Salta al contenuto principale

Italia: l’inferno e la vergogna

di Christian Francia
11 minuti

Game over. Gli Italiani sono stati condannati al più perfido contrappasso dantesco e, per effetto di questa maledizione, dopo aver inventato il Diritto nell’antica Roma ed avere illuminato l’evoluzione della civiltà grazie alla Legge, si vedono oggi costretti dopo millenni ad assassinare la loro stessa creazione e ad implodere per questo in un vortice senza fondo di incultura, inciviltà e barbarie.

Miserrima condizione cui nessuno pare essere in grado di porre un freno. Nemmeno il Capo dello Stato il quale, la sera della sentenza definitiva a carico del criminale Silvio ex cavaliere Berlusconi (il titolo gli verrà revocato per indegnità come è stato tolto a Tanzi dopo la condanna Parmalat), si è affrettato dopo un minuto a dichiarare come fosse ora della riforma della giustizia. Se ci fosse stato non dico Pertini, ma anche Ciampi o Scalfaro, adesso Berlusconi starebbe alle Bermuda da latitante a giocare a nascondino con Emilio Fede e una camionata di puttane.

E invece, incredibile dictu, ci troviamo da giorni a discutere di come trovare l’ennesima soluzione per salvare la vita politica di un delinquente certificato. Siamo ostaggi di Bondi, di Gasparri, di Cicchitto, della Santanchè e, solo noi teramani, di Paolino Tancredi. Soggetti che non meriterebbero nemmeno di essere odiati per manifesta indegnità ad assurgere a teste pensanti.

I giornalisti meno culturalmente preparati sogliono dividere i berlusconiani in falchi e colombe, ma a Teramo abbiamo la fortuna di avere anche i piccioni, una terza categoria più sfortunata formata da miracolati della politica che senza Silvio-martire starebbe ancora in cerca di un impiego (ogni riferimento a Paolo Tancredi è voluto).

Cosa sostengono in sintesi questi reietti della società che nemmeno sanno leggere la Carta costituzionale? Asseriscono che i giudici, funzionari dello Stato mai eletti da alcuno che hanno la colpa di essere stati assunti tramite concorso pubblico (condizione che è divenuta improvvisamente infamante), non possano estromettere dalla vita pubblica un capo-partito che gode del voto di milioni di italiani.

Proviamo a tradurre in maniera elegante: in ogni moderna democrazia occidentale vige lo Stato di diritto e la tripartizione dei poteri delineata da Montesquieu, in base alla quale il potere legislativo legifera, quello esecutivo governa e quello giudiziario garantisce la giustizia in totale indipendenza dagli altri poteri. Secondo il PDL questo schema deve essere mandato al macero poiché il potere legislativo, forte del consenso elettorale, non può e non deve sottostare ad alcun altro potere e deve essere legibus solutus, cioè al di sopra della legge.

Proviamo a tradurre in maniera pecoreccia: fino a quando chicchessia, oggi è Berlusconi ma domani chiunque altro nelle sue condizioni, possa vantare pochi o tanti voti assegnati dal popolo, egli sarà sciolto da ogni soggezione alle leggi repubblicane e sarà libero di commettere qualunque delitto senza dover subire processi o condanne in virtù del potere di rappresentanza che i cittadini gli hanno conferito. Se ciò non fosse si verificherebbe un vulnus della democrazia, poiché si azzopperebbe la rappresentanza di coloro che comunque pretendono di farsi rappresentare da un delinquente.

Vediamo i possibili effetti a cui conduce questo modo di ragionare (ragionare?). Se il sottoscritto venisse eletto, ad esempio, sindaco della propria città potrebbe scoparsi innocenti ragazzine minorenni nel sottopasso di piazza Martiri poiché – nel caso venisse applicato il codice penale per i conseguenti reati (prostituzione minorile e atti osceni in luogo pubblico) e lo scrivente venisse costretto ad una residenza forzata a Castrogno – si violerebbe il diritto dei teramani di farsi rappresentare da coloro che si sono liberamente scelti nelle urne.

Allo stesso modo rubare (evadere le tasse), corrompere, violentare il codice penale in ogni maniera sarebbe parimenti lecito o comunque non punibile fintanto che il criminale gode del favore degli elettori.

