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In difesa di Antonio Razzi

di Christian Francia
4 minuti

Tutti amano lo sport del “tiro al Razzi”, ma è uno sport tanto popolare quanto stucchevole.
Il neosenatore Antonio Razzi deve essere difeso dal vituperio generalizzato in quanto rappresenta il paradigma dell’italiano medio, silloge sublime degli elettori berlusconiani e degli invidiabili pregi di cui sono custodi.

1) Antonio Razzi è semianalfabeta della lingua italiana, ragione per cui si suppone abbia una empatia con il popolino abruzzese, rozzo e ignorante, da cui è stato votato (e da cui il poeta latino Orazio si teneva lontano: “Odi profanum vulgus, et arceo”). Quantomeno quella consistente parte del popolo può dire di essere fedelmente rappresentata dal neosenatore.

2) Antonio Razzi è persona corrotta e corruttibile, come la gran parte dei cittadini abruzzesi ed italiani, i quali si indignano a parole degli scandali cui la politica ci ha abituato solo e soltanto perché non possono essere loro i beneficiari delle corruttele.
Razzi infatti, noto esponente dell’IDV, ebbe a denunciare nel settembre 2010 una presunta compravendita di deputati da parte dell’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dichiarando come gli fosse stato proposto il pagamento del mutuo, oltre ad un posto nel governo e alla rielezione sicura in Parlamento. Fino qui integerrimo.
Solo tre mesi dopo però, nel dicembre 2010, Razzi vota contro la sfiducia a Berlusconi al solo scopo - orgogliosamente rivendicato - di restare parlamentare il tempo necessario ad ottenere la pensione da deputato (pronunciò l’elegante ed indimenticabile “per dieci giorni mi inculavano”).
Conseguentemente, le promesse della corruzione berlusconiana si sono puntualmente avverate: a maggio 2011 viene nominato consigliere personale del Ministro dell’Agricoltura Francesco Saverio Romano (ma consigliere di cosa? Non di agricoltura perché è un operaio tessile, non di italiano perché non lo parla correttamente, non di politica perché quasi neofita della materia); nel febbraio 2013 viene eletto senatore; mancherebbe solo il pagamento del mutuo per completare il quadro (ammesso che non si sia verificato pure questo).

3) Razzi è l’unico politico ad aver teorizzato e formalizzato la palese ed ostentata intenzione di fare politica per motivi di tornaconto personale/economico, e precisamente allo scopo di farsi i “Cazzi suoi”. L’assenza di ipocrisia del soggetto lo rende certamente simpatico alla cittadinanza, la quale sa bene (anche perché ce lo ha rivelato proprio Razzi) che i politici “sono tutti malviventi e pensano solo ai cazzi loro (…) se ti possono inculare, ti inculano senza vaselina”. Per questo molti abruzzesi hanno preferito farsi inculare da Razzi, che almeno è stato sincero ed ha annunciato di volerci fottere, piuttosto che dall’ex senatore Marini del PD il quale ci fotte da una vita fingendo buoni sentimenti.

Ecco perché Razzi va difeso a tutti i costi: perché è uno di noi, pensa come noi, parla come noi, non si nasconde dietro infingimenti e simulazioni, in definitiva è un italiano vero e un abruzzese di cui essere orgogliosi.

Infine, non va tralasciata la serietà di Silvio Berlusconi, il quale nel caso di Razzi ha dimostrato di mantenere la parola data, portando le promesse corruttive a compimento fino alle estreme conseguenze, a prescindere dai magistrati che si ostinano a volerlo processare non comprendendo che lo spirito di un popolo non si processa, né può essere condannato per via giudiziaria.
Del resto, in un Paese dove è stato stimato dagli esperti che 9 milioni di concittadini vanno a puttane, non è strano che 9,9 milioni di elettori abbiano appena votato per la coalizione del puttaniere della libertà.

Viva l’Italietta immarcescibilmente simile ai propri peggiori difetti!
Viva l’Abruzzo disonesto ma sincero!


 

