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Il nome

di Christian Francia
2 minuti

Ci vuole un nome. Il nome.
Il Movimento 5 Stelle lo ha detto in tutte le salse che non appoggerà i partiti, per cui onore al merito ed alla coerenza dei grillini che hanno rifiutato la lingua protesa di Bersani.
Però ci vuole poco a passare dalla ragione al torto.
Per cui, se un programma di 20 punti il M5S ce l’ha, se sostiene che al governo non debbano andare figure di partito, deve giocoforza – pena una consistente perdita di credibilità – perfezionare la propria proposta politica, nel senso di formalizzare al Capo dello Stato un nome (o una rosa di nomi) che ritenga gradito per la guida del governo.
È nella persona segnalata come candidato premier che si qualifica l’assunzione di responsabilità che invocano tutti: se il M5S esprime la propria preferenza per un nome, almeno il Capo dello Stato avrà una carta concreta da giocare per assegnare il mandato.

Senza il nome cade tutto.
Senza il nome il M5S dimostra di non voler comandare nemmeno direttamente.
Senza il nome il M5S tradirebbe il desiderio di voler restare sempre e comunque all’opposizione.
Senza il nome le belle parole e i buoni sentimenti non servono a nessuno.

Dica chiaro
e forte il M5S chi voterebbe come Presidente del Consiglio, solo in tal modo potrà dire di avere onestamente proposto una via di uscita alla situazione di stallo.

Senza il nome la proposta politica grillina è evanescente, teorica, impraticabile.
Senza il nome siamo al politichese, al gioco del rimpallo delle responsabilità, alle manfrine stucchevoli.
Senza quel maledetto nome Grillo si autoghettizza e si fa male.
Se invece il M5S proponesse il suo candidato il pallino passerebbe a Bersani il quale potrebbe convergere o meno, ma assumendosi lui in tal caso la responsabilità di non avere permesso la nascita di un governo.


 