Ed allora, se talune sette sataniche che talvolta stuprano e ammazzano i bambini si presentassero educatamente alle elezioni per eleggere i propri rappresentanti in Parlamento, con quale potere si potrebbe imporre loro di non violare le leggi repubblicane?

Il quadro è chiaro: se i tre poteri non sono più autonomi ed indipendenti lo Stato di diritto non esiste più, la Costituzione è morta e siamo in una dittatura, fosse anche una dittatura della massa.

Che pena leggere sui media di tutto il mondo l’incredulità delle democrazie occidentali che non si capacitano del baratro nel quale sprofondiamo. In pratica, siccome con le regole vigenti Berlusconi ha perso la partita, adesso la strategia è dare del venduto all’arbitro (tre gradi di giudizio di cui l’ultimo con ben 5 giudici), bucare il pallone, dire che non si potrà più giocare, affermare che il campionato è falsato e che nessuno può vincere con un calcio di rigore invece che con un gol su azione.

Purtroppo, i poveri sfigati berlusconiani dovranno farsi una ragione del fatto che si perda anche con un calcio di rigore, anche perché in questo caso non era l’arbitro ad essere comprato bensì l’intera squadra avversaria (non vedremo mai il PD fare un gol al PDL nelle urne perché non l’hanno mai voluto fare).

Ritengo giunto il momento del non ritorno, il momento della sollevazione civile, della costruzione di barricate a difesa della civiltà del Diritto. La prima arma di difesa è l’estromissione dalla vita civile di tutti coloro che si rifiutano di riconoscere la cogenza delle leggi e delle regole repubblicane, nonché il principio costituzionale per cui la legge è uguale per tutti, ivi compresi coloro che vantano un consenso elettorale quale che sia.

Per attuare tale estromissione è doveroso additare gli eversori, stigmatizzarli in ogni sede come attentatori della democrazia, cancellarli dalle rubriche telefoniche, togliere loro il saluto, depennarli dalle conoscenze, emarginarli in tutte le possibili maniere. Pena la fine dell’Italia.

Inutile trovare paragoni all’anomalia italiana negli Stati sudamericani o africani, perché non sarebbero calzanti. L’unico caso che somiglia all’Italia è quello parimenti triste della Russia di Putin. Ho letto con angoscia, sull’inserto “La Lettura” del Corriere della Sera di domenica 4 agosto, dei parallelismi inquietanti fra Italia e Russia in un bellissimo articolo della scrittrice Ludmila Ulitskaya.

La letterata russa ci enumera letradizionali peculiarità russe: il servilismo di fronte al potere, la mancanza di una coscienza civile e il furto assunto come regola. Il decennio putiniano non ha sanato affatto le vecchie malattie. Al contrario, le ha rese più gravi”. Non vi vengono i brividi lungo la schiena nel pensare a come le tradizionali peculiarità italiane siano identiche a quelle russe e a come il ventennio berlusconiano abbia allo stresso modo aggravato le malattie italiche?

Prosegue la Ulitskaya: Come un bambino, che compie tutte le azioni più feroci e brutali una dopo l’altra per vedere fino a che punto può arrivare l’indulgenza dei genitori, così le autorità russe mettono alla prova la pazienza della popolazione, famosa fin dall’antichità per la propria incoscienza”. Non vi vengono i brividi lungo la schiena nel pensare a come il PD-PDL abbia messo per 20 anni alla prova la pazienza degli italiani e la tenuta delle istituzioni repubblicane?

Nella nostra storia perfino il fascismo ebbe la dignità di sfiduciare Mussolini, mentre i pidiellini non trovano di meglio che piagnucolare in difesa del criminale di Arcore, finanche dopo la fine dei tre lunghissimi gradi di giudizio.

In Russia, dice ancora Ludmila, c’è un “disprezzo generale per la legalità” che è assolutamente omologo a quello italiano, rivendicato con orgoglio dai due Renati (Brunetta e Schifani).

