Grande folla all’apertura della campagna elettorale del PDL al Teatro comunale di Teramo. (f.to. Facebook Pdl Teramo).
Domanda: ma il PDL ha pagato l’affitto della struttura alla ditta Spinozzi, oppure la ditta ha fatto un regalo al PDL, oppure ancora il Comune ha ceduto una delle giornate di affitto a sua disposizione?
Ovviamente sono volate bugie come se piovesse (e infatti fuori pioveva).
Il senatore Quagliariello, napoletano paracadutato in Abruzzo, ignaro di come già avessimo sbugiardato la Regione sui risultati di spesa dei fondi europei (http://www.iduepunti.it/francia/19_dicembre_2012/fondi-europei-chiodi-e-gatti-bocciati-dai-fatti), sembra si sia sbizzarrito con le barzellette dicendo che “l’Abruzzo oltre ad essere regione virtuosa, è anche quella che ha utilizzato maggiormente i fondi europei” (http://mauriziodibiagio.blogspot.it/). Qualcuno lo avverta che la realtà è esattamente contraria.
Una pidiellina ha blaterato che Chiodi avrebbe “ridato dignità all’Abruzzo”. Anche qui è il contrario: sistematica mancanza meritocrazia, servizi essenziali drasticamente diminuiti, riduzione del debito effettuata con l’aumento di 712 milioni di euro di tasse.
Paolo Tancredi ha parlato delle vicende giudiziarie della società Teramo Lavoro Srl, senza tuttavia fare ammenda per tutte le volte che ha ribadito come nessuna irregolarità fosse stata commessa nella gestione della società, almeno fino a quando la magistratura non è intervenuta. Poi si lancia nell’elogio del sindaco Brucchi: “Il comune di Teramo è virtuoso, tra i primi in Italia”. Anche qui falsissimo.
Infatti, meno di un mese fa scrivevamo sconsolati (http://www.iduepunti.it/francia/7_gennaio_2013/chiodi-e-brucchi-crollo-verticale-dei-consensi) che le pagelle della Governance Poll di quest’anno, il sondaggio annuale sul gradimento dei leader di Regioni e Comuni realizzato da IPR Marketing per IlSole24Ore, segnano il tristissimo declino di quello che fu (ironicamente) definito “il Modello Teramo”.
Gianni Chiodi si piazza penultimo fra le venti Regioni d’Italia (seguito solo dal collega del PDL Cappellacci della Sardegna). Maurizio Brucchi si piazza alla posizione numero 89 su 101 sindaci delle città capoluogo di Provincia, segnando un tremendo meno 9,1% rispetto ai consensi raccolti alle elezioni del 2009 e un drammatico meno 8,0% rispetto al medesimo sondaggio nazionale Governance Poll dell’anno scorso. In particolare, fra i quattro Comuni capoluogo abruzzesi, Brucchi è nettamente il peggiore non solo perché si posiziona all’ultimo posto fra i quattro, ma anche per la peggior performance di crollo, quindi Brucchi è perfino ultimo rispetto ai suoi colleghi sindaci del PDL.
Forse proprio per questo la candidata al senato Paola Pelino, in vena di scherzi, ha affermato: “dai sondaggi si può lavorare per vincere”.
Chiodi, per non essere da meno, ha sostenuto che all’Abruzzo “tutte le altre regioni d’Italia devono guardare perché è diventato un punto di riferimento”.
È vero, l’Abruzzo è diventato il riferimento di tutto quello che non si deve fare per non ridursi nelle medesime misere condizioni.
D’altronde, la campagna del PDL teramano è finalizzata alla elezione alla Camera dei Deputati di Paolo Tancredi, che si è fatto apprezzare per i suoi 5 anni al Senato.
Il suo compito sarà convincere i 629 colleghi deputati dell’importanza di fare raccomandazioni, come rivendica con orgoglio in una memorabile intervista (http://www.youtube.com/watch?v=5jp-13-ERl0) che lo qualifica come l’unico politico della storia d’Italia a bandire l’ipocrisia.
Per questi motivi, soprattutto perché amo la sincerità, anch’io lo voterò.
Nessuno può negare, infatti, che lo slogan elettorale scelto dal PDL sia quanto mai azzeccato: “L’Abruzzo si distingue”, si…ma nel peggio.
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