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PD, un club di onanisti

di Christian Francia
2 minuti

Ieri pomeriggio mi sono recato al convegno organizzato dal PD di Teramo all’Hotel Abruzzi, dove era presente la crema delle nuove leve nazionali.
Lo slogan è “Rifare l’Italia, rinnovare il Pd”. Già dal titolo, nel quale si invoca il rinnovamento di un partito che ha soli tre anni, si capisce come la situazione sia drammatica.
Ho sentito tante belle parole, anche condivisibili, ma c’è stato ancora una volta un grande assente: le idee da mettere in campo.
Petizioni di principio ripetute all’infinito, ma nemmeno un progetto concreto da proporre all’attenzione della cittadinanza.
Non essendo stato possibile intervenire, lo faccio ora.
Ad Andrea Orlando, responsabile nazionale giustizia del Pd, avrei voluto dire che senza una legge contro la corruzione è inutile parlare; senza assumere altre centinaia di magistrati della Corte dei Conti per affrontare le migliaia di denunce che i cittadini sporgono contro gli sprechi, gli imbrogli e le illegittimità, ogni battaglia di legalità è persa.
A Wladimiro Boccali, sindaco di Perugia, avrei voluto dire che se non aboliamo sia le Province, sia almeno la metà degli 8.000 Comuni italiani, non solo impossibilitati a svolgere da soli tutte le funzioni, ma oramai anacronistici ove siano rimasti con una scarna popolazione residente ed alle condizioni tragiche della crisi odierna, non serve parlare d’altro.
L’Italia, con il debito insostenibile che si ritrova, sta fallendo.
La Regione Abruzzo, con il debito insostenibile che si ritrova, sta fallendo.
Tutti i Comuni, con i tagli dei trasferimenti statali e l’esautorazione da parte del Governo nazionale anche della propria capacità impositiva, stanno fallendo.
Eppure l’impressione è che il PD sia come l’orchestrina che continua a suonare sul Titanic che affonda.
Una accozzaglia di interessi personali che non fanno un partito.
Come dimostrato dal Consigliere regionale PD Ruffini, che ha votato in favore della legge sulla riperimetrazione della Riserva del Borsacchio insieme al PDL e contro le indicazioni del partito, senza che il PD emettesse un solo fiato di rimprovero.
In un partito serio, il dibattito su di una problematica ambientale di simile rilevanza si sarebbe dovuto sviluppare in modo ampio e, decisa una linea condivisa, tutti avrebbero dovuto seguire la linea pena l’espulsione.
Ma il PD per ora è solo un club per onanisti, ciascuno con proprie ambizioni masturbatorie personali e solitarie.
 

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Non solo Ruffini vota contro il suo partito senza che il regionale del PD dica qualcosa, ma anche i giovani del PD stanno perennemente in silenzio. Ditemi se intervengono su uno dei temi che riguarda la nostra regione a cominciare dall'ambiente! Non partecipano ai dibattiti non organizzano incontri non fanno comunicati stampa ecc. ecc. Guardate invece l'IDV! Rifondazione! I conunisti italiani! SEL! Quando va bene il PD organizza incontri dove si parla solo dei massimi sistemi o di loro come ieri. Sono autoreferenziali e a loro di sporcarsi con la politica non interessa!
In compenso però, nell'intervento di Verrocchio, sono stato citato come il dirigente demagogo e antipolitico.....e ti dirò la verità, detto da lui, mi ha reso orgoglioso!
Eppure basterebbero poche, semplici proposte: ritiro truppe in missione all'estero, riduzione al minimo spesa militare, modifica accordi di Villa Madana con il Vaticano, legge sulle unioni civili, patrimoniale, reddito minimo di cittadinanza, riduzione ad un terzo dei parlamentari e dei costi della politica, numero massimo di mandati assumibili (2) in relazione a qualsivoglia istituzione...
Cosa ci si poteva aspettare da un partito giovane si ma che è un patchwortk di ex pci-pds-ds e dc (centro sinistra), per fortuna gli elementi che non erano i peggiori, figuriamoci cosa sarebbe successo se evessero partecipato i peggiori; anzi no facile immaginarlo, abbiamo già il pdl anch'esso nuovo come partito ma che pare stare peggio almeno a vedere gli ultimi risultati elettorali. Una bella scossa dal basso ci starebbe proprio bene, ma alla Grillo è una scossa che non mi piace e non mi convince. P.S.: complimenti per la vignetta è la sacrosanta verità, parola di esperto.