La scrittrice prosegue: “Aleksei Navalny è un oppositore inflessibile, uno che lotta contro la corruzione, che ha pubblicato sul suo blog documenti che hanno smascherato ruberie nelle alte sfere del potere, una corruzione generale, proprietà immense concentrate nelle mani di chi amministra i piani alti”. Navalny è il portavoce della protesta di chi invoca una Russia senza Putin. Per questo è stato perseguitato e condannato sulla scorta dell’ossessione russa di bloccare sul nascere qualsiasi ipotesi di contagio democratico.

Esattamente il caso della Magistratura italiana la quale, rea sin dall’epoca di Tangentopoli di lottare contro la corruzione e di smascherare le ruberie pubbliche e private che hanno dissanguato l’Italia, viene oltraggiata quotidianamente dai cani del PDL che vorrebbero ricondurla agli ordini del governo e mutilarne l’autonomia.

Conclusione algida della Ulitskaya: “In Russia è aumentata la vergogna. Ci vergogniamo per le nostre autorità. E, a essere onesti, ci vergogniamo di noi stessi. Perché, alla fine, viviamo tutti nel Paese che abbiamo costruito noi”.

Già. Anche da noi è in aumento la vergogna. Ci vergogniamo di andare all’estero dove ci guardano con il disprezzo che si riserva agli incivili. Ci vergogniamo del sindaco Brucchi che fa parte del Partito del Ladro, ci vergogniamo del deputato Tancredi ( f.to Pdl Teramo) che rappresenta il Partito del Ladro, ci vergogniamo del Governatore Chiodi che sostiene il Partito del Ladro, ci vergogniamo degli avvocati Di Dalmazio, Morra, Gatti e Mazzarelli che si sono bevuti la laurea in legge per continuare a mangiare con il Partito del Ladro.
E pure noi ci vergogniamo di noi stessi, io per primo, che ancora saluto gente come Giorgio D’Ignazio e Franco Fracassa, che portano voti al Partito del Ladro.


Alla fine viviamo nel Paese che ci siamo costruiti, con le immagini di Berlusconi nelle edicole che una volta ospitavano la Madonna, i Santi e Maradona.
D’altronde come ci ricorda l’Onorevole Razzi, orgoglio di tutti gli Abruzzesi, “Silvio è il nostro unico Dio”. Con la “D” rigorosamente maiuscola.