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Senza un nome si fa passare un messaggio che non è importante... è fondamentale, è l'essenza del Movimento 5 Stelle: si chiama "democrazia diretta". Proporre un nome vuol dire rimarcare il leaderismo. L'idea che ci possa essere una persona in grado di risolvere i problemi dell'Italia, qualcuno di cui potersi fidare. Il Movimento è l'esatto contrario. È l'idea che ognuno vale uno e che il premier sia solo un rappresentante. Quello che conta è la rete che c'è dietro. L'idea è di risolvere il problema, piano piano, ma sopratutto INSIEME. Per qualche complesso freudiano legato al crollo della figura paterna, noi Italiani corriamo sempre dietro al Duce, al leader, al Premier perchè ci da sicurezza, ci fa sentire protetti. La verità è che queste figure sono solo specchi per le allodole ed hanno dimostrato il loro palese fallimento. I tempi sono cambiati, è tempo che ognuno faccia la sua parte... Ognuno vale uno, tutti insieme valiamo tanto!
La democrazia liquida del Web e' una truffa. Grillo vuole passeggiare sulle macerie del nostro Paese. I cinque stelle, come fu detto all'estero di Berlusconi, "sono inadatti a governare" cioè sono un fardello inutile sulle nostre spalle. Non e' questione di nome. Negli ultimi 100 anni hanno detto di rappresentare ovvero di volere il 100/100 dei voti per poter governare: Mussolini, Hitler, Stalin, Franco, Ciaucescu, ... Berlusconi.
Bellime parole e bellissima prospettiva. Ma, per l'intanto, in attesa dell'avvento mi accontenterei di avere un governo che consenta a me, e milioni di altri come me, di superare questo periodo. Così, quando sarà, potremo bearci tutti INSIEME del bellissimo futuro che ci aspetta.
Emanuel da quello che scrivi pare fai riferimento ad una costituzione che non ce' x queste cose allora ci vuole la rivoluzione quella vera non bastano le parole sul web
Emanuel basta con tutta questa aria fritta. ABBIAMO CAPITO "Uno vale uno tutti insieme valiamo tanto". e quindi? che facciamo? andiamo tutti insieme a organizzare un governo? facciamo a turno? Organizziamo un monopoli nazionale? basta con le stronzate, leggete la Costituzione Italiana e rispettate le istituzioni. Le mie misere aspettative oggi sono riposte tutte su Giorgio a cui auguro In bocca al lupo ma detto tra noi teramani "gn voless esse manch camic". Buona Giornata Ern
Le considerazioni del Dott. Francia, mi sembrano ovvie: non si può essere battitori liberi ed al contempo voler indirizzare le sorti di un paese. @ Mazzilli, non me ne voglia, ma non ho capito bene il Suo personalissimo concetto di democrazia diretta: per caso non abbiamo già esercitato il diritto di voto alle scorse politiche o è stato un sogno (incubo vista l'attualità!) collettivo? Lei biasima la voglia di leader, a Suo dire patologica, che afflige noi italiani, su questo punto, mi consenta: Lei è certo che nel MS5 le Sue opinioni abbiano lo stesso peso di quelle di Grillo o Casaleggio? Lei è certo che senza un leader dotato delle indubbie capacità comunicative del comico Grillo oggi il MS5 sarebbe dove è? Lei è certo di non appartenere ad un movimento di stampo leaderistico? In ogni caso le consiglio di leggere la parte seconda, sezione I, titoli I, II e III della Costituzione della Repubblica Italiana, così magari capirà, che in forma un pò meno banale, rispetto a quel che Lei dice, i Padri della Repubblica avevano già previsto la democrazia diretta, la rappresentanza, la collegialità ecc... Cmq vista la manfrina quotidiana di Grillo e dei suoi seguaci ad oggi mi vien da dire: uno(Grillo&Casaleggio) valgon tutti e gli altri son nessuno.
@Mazzilli, scusi, ma non dica che "NOI italiani corriamo SEMPRE dietro....". Il concetto di PREMIER a cui lei si riferisce è stato introdotto da Berlusconi, non appartiene alla Costituzione né alla storia repubblicana fino agli anni '90. La DC ha governato 40 anni, ma a parte De Gaspari mi sfugge una figura leaderistica. Forse il PSI di Craxi si avvicinò all'idea. E' con Berlusconi che gli italiani PREMIANO l'idea di PREMIER, si sfida la Costituzione affermando che il Presidente del Consiglio non può che essere il LEADER indicato da un partito prima delle elezioni, si inventa una "Costituzione materiale"(ricorda?) alternativa a quella formale, si spinge per l'elezione diretta de "IL Presidente". Il successo elettorale di Berlusconi ha condizionato inevitabilmente tutto il quadro politico, e sono fioriti i partiti-leader, quelli in cui nel simbolo era riportato il nome del leader: Di Pietro, Fini, Monti, Berlusconi, Vendola....Grillo. Il PD no, è un fatto. E' vero che i tempi cambiano e, soprattutto, cambiano gli strumenti, ma certi PRINCIPI e certe IDEE sono un tantino più vecchie della rete e del M5S.
Ma Grillo cosa è..........?Non è forse il leader dei grillini? penso che il complesso freudiano di cui parlano loro lo vivono in pieno.......tanto da non poter muovere un passo se papà non ha detto sì. Un tantino di democrazia in più e un briciolo del senso delle istituzioni in più non guasterebbe............
@Mazzilli, scusi ancora: un Presidente del Consiglio è un Presidente del Consiglio. Non è un Duce, non è un leader, non è un Premier, non è uno "specchio per allodole", non è (né pretende di essere, costituzionalmente parlando) "una persona in grado di risolvere i problemi dell'Italia". E' una rotellina in una macchina complesso e delicata. Se ne può fare a meno? Se ne DEVE fare a meno? Mah!