Il paragone con l'orchestrina del Titanic è favoloso. Per il resto, sarebbe un buon inizio se la piantassero di ripetere cosa si deve fare e iniziassero a spiegare COME e QUANDO hanno intenzione di farlo. Possibilmente nero su bianco. Un saluto.
Sono un tesserato PD (a questo punto ex..) all'interno di un direttivo locale. Questi incontri se li fanno a scatola chiusa...non ho ricevuto assolutamente nulla in merito ad un invito o per coinvolgere qualcuno se non quello di leggere sui giornali che cera la manifestazione ..lo stesso giorno che si è fatta. ...ma questa è solo una delle tante manifestazioni a cui io da tesserato non ho saputo assolutamente niente....ma a sto punto...meglio così... Andiamo "benissimo!!" ...non si può coinvolgere nessun altro...se non uno appartenente al club degli onanisti... (GRANDE FRANCIA!!). Tornate pure quando si avvicinerà la campagna elettorale a chiedere di impegnarsi nel territorio per il PD......vi aspetto a braccia aperte... BUFFONI!!!
Adesso il PD è concentrato nella battaglia contro Grillo... non disturbateli che se perdono il nemico non sanno più che cazzo di politica fare... nel frattempo che se la prendono con Grillo qualcun'altro si organizzerà e contribuirà a soppiantare il PD relegandolo come sempre a spettatore (nobile) della politica... Il PD sul territorio non lo conosce nessuno... ma nonostante tutto continua a giudicare tutti dall'alto della auto-nobiltà auto-conferita che lo contraddistingue da sempre... la luna consiglia: sporcarsi le mani...
mi piace questo commento che (purtroppo) rispecchia la realtà
Il consigliere regionale Claudio Ruffini annuncia che presenterà una proposta concreta (seduta di martedì 5 giugno 2012)per abbattere le lunghissime liste d'attesa per gli esami diagnostici nelle Asl abruzzesi. Il documento, che verrà sottoscritto anche dai colleghi consiglieri del Pd, sarà sottoposto a tutte le altre forze politiche presenti in Consiglio regionale. Negli scorsi giorni tutta la stampa regionale aveva denunciato le difficoltà delle Asl abruzzesi ad effettuare alcuni tipi di esami: 404 giorni per una ecografia tiroidea; 367 giorni per una mammografia; 299 giorni per una risonanza magnetica (con e senza metodo di contrasto) al ginocchio, o al braccio, oppure alla spalla; 257 per una ecografia all'addome; “Chiedo al Presidente Chiodi di fare un programma di interventi che abbia come finalità un deciso abbattimento delle liste d'attesa. Il Programma può essere finanziato con i Progetti Obiettivo 2012 il cui fondo ammonterebbe ad oltre 30 milioni di euro” dice Ruffini. Il consigliere del Pd ricorda come tali criticità nei tempi di attesa provoca una consistente fuga dei pazienti verso altre regioni o altre strutture che solo nel 2011 è costata 84 milioni di euro alla Regione. La fuga di pazienti proviene essenzialmente dalla Asl di Teramo. Ruffini cita come in altre regioni virtuose da tempo hanno individuato meccanismi efficaci per abbattere le liste d'attesa che possono essere utilizzati nella nostra regione e soprattutto dalla Asl di Teramo. “Se è vero che c'è un problema di risorse professionali e del sottodimensionamento complessivo del numero delle apparecchiature, è anche vero che si possono mettere in campo azioni di contrasto sia alle liste d'attesa che alla mobilità passiva.” Come? In Lombardia da tempo esistono gli appuntamenti «fuori orario»: risonanze magnetiche, Tac e altri test diagnostici all' ospedale di Varese sono eseguiti dal lunedì al venerdì fino a mezzanotte. E le apparecchiature continuano a funzionare anche durante il fine settimana. Di pari passo servono forme di incentivo economico per il personale che lavora di notte o fuori orario di lavoro; La Toscana ha