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Commenti

articolo scritto benissimo, brillante e fresco!!! Si legge tutto d'un fiato. "silloge" poi è da artista della penna. Solo France alla fine c'è da tagliarsi le vene!!!!!! Perchè l'articolo, purtroppo, è una silloge di verità ineluttabili...
Povera Francia.....
E c'è invece chi a puttane ci va pure con l'auto dell'Ente....sempre grande Abruzzo... Appalti post terremoto, per Specchio escort e feste con l’auto della Provincia http://www.rete5.tv/index.php?option=com_content&task=view&id=27781&Ite…
io vorrei guardrli in faccia ad un ad uno quelli che che l'hanno votato ma come sempre tutti negano di averlo fatto....
Che sia stato Razzi a far cambiare le abitudini elettorali degli italiani? Lo ringrazieremo.
Visto come sono andate le elezioni,visti gli eletti,devo dire che forse noi italani non meritiamo la democrazia. Forse abbiamo bisogno di un padrone alla Grillo o alla Berlusconi che decide per noi.Pero' tornando in me dico che in democrazia,anche se con evidenti limiti e tra condizionamenti vari, a decidere siamo noi.
comunque anche dallo stile della cravatta si nota la sobrietà tipica del raffinato cultore di belle arti e bon vivant, sapientemente combinata ad una equilibrata passione per l'arrosticino, il tutto accompagnato da un eloquio forbito e mai sopra le righe, anzi spesso terra terra ..
Sig. Francia, non posso che farle i complimenti per aver descritto, con semplicità estrema, uno dei principali mali dell'Italia del dopoguerra. Tutti corrotti, corruttori e corruttibili, ha perfettamente ragione. Del resto, è il ragionamento sulla base del quale le organizzazioni criminali, in passato, hanno preferito collaborare con una parte dello Stato anzichè combatterlo (ogni uomo ha il suo prezzo, basta capire qual'è). Lo stesso discorso può essere proiettato su ex Presidenti, che hanno fatto della politica un'impresa e non potranno certamente essere condannati per "eccesso di ricorso al gentil sesso a pagamento". Così come non potranno subir condanne per aver trascorso nottate in compagnia di transessuali, sniffando cocaina in quantità industriali. Italian decadence, what else? Cosa possiamo sperare? Che il nostro prezzo, sulla scia di un'ondata di rinnovamento e di voglia di legalità, possa diventare sempre più alto, aspirando agli ideali di Falcone e Borsellino; così alto da non poter essere pagato e da avere come alternativa solo la correttezza e l'onestà. Se non per noi, per i nostri figli, ai quali stiamo lasciando un paese devastato.
Bell'articolo. Giuseppe Tomasi Di Lampedusa ne avrebbe fatto uno dei personaggi, se non Il, principali del suo "Gattopardo". Ciò non toglie però che mi fa vergognare di essere abruzzese.fr
Fanno pena anche gli amici di lista tutti dietro di lui in silenzio,nella speranza di arraffarsi la poltrona , anche per loro vogliono farsi i cazzi loro ! Il partito del fare (cosa) la regione virtuosa (a discapito dei cittadini) ,politici che appoggiano un folle che dichiara senza vergogna che Mangano è un eroe ,la magistratura un cancro e Ruby la figlia di .....
L'aveva già difeso il buon governatore Chiodi.... (lui però veramente!) sei arrivato secondo
Ecco perché Razzi va difeso a tutti i costi: perché è uno di noi, pensa come noi, parla come noi, non si nasconde dietro infingimenti e simulazioni, in definitiva è un italiano vero e un abruzzese di cui essere orgogliosi. Sono super d'accordo, lui come gli altri sono l'espressione di quello che siamo, il risultato dei nostri pensieri.
Veramente complimenti a Christian. Ironizzando con Razzi ha descritto una realtà amara ma vera.
Francia,bevi acqua pubblica che ti cala il rospo....
sei anni fa avrei detto di NO in quando emigrato da'llabruzzo per 50 anni ne ho sentito la mancanza, ci sono tornato da pensionato, e scopro con amarezza, che 80% decli abruzzesi sono cosi e anche peggio.
Vi lamentate di Razzi, siete sicuri che sia l'unico? Secondo voi il popolo abruzzese e' tanto meglio? Quanti fanno la fila dal politico di turno per ottenere favori?
Sig. Francia, quando parla dell'Italietta immarcescibilmente simile ai propri peggiori difetti perché non ci si include egli e basta, senza tirare dentro altri? L'articolo è un insulto all'intelligenza degli abruzzesi. Così, dopo aver letto i suoi articoli sulle primarie, sul Pd, dimettiti qua fai di là (tutti rigorosamente scopiazzati da giornali nazionali e riproposti su questo sito con letargica velocità) mi tocca sentire anche questa, che non mi devo lamentare se il popolino ha scelto il politico che più lo rappresenta. Ma questo è veramente il colmo! Ammesso ma non concesso che gli abruzzesi abbiamo veramente votato questo tizio ripugnante, cosa peraltro opinabilissima visto che il Porcellum non permette di scegliere -ma lei questo lo sa-, io a far passare il messaggio che ha esposto proprio non ci sto, e alzo la voce per dire che NON accetto di essere paragonato a Razzi in quanto prototipo dell'abruzzese medio, NON accetto che si accosti la gente che va a mignotte al prototipo di uomo senza moralità che vota Berlusconi. Il suo articolo non è una provocazione, è un affronto per me e quelli come me, che credono in qualcosa, magari qualcosa di sbagliato, ma ci credono ancora, e fermamente. Se Lei (e tutti i commentatori) accettano questa situazione sono affari vostri, tenetevi l'Italietta. Io no, grazie. Esigo delle scuse. P.S. Il commento non contiene insulti, se non verrà pubblicato (come è già successo in passato) mi confermerà la sua mediocrità come persona.

