Salta al contenuto principale

Teatro: Il nipote di Rameau

di Christian Francia
1 minuto

Opera disarmante di Denis Diderot, messa in scena al Teatro comunale di Teramo da un ispiratissimo Silvio Orlando quale ultima tappa della stagione teatrale della Riccitelli, il nipote di Rameau rappresenta la personificazione della coscienza sporca della società in un dialogo che sembra svolgersi oggi stesso fra un personaggio di specchiata moralità e un altro che potremmo riassumere come un berlusconiano.

 Il nipote di Rameau rifiuta la verità, si compiace di essere un asservito, celebra la propria ambiguità e legge in maniera disincantata quanto realistica la corruzione dei costumi e della morale. La sua immoralità viene innalzata a manifesto intellettuale con un trasporto ed una naturalezza da suscitare i brividi se solo si pensa a come il testo trovi nella nostra attualità politica un riscontro fedele pressoché quotidiano.

 Se François de La Rochefoucauld ha detto che “l’ipocrisia è un omaggio che il vizio rende alla virtù”, Diderot frantuma l’ipocrisia per innalzare un monumento al vizio, visto sullo stesso piano etico delle virtù civiche, personali e morali, ma dotato di una maggiore aderenza all’indole umana, per cui la depravazione diviene la cifra logica e stilistica dell’uomo, e la dissolutezza assurge a chiave per la costruzione dell’unica vera felicità concessa agli uomini.

 Testo sublime che affascina e raccapriccia, dolce e salato, gelido e bollente, è un affresco dell’animo umano di precisione fotografica che non può lasciare indifferenti e che invita alla meditazione sul declino morale che è alla base della crisi irreversibile della società.

 


Commenta

CAPTCHA

Commenti

Veramente una interessante commedia con un immenso Silvio Orlando che ha recitato egregiamente per due terzi del tempo fra l'altro unico atto di un ora e dieci minuti. Carlo
Il finale della magnifica recensione di Christian mi fa riflettere. Qual'e la causa del declino morale della Societa'? All'origine c'e il fallimento della famiglia,della scuola e della Religione che non hanno trasmesso una solida e durevole scala di valori tradizionali. Un tempo c 'erano dei valori basati sull'onesta ,solidarietà , amore. Ora non più . Essi vengono accantonati perché ritenuti superati. Sono in voga nuovi stili di vita . Ognuno ha la propria scala di valori,ognuno decide cio' che e' bene per se stesso,ognuno fa come vuole.Spinti dal desiderio di fare come vogliono accantonano i veri principi morali gettandoli via. Le conseguenze di tutto questo fa precipitare la nostra Societa'in un baratro senza fine.