stabilito lo standard per ogni prestazione diagnostica che ad esempio nel campo della risonanza magnatica equivale a 6,1 prestazioni ogni 1.000 abitanti. Se questo standard venisse applicato alla Asl di Teramo noi dovremmo offrire circa 18.000 risonanze magnetiche annue.Questo siginifica che le restanti 12.000 richieste non riescono ad essere soddisfatte ed i cittadini si rivolgono o al privato oppure al privato convenzionato, in genere ubicato fuori regione, contribuendo notevolmente alla mobilità passiva. Cosa si può fare per soddisfare tutta la domanda per la risonanza magnetica? Per dare seguito a tutta la domanda pari a circa 18.000 esami all'anno la Asl di Teramo deve: attraverso i progetti obiettivo 2012 incrementare le prestazioni di risonanza magnetica in orari notturni, oltre le 12 ore giornaliere che attualmente vengono svolte; realizzare un “service” mobile dove si eseguono gli esami ad un costo tale che permette alla Asl di pagare comunque di meno rispetto ai rimborsi per le prestazioni fuori regione. (Esempio: mentre una risonanza magnetica eseguita fuori regione costa alla Asl 140/150 euro, con un service mobile costerebbe circa 80 euro. Le restanti 50/60 euro la Asl le può utilizzare per nuovi investimenti in macchinari). Questo modello di organizzazione riguardante la risonanza magnetica può essere replicato per ogni altra prestazione diagnostica (ecografia, radiografia, angiografia, ecodoppler..etc). Un programma così organizzato potrebbe abbatere le liste di attesa a pochi giorni e sopratutto rappresentare un risparmio consistente per la Asl teramana e per il bilancio della sanità abruzzese.
Volete risolvere il problema della sanità? Tagliate gli stipendi dei medici e dei Primari... Metteteli a Rendimento... nn garantite il posto Fisso in eterno! Mandate a Fanculo la Politca! PRaticamente, fate come fa il resto del mondo!
@RUFFINI complimenti per le lunghe parole, parole, parole, parole.... è facile a criticare dall'opposizione!! Perchè RUFFINI non ci dice come ha governato con il suo PD Provincia, SOGESA, CIRSU, e RUZZO??? solo chiacchiare !!! i fatti dimostrano che sono tutti enti in fallimento un grazie di cuore a Ruffini e al PD e... complimenti per la faccia tosta!!
Il PD, prima di rivolgersi all'esterno dovrebbe decidere se vuole essere carne oppure pesce. Non mi riferisco alle varie "anime" che compongono il partito (ex DS, ex DC, ecc.), perchè la grande confusione è trasversale e interna anche alle componenti. Una Rosy Bindi si colloca molto più a sinistra non solo di E. Letta, anch'esso ex DC, ma anche del neodemocristiano ex PCI-PDS-DS Veltroni. Di questi esempi se ne potrebbero fare a decine solo fra i gruppi dirigenti nazionali. A livello locale una unità di intenti potrebbe essere teoricamente più semplice, ma anche qui esistono gruppi e gruppetti che vanno per conto proprio. Cito come esempio 2 fra gli ultimi casi: la questione dell'Anfiteatro Romano-Palazzo Adamoli e il Polo Scolastico, ma anche in questo caso si potrebbero ricordare numerose altre vicende. Sarebbe opportuno, ripeto, schiarirsi le idee all'interno del PD, prima di proporre o insegnare qualcosa agli altri. L'impresa mi sembra ardua, per non dire impossibile e lo dico con grande preoccupazione, perchè nonostante tutto, la collocazione del PD è ancora (non so per quanto) decisiva per una proposta di alternativa alla destra economica e politica. @ Vittorio. Purtroppo al PD dei massimi sistemi non importa un fico secco (sarebbe già qualcosa) e il sistema del libero mercato capitalistico non si sognerebbe mai di metterlo in discussione, come ormai fanno anche eminenti economisti di fama internazionale che non si possono certamente definire di sinistra.