Dopo venti anni di populismo berlusconiano imboccare di nuovo la via dell' irresponsabilità politica significherebbe la fine del Paese. I primi a giovarsi dell' attuale situazione di crisi sono i movimenti dell' anti tutto di cui il cinque stelle di Beppe Grillo e' il capofila.Gli Italiani ancora un volta sembrano chiedere alla politica di fare soltanto intrattenimento,spettacolo da distrazione per non pensare ai problemi concreti e ai veri cambiamenti.Il caos grillino ci sta veramente affossando .Forse Grillo ,sordo a tutte le proposte anche a quelle in linea con il suo programma,sta aspettando che l' Italia precipiti definitivamente per raccogliere ulteriori consensi al fine di poter governare indisturbato.
Come spesso accade, Francia non si documenta sulla posizione del M5S. Il M5S è pronto a ricevere il mandato per la formazione di un Governo e l'individuazione di un Presidente del Consiglio. Riporto, di seguito la dichiarazione di Grillo fatta a seguito del colloquio con il Presidente, lo scorso 21 marzo. Questa mattina mi sono recato al Quirinale con i capigruppo alla Camera e al Senato, Roberta Lombardi e Vito Crimi, per incontrare il presidente della Repubblica e riferire la posizione del MoVimento 5 Stelle. Il M5S è stato il primo per numero di voti alle ultime elezioni. Per questo chiede ufficialmente un incarico di governo per realizzare il suo programma, in particolare per realizzare le misure per il rilancio delle piccole e medie imprese, il reddito di cittadinanza e i tagli agli sprechi della politica. Finora, nonostante le dimensioni del successo elettorale, non è stata data alcuna rappresentanza istituzionale al M5S, non la presidenza della Camera, non la presidenza del Senato, che sono stati oggetto di contrattazione e mercanteggiamento tra i partiti e non espressione del riconoscimento del consenso elettorale. Il M5S chiede quindi un mandato pieno dal presidente della Repubblica per potersi presentare in Parlamento, esporre il suo programma di Governo, per chiedere il voto di fiducia. Nel caso il presidente della Repubblica accordi l'incarico. il M5S presenterà un suo candidato alla presidenza del Consiglio. Il M5S attribuisce a questa richiesta un atto di estrema responsabilità verso il Paese. Se questa richiesta non venisse accolta, il MoVimento 5 Stelle, come forza di opposizione, chiederà la presidenza delle Commissioni del Copasir e della Vigilanza RAI. Il M5S non accorderà alcuna fiducia a governi politici o pseudo tecnici con l'ausilio delle ormai familiari "foglie di fico" come Grasso. Il M5S voterà invece ogni proposta di legge se parte del suo programma.
Dal programma M5S: • Insegnamento della Costituzione ed esame obbligatorio per ogni rappresentante pubblico ... quando lo fate? chi vi giudica? Ainis credo che vi boccerebbe tutti... così per dirne uno
Se parliamo di come si sta comportando il Movimento attualmente, penso che ci siano mille pecche. Si sta proponendo qualcosa di inedito su scala nazionale ed è inevitabile che all'inizio ci siano errori. Stiamo cercando di realizzare un nuovo sistema. Al momento, avete ragione, c'è molta teoria, molto potenziale, ma pochi fatti. Ma queste cose si giudicano nel tempo. Dateci tempo, nessuno ha detto che in un mese avremmo risolto i problemi dell'Italia. Ci si arriva piano piano, anche attraversando momenti di difficoltà come questi. Se parliamo di mettere lì un capo pronto a risolvere i problemi e "votare la fiducia", la situazione è diversa. Queste sono cose totalmente incompatibili col Movimento, con quello che professa da quando è nato e con quello che ha portato avanti in campagna elettorale. Tuttavia, ha ragione Christian. Quando si è contro un sistema bisogna proporre delle alternative valide e ben strutturate, con o senza nome. Al momento il Movimento per alcune cose resta qualcosa di fumoso (non credo più della "validissime" alternative). Secondo me bisogna semplicemente dare il tempo necessario alle cose...
La cosa che mi fa ridere, in ogni concorso pubblico ormai esiste la parte di costituzionale, ma la questione in Italia nn sono le materie o i concorsi ma come si possono raggirare. Caso eclatante: Prendere I dottorati di Ricerca, Le commissioni sono composte da docenti, i partecipanti sono sponsorizzati dai docenti, quindi ci si accorda prima a tavolino, poi si fanno le dovute chiamate, ed infine la prova la quale ovviamente non ha valutazioni oggettive. In fine le famose prove di inglese, stendiamo un velo pietoso. Questa procedura è riproducibile per ogni ordine e grado.
Articolo senza senso, subito archiviato dai fatti. Culatello Bersani sconfitto su tutti i fronti, ora Governo del Presidente con megainciucio ... il tutto ampiamente preventivato.
FANTAPOLITICA. FORSE è ARRIVATO IL MOMENTO di quel cinquantenne con la faccia e l'incipiente calvizia da bravo ragazzo, membro della commissione trilaterale che ha uno zio amico del cavaliere. forse con il cavaliere fonderà un nuovo partito , destrasinistra,dopo aver dato vita al governo del presidente pardonne alla GRANDE COLAZIONE . presidente della grande colazione sarà quel topo gigio, quel pensionato d'oro, quel dottor sottile, quel leale amico di craxi, quello che nottetempo e di nascosto, mise le sue manine pulite dentro le nostre tasche, a banche chiuse. ricordate? ....io si! chi vivrà vedrà
