccio, o la ritorsione, dell'assessore di turno. E' anche vero che di questo privilegio alcuni hanno fatto abuso, ma non dimentichiamoci che nella schiera di quelli che, con "disprezzo" vengono indicati genericamente come "dipendenti pubblici" (un tempo appellativo che dava onore, ora quasi sinonimo di fannullone) possiamo annoverare i tutori dell'ordine che rischiano la propria vita per difendere noi e i nostri beni, i vigili del fuoco, i medici e infermieri, gli insegnanti che educano i nostri figli dall'età prescolare fino all'università, gli assistenti sociali, ecc., ecc., cioè tutte quelle figure professionali, a volte anche di eccellenza, che contribuiscono a rendere la nostra vita migliore. Ci sarà anche il medico incompetente, l'impiegato fannullone, l'insegnante nullafacente, il poliziotto esaltato, ma il "marcio" è in ogni settore della vita, compreso il tanto decantato privato. E il buon Francia ciò dovrebbe saperlo, visto la sua esperienza professionale di dipendente pubblico, tra l'altro in più Enti contemporaneamente, sempre in ruoli di rilievo. Semmai è la politica, al solito, che crea situazioni di parassitismo e nullafacenza, volendo entrare a gamba tesa in dinamiche dalla quale dovrebbe tirarsi fuori, in quanto compito dell'amministratore e fare, appunto, scelte politiche e gestionali, mentre il dirigente, il funzionario, l'impiegato, dovrebbero occuparsi, in piena coscienza e tranquillità, del buon andamento della struttura tecnico-amministrativa dell'Ente o del Ministero o della scuola, ecc. Invece il politico, forse perchè spesso incapace di una qualsiasi attività gestionale, e a volte anche inconsapevole del suo reale ruolo, vuole ingerire in cose che non devono riguardarlo, facendo più danno che altro, ma la colpa, poi, viene riversata sul caprio espriatorio: il dipendente pubblico. Dipendente pubblico che, in media, prende 1.000 euro al mese, ha il contratto bloccato da 4 anni, conta, a livello di contrattazione (grazie anche a sindacati imbelli e asserviti) come il due di coppe quando briscola è bastoni, ed è costretto ad aggiornarsi professionalmente a spese sue, a inseguire risultati molte volte non chiari nemmeno alla parte politica, a tirare la carretta del "bene pubblico" con sacrifici personali quasi mai riconosciutigli. Vorreste una sanità privata, una scuola privata, una polizia privata, ecc.? Che il dipendente capace, competente ed efficace sia licenziato perchè non si è piegato al volere dell'assessorino di turno, che magari, per fare un favore al solito noto, pretende comportamenti che vanno a discapito del bene comune? Siete sicuri? Intanto aspettiamo che Francia, per coerenza, si licenzi dai suoi impieghi pubblici; non avrà difficoltà, viste le sue numerose competenze, a trovare un impiego privato molto meglio remunarato e adatto alle sue capacità. Noi continueremo a spendere le nostre energie per il bene del Paese, come la costituzione, e la nostra coscienza, ci impone.
Caro Dipendente pubblico, partendo dal presupposto che di lavoratori bravi e preparati nel settore pubblico ce ne saranno anche posso affermare per esperienza personale che sono rarissimi. Le faccio inoltre presente che se il "marcio" è in ogni settore della vita, compreso il tanto decantato privato....a me non interessa, primo perchè ho la libertà di scegliermi un altro professionista quando invece allo sportello o all'ufficio comunale, provinciale o regionale devo tenermi quello che c'è e secondo non sono io che pago lo stipendio del dipendente privato mentre al dipendente pubblico lo pago io. Ed è questo che l'articolo vuole sottolineare : un enorme spreco di denaro pubblico (il mio) per pagare lo stipendio a personale superfluo ed incompetente .