@ mundagnul vorrei esprimerti la mia totale solidarietà per non essere stato avvertito in tempo dell'incontro avutosi, ma vedi i nostri dirigenti (ex ovviamente) erano tutti impegnati chi nelle Comunioni (Padre Ralph Verrocchio), ad evitare di spostare le pietre del teatro romano (Melarangelo), mentre D'Agostino assicurava il suo impegno quotidiano e continuativo per far assumero suo fratello all'acquedotto del ruzzo di teramo....... @ruffini chiedo scusa, ma lei è lo stesso ruffini claudio che mi telefonò per chiedere il mio sostegno elettorale e quello dei miei esigui conoscenti????? No, vero?! ..........................
Condivido praticamente tutto, sia in relazione al PD nazionale sia a quello locale. Vogliamo parlare del PD regionale? Alla guida della Regione si vorrebbe candidare Camillo D'Alessandro, cioè un giovane vecchio democristiano, che non sa nemmeno parlare in italiano. In alternativa c'è Legnini (quello che si è rifiutato di far registrare la seduta della Commissione parlamentare sui soldi ai partiti - caso Lusi). Questo è quello che sa offrire il PD? Se si vuol perdere lo si faccia pure.
Gent.mo sig. Francia, c'ero anch'io. E le dico subito, da lettrice e da estimatrice de I due Punti, che no, non gradisco affatto la sua critica. Mi sento offesa. Mi sto sforzando di recuperarla  tra le immagini che ho della sala mentre ascolta, forse scrive, sicuramente osserva, ma in soccorso non mi sovviene nulla. Mi aiuterebbe a rendere questa comunicazione più diretta, ma comprendo che non è certamente necessario. Vorrei risponderle in merito, ma in ciò che ha scritto non trovo nessun merito. Non ha riportato il contenuto di nessun intervento, ma solo il suo dissenso basato su luoghi comuni e verso una rappresentazione parziale di cose relazionate dagli intervenuti e rielaborate in una sintesi che più che di critica sa esclusivamente di pre-giudizio, in qualche modo anche di offesa. E riguarda anche me. Mi dispiace che il mio intervento qui, per la prima volta, debba essere legato al dover dire che non gradisco di essere "citata", seppure indirettamente,  in quanto praticante l'onanismo, termine che poi lei ha ritenuto opportuno usare come espressione provocatoria presupponendo che sia un vocabolo culturale applicabile alla generalità degli individui, dimenticando chi era Onan e quali erano le intenzionalità legate all’atto in cui si profondeva (forse dovrei dire che perpetrava?). Chissà, forse il vocabolo è di uso generale, ma molto più generale vedo solo l'impostazione di fondo tesa non ad una particolare valutazione dell'iniziativa, ma ad un’occasionale relativizzazione della stessa in direzione di una conferma di (legittime, per carità!!) posizioni prese e di opinioni, le sue appunto, sul PD. Mi può star bene ma vorrei che non vedesse il valore di un impegno solo in ottica masturbatoria. Se poi, dentro fosse stato inserito il concetto "anticoncezionale" che, in qualche modo, si può accostare alla storia dell'onanismo  e che avrebbe sviluppato altre piste di riflessione verso il rinnovamento e il ricambio generazionale, vi avrei rintracciato uno stimolo superiore che però, mi perdoni, non le riesco ad accreditare. Sono consigliera da appena un anno, iscritta al PD da ancora meno, ma so perché e non mi va che non si riesca a parlare di un cambiamento, che pure io ho in testa ed in cui credo, senza essere presi per scemi, improponibili, ipocriti ed ora pure onanisti...! Comprendo, per la presunzione che ho di non essere un'ingenua totale, che il suo post porterà un buon numero di commenti. Ne sono felice. Il PD parla e fa parlare molto più di qualsiasi partito per tanti motivi, non tutti apprezzabili o condivisibili. Resta il fatto che fa parlare ed oggi ha portato anche me ad intervenire qui per il desiderio di rimandarle anche una provocazione, piccola piccola. Se noi siamo stati onanisti lei come si è sentito nell’essere stato lì in mezzo? Non le suggerisco la risposta che ho in mente, dovuta più alla sensazione sgradita della lettura del suo pezzo che per altro. L'ho apprezzata molte volte. Spesso. Ma c'ero anch'io e se non avessi risposto avrei dato ragione a chi, anche di me, si è fatto un'idea che non mi corrisponde e, soprattutto, non corrisponde, in questo partito, a molti altri che auspico ogni giorno di più sentano la fatica ma anche il coraggio di non dover dimostrare nulla di diverso da ciò che sono veramente. Impegnati in Politica e non in un club. Perché ci credono e per questo meritano un minimo di rispetto, magari indifferenza ma non di essere tacciati di qualcosa che, tra l'altro, per il solo fatto che le rispondiamo evidentemente non pratichiamo. Confido nella sua intelligenza nel chiederle un favore. Non escluda, se le riesce, di considerare che in questo PD  c'è chi sa cosa significhi e quanto sia importante il rinnovamento e, soprattutto, sa quanto le proprie mani non siano proprio interessate a stringere la tessera d'iscrizione al club di cui parla. E mi creda non sono pochi.  Grazie, e a lei e a I Due Punti buon lavoro, sinceramente. Che sia buono ne abbiamo bisogno tutti, nessuno escluso. Raffaella D'Elpidio    

Adoro gli interventi di critica costruttiva e di semplice confronto.Grazie.

