L’autorevole quotidiano “Il Sole 24 ore” da oltre venti anni misura la vivibilità delle 107 province italiane attraverso l’analisi e il confronto di numerosi dati statistici. La classifica “Qualità della vita 2013” è stata appena pubblicata e leggendola si nota immediatamente che Teramo si piazza al 73° posto su 107 province, perdendo 11 posizioni rispetto all’anno precedente.
Il dato politico è evidente: le tre città capoluogo dell’Abruzzo governate dal PDL (Pescara, Chieti e Teramo) sono in picchiata (Pescara perde 11 posti passando dal 72° all’83°; Chieti perde 4 posti passando dal 65° al 69°; Teramo perde 11 posti passando dal 62° al 73°). L’unica città a salire è L’Aquila che passa dal 74° posto del 2012 al 71° di quest’anno.
Teramo era la prima fra le abruzzesi nel 2012, oggi è la terza su quattro, ma Brucchi riuscirà entro la fine del suo mandato a collocarci in fondo a tutte le graduatorie. In discesa ovviamente ci sono soprattutto il tenore di vita e la salute economica di cittadini ed imprese. I parametri vanno dal reddito alla ricchezza, dai risparmi alle pensioni, dai consumi all’inflazione (su quest’ultimo siamo al 95° posto italiano su 107 province).
Il capolavoro è stato compiuto nella sanità, laddove siamo invidiatissimi al 104° posto su 107 province per il tasso di emigrazione ospedaliera (se Rolleri seguirà le indicazioni di Varrassi forse entro le elezioni regionali del maggio prossimo saremo ultimissimi in Italia e verremo premiati da tutte le altre regioni che beneficiano del nostro turismo sanitario).
Con il 74° posto in Italia, anche la giustizia teramana è la più lenta d’Abruzzo. Ma pure sul dato del numero di giovani laureati tra i 25 ed i 30 anni Teramo è ultima in Abruzzo.
Dopo l’ultimo posto di Chiodi nelle classifiche di consenso fra tutti i governatori delle regioni italiane (http://www.primadanoi.it/news/italia/544197/Abruzzo--Regioni--Presidenti-piu.html) e la pessima posizione di Brucchi nel gradimento nazionale dei sindaci (http://www.iduepunti.it/francia/24_ottobre_2013/monitor-citt%C3%A0-brucchi-scomparso-dai-radar), la straordinaria performance di Teramo su tutti gli indicatori economici, di vivibilità e di qualità della vita sancisce definitivamente quello che ripetiamo da anni: questa classe dirigente ha fallito su tutta la linea, impoverendo il territorio aldilà di ogni ragionevole colpa della crisi, perché a parità di crisi è nel confronto con le realtà limitrofe che Teramo sfigura, dimostrando l’incapacità conclamata di chi governa la nostra Città e la nostra Regione.
Eppure, del tutto inopinatamente, Brucchi trasforma i numeri in opinioni e suggerisce che “Il Sole 24 ore” possa essere un quotidiano edito dal PDL. Il nostro grande sindaco, dopo aver letto i dati, dichiara: “Non solo il modello Teramo ‘regge’ ma traina anche gli altri Comuni della Provincia”. Una dichiarazione che o è una battuta da cabaret, oppure è uno sputo in faccia ai cittadini che soffrono.
Volete sentirne un’altra? “Siamo all’avanguardia per la sicurezza nelle scuole”. Sì, infatti due mesi fa è esplosa la scuola di Piano d’Accio con il rischio concreto che potesse verificarsi una tragedia immane, e proprio ieri il sindaco ha dovuto evacuare la scuola elementare Michelessi perché ci sono aule piene di muffa.
Da quella boccuccia di rosa accettiamo tutto, perchè Brucchi è bello e bravo, e gli vogliamo bene anche così, anche se dice fesserie convinto com’è che siano la verità. Forza Teramo, Forza Brucchi, Forza Italia!
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Fu un genitore coraggioso, vero, che aveva a cura la salute dei propri figli a segnalarci la situazione della Michelessi. Gli altri, molti altri, chiusi in un silenzio pavido.
Dopo l'articolo de I Due Punti http://www.iduepunti.it/lettera-aperta/9_ottobre_2013/emergenza-lettera…
ci fu la caccia allo spione...ora tutti ringraziano Brucchi.
Una sola parola...vergognatevi.
Il sindaco ha fatto solo il suo dovere e come sempre in forte, fortissimo ritardo. Su Di Stefano stendo un velo pietoso.