Se gli uffici pubblici sono stracolmi di dipendenti, la colpa non è la loro. E' legittimo che chi è disoccupato provi a farsi dare una mano anche alla politica. Si sa che funziona così. Però i politici sempre nell'ambito delle proprie scelte (appunto politiche) dovrebbero a parità di raccomandazione (tanto sono tutti raccomandati) favorire i più bravi. E invece la meritocrazia non esiste per il politico. Egli ha un'altra logica da applicare. E cioè: il padre o la madre di questo ragazzo mi ha fatto prendere in quella frazione 50 voti, ora non posso dirgli di no anche se il figlio non è una cima. Ed ancora...... queste tabelle dette in gergo " organici" chi li determina? Perchè il comune di Montesilvano ha un organico di circa 170 persone a fronte di 365 di Teramo con quasi gli stessi abitanti? Chi risponde? Come può esserci tutta questa differenza? Ha forse sbagliato l'articolista? O il dirigente/funzionario addetto all'ufficio personale del comune di Teramo ha truccato le carte per ringraziare anch'egli il sindaco per qualche favore ricevuto (magari in quella graduatoria sfruttata c'era anche qualche proprio congiunto)? O magari c'era qualche congiunto dell'assessore di turno che si è dato da fare durante le elezioni del 2009?. Signori il problema è nelle regole da cambiare. Dobbiamo avere il coraggio di andare contro vento. Questo secondo me vuole fare Grillo. Io gli ho votato.
io, invece, di colleghi competenti e efficienti ne conosco diversi, compreso l'estensore dell'articolo. E' diventata una moda sparare sul dipendente pubblico come se fosse la causa di ogni problema. Ci sono tutte le possibilità di controllare chi lavora e chi no, e se la politica si facesse da parte, senza ingerire in nomine, promozioni, organizzazioni interne, ecc., andrebbe tutto molto meglio. Stiamo attente a non gettare il bambino con l'acqua sporca: vogliono farci credere che privato è bello, ma vi assicuro che non è così...
X dipendente pubblico Condivido il tuo pare sulle capacità prof. Dell'articolista, ma come lui Ce ne sono molti molti altri, anche nelle stesse strutture dove lui stesso lavora e lo sa perfettamente, tanti lavorano nell'ombra ed i meriti vanno ad altri. Quindi sparare a zero sui suoi colkeghi invocandone il licenziamento di una buona parte nn è corretto, soprattutto se la motivazione è il puro risparmio. Coerenza vorrebbe, visto l'articolo, ke fosse il primo a licenziarsi dalla provincia e dal comune dove lavora, se questo è il suo pensiero..... Ma è regolarmente in servizio... capisco ke tocca pure guadagnà, ma allora, vista la posizione, certi ragionamenti li tenesse x le chiacchiere tra amici.
Leggendo le vostre risposte ben si capisce il fallimento dell'Italia. Il dipendente pubblico lavora nel nulla per concorsi nulli per posizioni nulle. Date la colpa alla politica, alla mala gestione. Come mai tutti vogliono lavorare nel settore pubblico? Come mai queste menti superiori e fantastiche non cercano mai lavoro nel pubblico? Come mai? Vi dico il motivo, dovrebbero lavorare di più ma soprattutto non potrebbero cazzeggiare, avranno il mercato come giudice. Volete un consiglio mandateli a casa, ci guadagneremo tutti! P.S. Vi chiedete come mai solo l'Italia deve mettere il bollo nel passaporto?