IL CONSIGLIERE CLAUDIO RUFFINI SI DOVREBBE RICORDARE INVECE DI PROPORRE A DISTANZA DI ANNI QUALCOSA PER LE ASL ECC ECC, DI COME E' CADUTA LA SUA GIUNTA REGIONALE.....E MI CHIEDO LO CHIEDO A ME STESSO COSI COME LO CHIEDO A VOI: MA IL PD CHE SI PRESENTA IN POMPA MAGNA DAVANTI ALL'SOPEDALE CIVILE DI TERAMO, DOPO IL DISASTRO ACCADUTO SULLA SANITA' DALLA PRECEDENTE GIUNTA DEL TURCO, PER DIRCI CHE SI VERGOGNA DELLE LISTE D'ATTESA E BLA BLA BLA...MA A VOI VI SEMPRE NORMALE TUTTO CIO? IO ANCORA MI VERGOGNO DA ABRUZZESE PER QUELLLO CHE E' STATO COMBINATO DALLA PRECEDENTE GIUNTA E QUESTI INVECE DI DARE UNA MANO A RICOSTRUIRLA, SI METTONO DAVANTI AD UN OSPEDALE MA E' ROBA DA MATTI...E' COME SE UCCIDESSI UN MIO GENITORE E SUCCESSIVAMENTE MI PRESENTASSI A PROTESTARE DAVANTI ALLE CARCERI PER IL LORO SOVRAFFOLLAMENTO....
Cara Raffaella D'Elpidio, ho letto speranzoso il suo commento fino in fondo, ma oltre alla critica sull'onanismo, non ho trovato molto, se si esclude un accenno ad un generico rinnovamento. Il PD è un partito anagraficamente giovane e nonostante un parziale ricambio generazionale, dopo circa 3 anni è già da rinnovare. Cosa si intende con questo termine? Dirigenti di una certa età da "rottamare", come afferma con toni anche dispregiativi il rampante Renzi? Oppure nuovi contenuti politici e programmatici, rispetto all'attuale moderatismo che spinge il partito a sostenere incondizionatamente un governo a dir poco moderato? A meno di un anno dalle prossime elezioni politiche, il PD ancora tergiversa sulle alleanze, nonostante Casini ha detto e riconfermato una miriade di volte, che non accetterà mai di allearsi con la sinistra e l'IDV. Da che parte state? Al convegno avete discusso anche di questo? Le primarie, secondo lei si faranno anche per la candidatura alla presidenza del consiglio, o sono limitate solo alle candidature per i comuni, le province e le regioni? La ringrazio e la saluto.
Ma per praticare onanismo non sono necessari gli "attributi"? Accusa infondata. Archiviare l'articolo.
