Ieri notte fra l’una e le due il Governo Monti ha tenuto una inedita conferenza stampa notturna, al termine di un Consiglio dei Ministri durato sette ore, per illustrare le misure del Decreto Legge sulla “Spending review” che oggi stesso viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Gli argomenti sono molteplici e andranno singolarmente approfonditi: ci soffermiamo brevemente sulle misure in materia di Province.
Le province entro il 2012 saranno ridotte ed accorpate, con l’obiettivo di lasciarne in vita una cinquantina.
Teramo rientra di necessità nel novero delle Province da cancellare.
Ecco il passaggio del comunicato stampa governativo:
“La riduzione avverrà sulla base di due criteri: il primo è la dimensione territoriale, il secondo è la popolazione. La definizione esatta dei parametri per la dimensione territoriale e la popolazione sarà completata entro 10 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, con apposito provvedimento del Consiglio dei Ministri (…) I Comuni capoluogo di Regione sono esclusi dagli interventi di accorpamento e riduzione. Le province che “restano in vita” avranno le seguenti competenze: ambiente (soprattutto per il settore discariche); trasporti e viabilità (anche per quanto attiene la costruzione, la classificazione e la gestione delle strade). In attuazione del decreto “Salva Italia”, vengono devolute ai Comuni tutte le altre competenze che finora lo Stato aveva attribuito alle province”.
Per le Province è stata inoltre decisa la riduzione dei trasferimenti statali pari a 500 milioni di euro per l’anno 2012 un miliardo di euro a decorrere dal 2013, vale a dire la catastrofe per i bilanci provinciali alle condizioni attuali.
Scende ulteriormente il limite entro cui gli enti territoriali possono procedere alla spesa per assunzione di personale (sembra che per i Comuni si torni al 20% dei cessati dell’anno precedente) e si pone l’esplicito divieto per le Province “di assumere personale a tempo indeterminato, fino a che non sarà data attuazione alla riduzione e razionalizzazione delle Province stesse”.
Infine alla lettera E del comunicato governativo, rubricata “Società Pubbliche e In House”, si afferma quanto segue: “è fatto divieto alle pubbliche amministrazioni di detenere partecipazioni in società controllate, direttamente o indirettamente che abbiano conseguito per l’anno 2011 un fatturato da prestazione di servizi a favore di pubbliche amministrazioni superiore al 90%. Le società a partecipazione totalitaria verranno sciolte entro il 31 dicembre 2013, ovvero, in caso di mancato scioglimento, non potranno ricevere affidamenti diretti di servizi”.
Quest’ultimo passaggio, coordinato con ulteriori disposizioni del decreto, significa una sola cosa: Teramo Lavoro Srl dovrà chiudere entro l’anno prossimo, anche se a quella data la Provincia di Teramo non esisterà già più.
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