 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

I nomi dei personaggi nelle foto lavorano tutti. Siamo sicuri che si è così scemi? Soprattutto in tanti scrivo qui sul blog ma casualmente pubblici dipendenti sono :)
come al solito un articolo che parla solo di Berlusconi. Possibile che di fronte a un individuo così fatto la siniostra non sia riuscita a vincere mai? Forse è questo da chiedersi. Facile dire che gli italiani sono un popolo "bue" Mi sembra di sentire i commenti quando ci sono le elezioni in Sicilia : se votano a destra sono mafiosi (tutti gli elettori siciliani) se votano a sinistra sono un popolo "intelligente". Capite perchè la sinistra di questa maniera non andra mai al governo? E comunque mi vergogno di più di un Vendola o di una Rosi Bindi che di Berlusconi.
Magistrale!
Guardo le foto e mi dico: che cazzo bisogna fare per campare!!|!
Un articolo "desolatamente " vero!! Non ne usciremo mai da questo schifo!!
Bellissimo articolo, grande. Ma guarda come ci siamo ridotti in Italia.....Una considerazione aggiungo: con tutto il rispetto per il Dott. Francia, ma Lei ha avviato una alleanza con Rabbuffo, o sbaglio. Se é così, siamo proprio alla frutta. Vedi un Po da chi viene l'analisi critica.....
Gentile sig. Francia, il suo nome lo leggo solo nei suoi comizi su questo blog perchè li firma. Ha mai avuto responsabilità in qualche partito politico? insomma è stato eletto da qualche parte? Si candidi così può dare sfogo alla sua creatività. Come si dice, "la tengo nel cuore", pensi quando ha sofferto vedere Berlusconi sulla scena politica Italiana per venti anni e quando dovrà soffrire ancora, sa perchè, Berlusconi non è ancora finito, la condanna non lo fermerà, dentro o fuori dal parlamento sarà sempre a capo di Forza Italia, lo dovrà sopportare almeno per altri venti, poi si dedicherà ai suoi pronipoti. Dimenticavo, non sono nella foto ma c'ero anch'io sotto il palco (abusivo) a sostenere il "condannato". Se ne faccia una ragione, si distragga un po', vada al mare. loreto bartolomei
il ragionamento da fare mi sembra più complesso, perché durante il fascismo Gramsci era un criminale, ma probabilmente se ci fossero state libere elezioni la gente avrebbe avuto ragione di votarlo. il voto è un giudizio che dovrebbe prevaricare quello dei giudici, altrimenti si rende il potere giudiziario intoccabile e incontestabile: evitare questo è proprio l'obiettivo della tripartizione dei poteri, che è una teoria sulla limitazione dei poteri. così, in un sistema democratico sano, un Gramsci condannato può essere riabilitato dal voto della gente, che a torto o a ragione può giudicare il suo reato in maniera diversa dalla giustizia. nel sistema che pretendete come giusto, se la giustizia è corrotta, chi può fermarla? non un presidente del consiglio Berlusconi (cioè l'esecutivo), non un senatore Berlusconi (cioè il legislativo), non gli elettori di Berlusconi (cioè la sovranità stessa). Mi sembra un ragionamento poco democratico e molto illiberale...
Senza entrare nel merito reputo doveroso accettare una sentenza, anche se ritenuta ingiusta, come fanno tutti i comuni cittadini, questa è giustizia.
Ho provato un bestiale e stupefacente piacere nel leggere il capolavoro di Christian ,che merita un interminabile applauso.
...schiavi. Chi striscia, non inciampa. Servi. Leccaculo. Inutili cortigiani nullafacenti e privi di ogni forma di talento. Mi fanno schifo. E non è un giudizio politico, ma personale ed oggettivo.
Un articolo bellissimo, verissimo, specchio della società italiana ,ormai insanabilmente malata e prossima al collasso.....una sola pecca: è stata scritta da Christian Francia, il cui percorso politico è ben noto.....
Ilaria, paragonare Berlusconi a Gramsci vuol dire una cosa sola: che ti sei scordata il cappello a casa prima di andare al mare... Per Francia, la stessa reazione del pubblico al commento del ragioner Ugo Fantozzi sul capolavoro del maestro Sergej Ejzenštejn, La corazzata Potemkin: 92 minuti di applausi!
Uno dei più belli articoli giornalisti che abbia mai letto!!!!! Complimenti a Christian Francia. Alla sig.ra Ilaria voglio dire che paragonare Gramsci a Berlusconi è la più grossa delle bestemmie che uno possa dire.....Ricordo alla sig.ra Ilaria che Gramsci non stava in galera perchè aveva rubato o evaso le tasse e, nemmeno, perchè era andato a letto con una minorenne, GRAMSCI, carissima signora (si legga la storia) stava in galera per opinioni (a quel tempo erano reati) politici.....SI AGGIORNI PRIMA DI PARLARE E DI FARE PARAGONI CRETINI!!!!......Inoltre GRAMSCI IN GALERA CI è, PRATICAMENTE, MORTO!!!! (nel 1926 venne incarcerato dal regime fascista. Nel 1934, in seguito al grave deterioramento delle sue condizioni di salute, ottenne la libertà condizionata e fu ricoverato in clinica, dove passò gli ultimi anni di vita.)....SI INCHINI ALLA SUA MEMORIA E NON SI PERMETTA, MAI PIU' , DI PARAGONARLO A BERLUSCONI!!!!!