In riferimento all'ultimo intervento anonimo "Volete un consiglio mandateli a casa, ci guadagneremo tutti!"..ed ad altri simili...l'Italia ha il 5,7% di dipendenti pubblici....la Romania ha lo 0,78% di dipendenti pubblici in rapporto alla popolazione...vi risulta che stia meglio di noi? La Lituania ha l' 1,54%.... vi risulta che stia meglio di noi? La Bulgaria ha l'1,09% ...vi risulta che stia meglio di noi? La Francia ha l'8% di dipendenti pubblici...sta meglio di noi di certo. Quindi è assodato (i dati sono noti dalla ricerca Eurispes presentati nel 2012 alla Camera) http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-09-26/ricerca-eurispes-ital… anche per i più sordi che il problema non è il numero per ora in Italia? Ad esempio a cosa servono tutti questi parcheggiatori al Comune di Teramo? Ma cavolo! come in ogni Comune normale ci sono i parchimetri! e potrebbero essere impiegati per lavori più utili e gratificanti come la pulizia delle strade e la polizia ambientale e tanto altro.. per non parlare appunto delle recenti scandalose assunzioni fatte per assumere la persona da piazzare.. Il problema quindi è diverso e non dipende dai dipendenti ma da chi, cioè il politico, ne decide l'assunzione e la collocazione. Tornando al dott. Francia una cosa però in effetti è anomala. Sarebbe mai consentito ad un dipendente di un Azienda in un blog di scrivere un articolo o più articoli che mettano in cattiva luce la propria Azienda e quelle del settore? nel giro di un giorno verrebbe licenziato a prescindere dalle sue sbandierate, sul blog, doti di capacità e professionalità...con sfide ridicole di piazza...come i ragazzini..."io ti meno...io sono più forte...non ci credi? domani ci vediamo in piazza allora"
Il succo dell'articolo, secondo me, è questo: molti dipendenti pubblici (la stragrande maggioranza) lavorano pochissimo perchè le usanze sono queste. Va di moda lavorare poco nella p.a. Chi dovrebbe pretendere un rendimento maggiore sono i dirigenti strapagati (Bassanini dovrebbe essere condannato alle pene più severe solo perchè ha inventato il dirigente pubblico), ma questi non lo possono fare perchè essi stessi lavorano poco e soprattutto sono stati nominati dalla politica. Se un dirigente prova a far lavorare un dipendente, questi va dal politico a lamentarsi e quel politico è lo stesso che ha nominato il dirigente. Se ne deduce che i politici non dovrebbero nominare nè dipendenti nè dirigenti pubblici e invece è così. I dirigenti pubblici, tutti indistintamente, nominati dalla politica non sono all'altezza dei compiti da svolgere. Il politico sceglie per capacità politiche non per meritocrazia. E questo modi di fare ha riempito la p.a. di dirigenti incapaci. Ora come si può rimediare a tutto questo?
Ringrazio tutti per le critiche, che sono sempre utili e costruttive, ma temo - dal tenore dei commenti - di non essermi espresso in maniera sufficientemente chiara. 1) Esiste una elefantiasi delle piante organiche di tutti gli Enti Pubblici dovuta a decenni di utilizzo del pubblico impiego quale ufficio di collocamento da parte della politica. 2) Nelle condizioni finanziariamente pietose nelle quali si trova lo Stato italiano non è più possibile che si adottino due pesi e due misure fra impiego pubblico e privato, laddove il privato licenzia ed esoda anche oltre le necessarie razionalizzazioni ed il pubblico non razionalizza mai nonostante casi evidentissimi di esubero di personale. 3) Ogni impiegato pubblico costa una media di euro 30.000/40.000 lordi annui, per cui - pur senza auspicare il licenziamento di alcuno - non può sottacersi per onestà intellettuale che l'inefficienza causata da un eccesso di spese per personale non necessario conduce a sanguinosi tagli ai servizi essenziali che gli enti pubblici forniscono alla cittadinanza (già messa in ginocchio dalle tasse e dalla crisi). Spero di avere ulteriormente chiarito il mio pensiero.