Stefano Vanzina (Steno) questa non è una commedia all'italiana. Su per il cine panettone ripassare. Grazie.

Gentile sig. Vanzina, La ringrazio per le critiche e Le porgo le mie scuse volentieri. Ce ne fossero di cittadini che si indignano e rifiutano di ingrossare le fila di coloro che popolano l'italietta. Solo una precisazione: i miei articoli non sono esattamente "tutti rigorosamente scopiazzati da giornali nazionali", bensì esattamente il contrario, sono il frutto del mio pensiero autonomo ed indipendente. Nei casi in cui cito qualcuno, solo solito riportare il nome dell'autore e fra virgolette il contenuto della citazione. La invito a controllare: nel caso in cui trovi pezzi copiati me lo segnali (Le preannuncio che non troverà nulla), in caso contrario esigo io le Sue scuse. A presto.
Se posso... sono pienamente d'accordo con quanto scritto da Steno nel suo intervento. E sono francamente un pò deluso dalla risposta del Dott. Falconi, che pure ho "difeso" in più circostanze dagli attacchi che gli sono stati sferrati in questo sito, nonchè dalle nefandezze che lui dice essergli capitate. Quella risposta ironica a Steno rappresenta, per me, una contraddizione con quanto proprio il Dott. Falconi ha sempre asserito essere questo blog, ovvero uno spazio dove ognuno può dire la propria (senza pregiudizi...). Steno ha criticato lo scritto del Dott. Francia, penso gli possa essere concesso. A buona ragione, visto che non è l'unico ha ritenere che lo stesso Dott. Francia sia un mediocre "commentatore politico". Buonasera.

Caro Santacruz le permetto di spernacchiarci anche personalmente, uscendo fuori dal binario dell'articolo, con l'elitario anonimato e ora non accetta la contro critica. Su faccia il bravo, porga l'altra guancia o si vada a fare un giretto. La rete è vastissima.. Un abbraccio.

Gentile Santacruz, mi accontento di essere un mediocre commentatore politico come Lei ha diritto di ritenere. La prego però di continuare a seguirci...
Sig. Falconi, devo ammettere che mi sarei aspettato qualcosa di più di una battutina da due scudi dalla sua brillante mente, ma va bene così, del resto non mi aspetto sia coerente con se stesso rispondendo con argomenti (come fatto dal sig.Francia) ad una valida critica. Le chiedo un ultimo piacere: mi chiami Stefano o sig. Vanzina perché tale è il mio nome, se non mi crede posso inviarle una scannerizzazione del mio documento d'identità. Sono anni che amici e conoscenti vanno avanti con questo ritornello e sinceramente sarei un po' stanco. Senza togliere nulla al mitico Steno, di cui sono un fervido ammiratore (e non mi risulta facesse cinepanettoni, forse si confonde col figlio), preferirei essere chiamato col mio nome. Buona giornata. Stefano Vanzina

Signor Stefano lei pensi che sono calvo e subisco battute da quando avevo 20 anni;)
Le conosco tutte.
Un abbraccio.

Caro Giancarlo attendo con ansia il tuo articolo di addio a I Due Punti. Ora basta. La critica al corsivista, all'articolista è la mossa più bieca della macchina del fango. Non solo non ti si riconosce un livello morale ed etico da prendere come esempio, ma si trasforma tutto in un volgare mercato di parole. Chiudi tutto e vieni a Roma. Ci sono dei limiti umani all'amore verso la propria terra. "Ogni giornalista merita i propri lettori, ogni lettore la propria stampa".
ABRUZZOFOBIA, ITALIAFOBIA. si è proprio vero, questa corrente di pensiero è condivisa da milioni di italiani, certamente autolesionisti. quelli che si lamentano, perennemente, del proprio paese, della gente che lo abita, dei politici che li governano ( ad eccezione di quelli che loro votano), che si lagnano degli impiegati statali, provinciali (ad eccezione dei loro congiunti). io, tuttavia, mi domando e dico: come mai questo schifo d'italia, come mai questo schifo di abruzzo non si sono ancora svuotati ma si riempiono sempre più di stranieri?! gentile sig. francia questo suo "pezzetto" tragicomico, da italiano piccolo, piccolo se lo po te va risparmiare!!!........W l'italie. P.S. anche se non pubblicqte questo commento gradirei che lo leggesse l'interessato