Ahahahahah..... Dopo Gasparri, la Santanchè e la Biancofiore, anche Loreto Bartolomei entra nella lista dei miei comici preferiti (Benigni a parte). Ha fatto bene a partecipare alla rimpatriata. Senza la presenza dei 500 autisti dei pulman arrivati da tutta Italia e senza la presenza del nostro, sarebbe rimasto semi vuoto il vicoletto del ritrovo. Cosa vuoi che sia un palco abusivo e la cosap non pagata, al confronto dei milioni rubati al fisco? Quali danni può fare un pò di fumo di sigarette al camino che brucia tonnellate di legna? Grazie per le risate.... irresistibile.... ahahahahah.... continui la prego, mi distrae dalla calura!....
Condivido pienamente l'articolo ed i commenti di Camilo Cienfuegos e Domenico Di Silvestro.
Condivido pienamente l'articolo ed i commenti di Camilo Cienfuegos e Domenico Di Silvestro.
Grazie anonimo, ma leggere che c'è gente che si permette di paragonare Berlusconi a Gramsci, mi si accapona la pelle, ma non perchè io sono di sinistra, perchè è la mancanza di rispetto che si ha nei confronti di uno studioso, un filosofo oltre che grande pensatore politico....sarebbe la stessa cosa se si parlasse di De Gasperi o di Nenni o di Pertini o di La Malfa, di Einaudi, ecc. ecc.
Domenico, il principio è che comunque Gramsci "aveva violato la legge". Oggi si dice che non bisogna criticare le sentenze in quanto sono dettate dalla legge. Se fra qualche anno si decide che non pagare le tasse oltre un certo limite è giusto come la mettiamo? La rivoluzione americana è nata per una questione di tasse sul tè (nemmeno un cibo indispensabile) Il problema è che la sinistra italiana non riuscendo a battere ,per via elettorale, Berlusconi ha dato mandato alla giustizia di eliminarlo. I giudici dell'era fascista condannavano quelli che erano contrari o davano fastidio al regime,oggi la sinistra ha fatto lo stesso. Purtroppo non si sono resi conto che in questo modo si consegnavano ad un potere "golpista" o di tutela delle istituzioni superiore alla volontà del popolo. Capisco l'odio per Berlusconi ma chi è "veramente" democratico" lo batte alle urne e si oppone ad altre soluzioni. Il resto è "dittatura" e chi difende questa logica è antidemocratico. La sinistra impari da Renzi.
""...schiavi. Chi striscia, non inciampa. Servi. Leccaculo. Inutili cortigiani nullafacenti e privi di ogni forma di talento. Mi fanno schifo. E non è un giudizio politico, ma personale ed oggettivo."" Non so a chi vuole riferirsi, le ho già consigliato di smetterla di usare il nome di questo eroico combattente la rivoluzione Cubana, Camilo Cienfuegos, amato da tutto il popolo, che non può rigirarsi nella tomba per quello che lei scrive accostato al suo nome, perchè il mare non lo ha restituito. Qui ed altrove lei non fa altro che offendere con cattive parole chi no la pensa come lei, chi non è comunista. Sa perchè non mi toccano le sue cattiverie perchè i miei pensieri, atteggiamenti li manifesto, li scrivo magari con termini forti, non offendo nessuno e non uso parolacce e mi "firmo". Sig. Gaiardoni, mi trova perfettamente d'accordo, bravo, io non sono ne simpatizzante ne iscritto a Forza Italia, sono di destra, però difenderò con tutte le mie forze chi si trova assediato da "lupi affamati" come nella favola di Fedro, appena ho saputo della manifastazione mi sono informato come fare per esserci anch'io a Roma a difendere il "condannato", i gradi meteorologici non devono spaventare se si manifesta per difendere la giustizia. loreto bartolomei
Giardoni, vedrà che la "sinistra", piuttosto che "imparare da Renzi", darà "mandato alla giustizia di eliminarlo": prima del congresso verrà fuori qualche storia di bigamia o pedofilia, o magari traffico di biciclette rubate! Conosce la storiella di quello che batteva continuamente le mani e alla domanda sul perché lo facesse rispondeva: per scacciare gli elefanti. Al che l'interlocutore replicava: ma qui non ci sono elefanti! E lui, imperturbabile: appunto, vede che funziona?!
Sono d'accordo con te Gaiardoni, le sentenze si rispettano e si applicano e sono, anche, d'accordo sul fatto che gli avversari si battono politicamente ma, se permetti, il paragone Gramsci Berlusconi, proprio non sta in piedi!!!!.....Oh, poi, questa è una mia idea (io mica sono il verbo), ma la storia è storia e nessuno la può negare
