Il PD e il PDL, (f.to G. D'Anna) gemelli siamesi non separati alla nascita, esercitano un controllo militare su tutte le istituzioni e gli enti pubblici, conoscendo benissimo l'uno le nefandezze fatte dall'altro.
Per questo quando fingono una differente caratura morale e una superiore capacità politica rispetto al partito avversario, sapendo che in realtà non vi è differenza alcuna, devono contenere le polemiche entro un alveo piuttosto limitato, abbaiando e minacciando, ma mai giungendo a mordere.
Il partito che svolge, di volta in volta, la parte dell'accusato a sua volta risponde secondo uno schema precostituito, che va dal minimo del rigettare le accuse, al massimo (quando non è possibile negare i fatti sconci) di accusare l'altro di fare lo stesso in altro Ente o di avere fatto lo stesso nel medesimo Ente quando a comandare c'erano gli avversari.
Esempi:
1) Ad anni di accuse sulla gestione disastrosa della Te.Am. da parte del Comune di Teramo, il PDL messo alle strette ha sempre replicato che la Te.Am. l'aveva creata il centrosinistra, gestita male il centrosinistra e che comunque se vi sono delle magagne macroscopiche non sarebbero mai tanto catastrofiche come quelle presenti nel Consorzio CIRSU-Sogesa (che pure si occupa di rifiuti), governato appunto dal centrosinistra.
2) Sulla sanità, di competenza regionale, il PDL – pressato dalle polemiche sulla sudditanza della gestione sanitaria ai diktat della maggioranza politica regionale – replica asserendo che quando in Regione c'era il centrosinistra la mano dei partiti sulla sanità era ancora più pesante (con gravi strascichi giudiziari in corso).
3) Sul Ruzzo stesso scenario, ad accuse di mala gestione il PDL replica in fotocopia: "Parlate voi che avete messo in ginocchio l'azienda nei lunghi anni di sultanato assoluto?".
Senza necessità di proseguire oltre, si comprende benissimo come entrambi i partiti siano un vero e proprio consorzio d'affari, impegnato in logiche spartitorie e affaristiche che di politico in senso stretto, inteso come bene della collettività, non hanno esattamente nulla.
Entrambi gli schieramenti, poi, non si curano affatto delle conseguenze di impoverimento e di spremitura fiscale dei cittadini i quali, essendo gonzi per definizione, devono pagare e fare la fila nelle anticamere di partito.
Trattasi in buona sostanza di associazioni parassitarie, fattivamente sovversive e nemiche di tutte le leggi, dei codici e della costituzione, associazioni che noi deleghiamo alla gestione della Cosa Pubblica sapendo a priori che le spese di gestione saranno tre, quattro, dieci volte superiori a quelle degli altri Paesi Occidentali, con l'aggravante che oltre ai costi esorbitanti la gestione stessa sarà di bassissima qualità, poichè i partiti reclutano il proprio personale dirigente sulla base della lunghezza della lingua e non – come sarebbe corretto – sulla base del diametro dei coglioni.
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