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Di Dalmazio: cercasi nuove strategie

di Christian Francia
3 minuti

Non c'è due senza tre. Sono costretto a ritornare ancora sull'assessore regionale stratega, questa volta per colpa di Mario Monti.
Il nostro condottiero Di Dalmazio non si è ancora ripreso dalla immane fatica di produrre una bozza di proposta di legge regionale, fatica che gli era costata quasi due anni di sforzi intellettuali, così dal medesimo riassunti: «Dopo una lunga riflessione ed un confronto anche a livello nazionale, abbiamo affidato alle Province il ruolo di Autorità d'Ambito».
Ebbene l'assessore si preparava alle meritate e strapagate vacanze natalizie, quando all'improvviso e del tutto inaspettatamente l'infame Presidente del Consiglio Mario Monti si è permesso il 4 dicembre, a soli tre giorni dall'annuncio epocale di cui sopra, di cancellare con un sol gesto tutto il frutto delle elevatissime elucubrazioni giuridiche del Di Dalmazio.
Infatti, con il decreto legge approvato il 4.12.2011 dal Consiglio dei Ministri si riorganizzano le Province, attribuendo alle stesse “esclusivamente le funzioni di indirizzo politico e coordinamento delle attività dei Comuni nelle materie e nei limiti indicati con legge statale o regionale”.
Ciò comporterà la decadenza delle giunte e la permanenza dei consigli (composti però al massimo da 10 membri eletti dai consigli comunali).
Quanto ai Presidenti di Provincia, essi saranno eletti dal Consiglio tra i suoi componenti.
Ironia della sorte, il D.L. Monti prescrive che le modalità di elezione dei consigli provinciali siano fissate dalla Regione entro il 30 aprile 2012 e che, in caso di inerzia, intervenga lo Stato.
E chi sarà mai l'assessore regionale delegato alle Politiche Legislative? Indovinato?
Proprio Mauro Di Dalmazio.
Che sfiga! Dopo avere partorito dopo infinita gestazione la proposta di legge di devoluzione delle competenze sui rifiuti dagli ATO alle Province, Di Dalmazio non avrà nemmeno il piacere di presentare la proposta stessa al consiglio regionale e dovrà rimboccarsi le maniche per elaborare in fretta e in furia tutt'altro tipo di proposta legislativa.
In particolare, se il D.L. Monti verrà convertito in legge, le funzioni attribuite alle province dalla vigente normativa dovranno essere trasferite entro il 30 aprile 2012 (pena l’intervento sostitutivo dello Stato) dalla Regione ai Comuni, salvo conferimenti diretti alla Regione stessa nei casi in cui debba essere assicurato l’esercizio unitario (unitamente alle funzioni saranno trasferite le risorse umane, finanziarie e strumentali).
E quale sarà il tipico caso di conferimento alla Regione per assicurare l'esercizio unitario? Proprio la competenza sui rifiuti.
Quindi l'assessore regionale alle Politiche Legislative Di Dalmazio dovrà autoassegnarsi le competenze sui rifiuti, la cui delega regionale è già di sua competenza.
Già prevedo difficili gestazioni e una «lunga riflessione», all'esito della quale dovrà intervenire lo Stato.
Peccato che la crisi dei rifiuti in Abruzzo è certo che scoppierà la prossima primavera (come certificato dal dirigente regionale incaricato), cioè proprio quando scadrà il termine per legiferare di cui sopra.
Se tutto questo si rivelasse verosimile, le scuse per Di Dalmazio sarebbero finite è si dimostrerebbe una volta per tutte se sia o meno in grado di combinare qualcosa.
Personalmente scommetto mille euro che, nella Regione dei commissari, sia in arrivo il Commissario ai rifiuti.
Ma confidiamo nel genio legislativo di Mauro Di Dalmazio.

 

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Commenti

CICERONI DEL NON FARE.
voglio fare mauro di dalmazio!!!!
non ti è simpatico.... Questo risulta chiaro
Non è vero che non gli è simpatico...come potrebbe essere antipatico il nuovo Perelà?
è un fenomeno di chiacchiere, pover a nù
Strategie da cantina .
Antonio, ma che dici? Non da cantina da Enoteca Centrale.
caro cristian oltre ad essere il fenomeno delle strategie oggi è anche il fenomeno degli slogan, ma a lavorare no!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!