I complimenti a Francia. Ma con questa crisi, perché paghiamo i legislatori, perché paghiamo i magistrati, perché paghiamo le forze dell'ordine? Se in questo paese comanda la piazza, a che serve un governo, un presidente della repubblica, una costituzione trottola continuamente ricaricata? Se la spunteranno, come andrà in giro la guardia di finanza a controllare le evasioni? Allora evviva il risparmio!!
A tutti quei berluscones che si sentono perseguitati dalla Giustizia italiana per aver colpito il loro leader (... per una volta!) e che insistono con il chiodo fisso sugli avversari politici non all'altezza che non riescono a battere uno schieramento attraverso democratiche elezioni, vorrei ricordare che ogni competizione, sia essa politica o sportiva, dovrebbe disputarsi in condizioni di parità, nel rispetto dei più elementari princìpi di lealtà e trasparenza con i quali Berlusconi ci si è sempre pulito il sedere. Dopo le leggi Cirielli, i lodi Alfano, i legittimi impedimenti..... ecco che finalmente una sentenza della Cassazione restituisce a quella parte di italiani, che ancora vogliono credere nella giustizia e nella tutela dei diritti costituzionali, la speranza che forse non siamo proprio un popolo così scadente, che possiamo ancora rinsavire. Magari questa condanna di Berlusconi sortirà un effetto positivo anche per Teramo; alle prossime elezioni amministrative chissà..... magari il centro-sinistra teramano potrebbe anche proporre un candidato sindaco che non sia di centro-destra.... ve l'immaginate?
Gaiardo il Gaiardoni... Se fra qualche tempo sarà legalizzato lo spaccio di eroina e cocaina, perchè condannare oggi gli spacciatori? E i furti? Gli stupri? Le mafie?.... Chi può garantire che fra qualche mese non siano più reati penali? Geniale! Lo proporrei ministro della giustizia, con Loreto Bartolomei ministro degli interni. Altro che l'ingenuo Alfano....
Leggere paragoni tra Gramsci e Berlusconi, leggere di un povero cittadino (Berlusconi) ingiustamente condannato dai giudici comunisti...ecco, questo da l'idea di come suo messi in Italia, popolo sempre più servo.
Peppone (un nome un programma) si parlava di Gramsci che all'epoca è stato condannato con le leggi vigenti in quegli anni. Se la teoria che le sentenze non si discutono questo vale sempre, ogni volta che dei giudici emettono una sentenza e questa rispetta le leggi in vigore non sono discutibili.........oppure per Gramsci si possono discutere e per Berlusconi no? Capisce .........non riescono a batterlo con i voti e usano la magistratura per eliminare un avversario politico "imbattibile". Capisco (visto il nome che usa) certe nostalgie ma per fortuna siamo ancora in un paese dove le opinioni possono essere espresse anche se ci sono delle persone che non lo vorrebbero. Le dirò di più ,io avrei votato a sx (Renzi) perche' Berlusconi mi ha deluso non mantenendo alcune promesse fatte ma non posso......dico non posso.....permettere a degli impiegati statali di decidere al mio posto. Risultato: voto ancora Berlusconi........quando si dice che la politica è per persone adatte non per impiegati statali (tecnici o non)
Signor Gaiardoni, se"Per fortuna viviamo ancora in un paese dove le opinioni possono essere espresse liberamente" (e nemmeno tanto) lo dobbiamo a grandi uomini come Gramsci, Togliatti, Berlinguer, Nenni, Pertini, De Gasperi, Moro e tanti altri. Quando, ormai da più di 20 anni, ascolto e guardo l'esistente... che nostalgia del futuro! Nonostante non sia il mio preferito ho raccolto il suo invito ad ascoltare Renzi, il quale afferma che Berlusconi deve essere soggetto alla legge come un qualsiasi altro cittadino. Lo ascolti anche lei. Si rilegga anche la frase del giorno di Sandro Pertini in alto a destra, e noterà la differenza fra un uomo che ha vissuto il carcere per resistere al fascismo, per un ideale di libertà, e un potente ometto che invece ha messo su un "esercito" di teatranti che pretendono, piagnucolano e rivendicano l'impunità per il loro politico miliardario piduista grande evasore fiscale. Che pena e che vergogna per l'Italia e gli italiani nel mondo!...
Ma la foto è una ripresa della FAMIGLIA ADDAMS? Ma non facevate meglio a starvene a casa? per un delinquente che ha preso giustamente 4 anni avete fatto un pullman fino a Roma e a quei poveri disgraziati (alcuni lo sono veramente)che stanno a Castronio non gli portate nemmeno un pacchetto di sigarette. VERGOGNATEVI