@L'esperto, al di là delle chiacchiere di circostanza l'inciucio più volgare è quello fra Grillo e Berlusconi. Il ricco e tirchio genovese non finirà mai di ringraziare il cavaliere per i ripetuti condoni fiscali che gli hanno permesso di risparmiare tanti soldini da negare al fisco. A proposito... Il villone sulla spiaggia è il frutto di un altro bel condono? Caro Emanuel Mazzilli, il M5S è di esclusiva proprietà del suo padrone, il quale seleziona gli iscritti e li caccia quando vuole, cioè quando dissentono. Anche in questo è simile a Berlusconi. E' Grillo che da diritto di parola oppure la nega. Gli iscritti possono sbizzarrirsi sulla rete per discutere e decidere dove i cani devono andare a fare i bisogni, ma per le questioni più importanti è il padrone che decide in completa autonomia. Chi ha deciso il "non statuto", cioè l'editto bulgaro? Avete forse la possibilità di metterci becco e modificarlo democraticamente? Non mi pare. Tu chiedi tempo, ma io invece mi chiedo: non sarebbe il caso di evitare un altro triste ventennio prima di accorgersi che anche in questo caso siamo di fronte ad un esaltato interessato, che per far fuori il centrosinistra non esita a ridare linfa vitale alla destra peggiore? Adesso se la prende anche con i giornalisti che vorrebbe tutti inchinati di fronte al suo deretano. Persegue una società senza partiti, senza sindacati e senza opposizioni. Un enorme gregge di pecore controllato e diretto, tramite la rete, da Grillo e Casaleggio, i due grandi "pecorai". La democrazia è ben altra cosa...
Un nome avrebbe potuto farlo! Il suo autista, il suo inserviente o il maggiordomo, la cognata, uno dei suoi figli, uno dei trombati alle elezioni condominiali...
Breve riassunto sugli ultimi accadimenti per i distratti e/o in malafede. Il M5S non accorderà nessuna fiducia, o pseudo fiducia,a un governo politico o pseudo tecnico (in sostanza di foglie di fico votate dai partiti). Bersani non è meglio di Monti, è semplicemente uguale a Monti, di cui ha sostenuto la politica da motofalciatrice dell'economia. Il Parlamento è sovrano e da subito, con un tratto di penna, può eliminare il Porcellum e avviare le riforme di cui i partiti si riempiono la bocca (solo quella) da vent'anni come la legge sul conflitto di interessi o la legge anticorruzione. Il M5S pretende che le Commissioni parlamentari vengano immediatamente istituite e chi non le vuole per mantenere lo status quo esca allo scoperto. Il M5S ha rinunciato a 42 milioni di euro di finanziamenti elettorali, i partiti possono subito fare lo stesso con una semplice lettera di rinuncia, ma non lo faranno mentre chiedono sacrifici agli italiani (agli altri...). Il M5S propone l'abolizione dell'IRAP entro il 2013 con corrispondenti tagli dei costi della politica, rapportandoli a quelli della Francia. Il M5S sta facendo politica mentre gli altri giocano alle belle statuine discutendo di poltrone e non di soluzioni. Il M5S ha chiesto un incarico di governo, sta ancora aspettando una risposta.
@Esperto, almeno citi la fonte da cui ha COPIATO INTEGRALMENTE il "suo" commento. Un po' misero un copia-incolla tanto impersonale ed acritico. Spero "I due punti" voglia mantenere un più alto profilo di confronto e di proposta intellettuale. Vorrà mica diventare IL MEGAFONO DI UN MEGAFONO?
Mariobici, accetto l'osservazione e chiedo scusa per non aver citato la fonte (l'ho fatto nel mio intervento precedente e stavolta la ritenevo scontata). Lo ammetto, ho voluto fare da megafono al vero punto di vista del M5S (che, sulla scorta dei commenti che mi hanno preceduto, non mi sembra sia stato così tanto megafonato). Apprezzo il fatto che Lei si sia documentato a dovere. Purtroppo, non intravedo nel suo intervento il mantenimento di un alto profilo di confronto e di proposta intellettuale.
Certi fans di Grillo sono così inquadrati che non riescono nemmeno ad esprimere liberamente una loro opinione. Il proprietario del M5S gira spot pubblicitari con la restituzione dei finanziamenti pubblici. Lui è ricco di suo e al bisogno sa dove attingere, come lo sa Berlusconi e come lo sa Renzi, il quale alle primarie scorse organizzava cene elettorali direttamente con la grande finanza. Nei paesi civili e democratici esistono i finanziamenti pubblici alla politica, per non renderla accessibile solo ai ricchi o agli amici dei ricchi. Bisogna perseguire e condannare le ruberie e i profittatori, non abolire un diritto civile. Grillo, anzichè avvantaggiarsi dei condoni tombali berlusconiani, dovrebbe invece raccontarci come intende contrastare la grande evasione fiscale, con decine e decine di miliardi di euro (altro che gli "spiccioli" della politica) che vengono sottratti ogni anno alla collettività. Inoltre dovrebbe dirci come il M5S intende affrontare la questione lavoro, argomento pressochè sconosciuto da grillini militanti e dal relativo programma stellato. Ma Grillo continuerà con il suo linguaggio volgare e ripetitivo a coniare slogan contro tutto e tutti, emulando di fatto Ponzio Pilato, salvaguardando se stesso, il suo compare Casaleggio e i beni di famiglia... Alla faccia degli italiani che soffrono e che in parte lo hanno pure votato.