1) Sono d'accordo 2) Il privato in teoria seguirebbe il criterio dell'efficienza sui licenziamenti - Nel pubblico, per il motivo di cui al punto 1 - come lei meglio di me può immaginare, non sarebbe l'efficienza il criterio, poco ma sicuro 3) Tralascio perchè non si finirebbe più Invece le domando io, il comune presso cui lavoro (oltre la provincia) come è messo con le spese del personale ed il numero di dipendenti ? Per il resto torno a ripetermi.... dia il buon esempio....
le tasse in Italia le paghiamo noi e i dipendenti dei privati quindi andate avedere prima chi è che rovina l'Italia
Le politiche clientelari sono la causa principale delle "sistemazioni" nel pubblico impiego. Però... Il privato di norma non licenzia per garantire i servizi o la manutenzione delle strade, ma per ingrossare i privatissimi profitti. Caro Mario, se al posto dei parcheggiatori ci fossero soltanto i parcometri, il personale in eccedenza verrebbe licenziato per aumentare i profitti dell'imprenditore, non per riconvertire lo stesso personale in altre mansioni.
Il problema che nel pubblico impiego gli stipendi sono troppo alti in relazione alla non produttività. In quanti nel pubblico sarebbero disposti ad affrontare il mercato? In quanti sarebbero in grado di supportare un serio servizio di customer care? Andate in qualsiasi sportello pubblico in quanti conosco veramente il proprio lavoro? In quanti invece resistono alle innovazioni? In quanti fanno il doppio lavoro? In quanti partecipano a commissioni solo x il gettone di presenza? Vogliamo parlare dei vari CDA e via dicendo? Il problema dell'Italia è la Burocrazia. Vorrei sapere se esiste qualche dirigente licenziato da qualche parte in Italia...
Cosa fanno i 3.282.999 dipendenti pubblici in Italia? Ci aiutano i dati del Conto Annuale del Tesoro 2011 (mancano ancora i dati 2012). Oltre due terzi assicurano i seguenti servizi: Istruzione scolastica e universitaria: 1.133.171 Servizio sanitario: 682.477 Corpi di Polizia, Servizi Penitenziari, Magistratura, Vigili del Fuoco (Sicurezza): 367.227 Forze Armate: 193.328 TOTALE 2.376.203 I restanti 906.796 sono divisi tra i ministeri e vari enti quali enti locali, Inps, Inail. Di questi una certa quota, non identificata dal Tesoro, svolgono ancora funzioni operative (Polizia locale, manutenzione viaria, ecc.). I rimanenti rappresentano, la burocrazia vera e propria, che assicura servizi amministrativi riguardanti ad es. la gestione del sistema fiscale (65.468), il catasto, gli enti previdenziali e pensionistici, l'erogazione dei contributi agricoli PAC, le autorizzazioni edilizie e i servizi tecnici comunali, le carte d'identità, l'assistenza sociale, ecc. Sono troppi? Sembrerebbe di no da un confronto con la situazione degli Stati Uniti, paese non sospetto di alimentare volentieri un ipertrofico apparato pubblico: Dipendenti pubblici Stati Uniti: Dipendenti federali civili (2011) 2.854.251 Personale militare in servizio attivo (2010) 1.431.000 Personale statale e locale (full-time equivalent 2011) 16.358.439 Totale 20.643.690 Fonti: U.S. Census Bureau, U.S. Department of Defense Popolazione degli Stati Uniti: 315.506.643 (fonte U.S. POPClock Projection - U.S. Census Bureau) Percentuale di dipendenti pubblici sulla popolazione: 6,54% Dipendenti pubblici in Italia: 3.282.999 di cui 164.225 part time (2011 - fonte Tesoro) Popolazione dell’Italia: 59.433.744 (2011 fonte Istat) Percentuale di dipendenti pubblici sulla popolazione: 5,52% Dipendenti pubblici in Italia: 3.282.999 di cui 164.225 part time (2011 - fonte Tesoro) Popolazione dell’Italia: 59.433.744 (2011 fonte Istat) Percentuale di dipendenti pubblici sulla popolazione: 5,52%
perchè i dipendenti pubblici lavorano poco? perchè il merito non esiste. non è importante quanto e come lavori ma come ti vendi. Assolutamente normale che un incompetente superi i meritevoli perché ripeto la competenza è l'ultimo dei requisiti necessari. e se dici qualcosa vieni tacciato di gelosia, per cui la risposta generale è l'apatia!