Gent.ma Raffaella D'Elpidio, La ringrazio per la considerazione e la critica, che accetto molto volentieri perchè ne scorgo la buona fede, ma mi permetta di chiarire il mio pensiero. Credo che Lei abbia frainteso. Lo scrivente è ormai un apolide della politica, ma Le assicuro che guardo al lavoro dei partiti e degli amministratori pubblici con una attenzione maniacale da oltre 20 anni (proprio venti anni fa a Roma vivevo da studente universitario insieme ad Alberto Melarangelo e Dodo Di Sabatino). Lei è iscritta al PD da meno di un anno ed io Le auguro di conservare la sua ingenuità, ma mi lasci dire che odio il PD molto più del PDL perchè sono un uomo di sinistra e mi fa soffrire immensamente che un partito che dovrebbe rappresentarmi riesca ad essere peggiore del PDL (che considero quasi al pari del partito fascista). Sono decenni che questi incapaci che rappresentano il PCI-PDS-DS-Margherita-PD hanno devastato tutto il panorama teramano ed abruzzese (Le cito solo il Ruzzo e la Sanità), per cui è sempre urgentissimo invocare un rinnovamento per contrapporre una proposta di buon governo al pessimo governo pidiellino teramano ed abruzzese. Il fatto che io abbia sintetizzato l'incontro di venerdì scorso come una accolita di masturbatori è esattamente il distillato di ciò che è avvenuto: giovani e bravi ragazzi che invocano un cambiamento che loro stessi non sono in grado di rappresentare poichè continuano imperterriti a parlare dei metodi (pure importanti, per carità) e mai e dico mai del merito delle questioni. Non ho sentito nessuno che sostenesse una propria opinione sull'abolizione o meno delle province, nessuno che indicasse uno strumento pratico di risanamento delle finanze locali e nazionali (es.: vendita del patrimonio pubblico, della RAI, delle Poste, ecc.), nessuno che spiegasse la propria idea di una nuova legge elettorale, nessuno che perorasse la causa delle fusioni fra i comuni e fra i servizi, nessuno che indicasse le buone pratiche messe in campo dal PD in qualche amministrazione e ne invocasse l'estensione a Teramo, nessuno che indicasse qualche concreto taglio alle spese locali e nazionali, nessuno che spiegasse come potrebbe essere attuata la tassa di scopo, nessuno che dibattesse sulla necessità ed urgenza di aprire nuove discariche nel teramano e in Abruzzo (dato che siamo in piena emergenza rifiuti), nessuno che chiarisse come sia urgente e fondamentale approvare la legge contro la corruzione che uccide la pubblica amministrazione quanto la libera ed onesta imprenditoria. Quel che ho sentito, invece, è stato qualcuno che ha detto che il PD ha vinto le elezioni, qualcuno che ha detto che Grillo non deve essere sottovalutato, qualcuno che ha detto che il PDL sta implodendo, tutti a farsi pippe e seghe mentali, nessuno a lavorare per risolvere problemi. Capisco che a Lei l'appellativo di onanista non piaccia, ma è esattamente quello che si è fatto venerdì scorso: molte seghe e niente fatti. Mi permette di essere un po' incazzato? Mi consente l'enorme disgusto che provo da anni e che mi ha costretto a votare Brucchi per non votare un pessimo centrosinistra (e se tornassi indietro lo rivoterei), che mi ha costretto a Votare Catarra per non votare la riedizione della pessima giunta D'Agostino (e se tornassi indietro lo rivoterei)? A me del rinnovamento e del ricambio generazionale non me ne fraga niente, mi interessa la qualità, la professionalità e la capacità di risolvere problemi delle persone concrete, cose che non ho menomamente veduto nell'incontro di venerdì. Se nel PD nessuno getta semi e questi semi non germogliano mai, gli incontri sono appuntamenti per segaioli, ed io ho la tragica impressione che se anche il PD vincesse nel 2013 non sarebbe minimamente in grado di governare, meno che mai con giovani leve che - se avessero idee - avrebbero colto al volo l'occasione di veicolarle a Teramo e di propagarle anche nel nostro territorio. Gent.ma Raffaella, io non solo rispetto Lei e il Suo impegno, ma La stimo per quello che ha detto contro Ruffini sul Borsacchio. Continui così nella Sua attività di amministratore, ma rifletta bene su coloro che rappresentano indegnamente il partito nel teramano ed in Abruzzo.
....voglio adottare il dottor Francia.....avvierò le pratiche
...visti i nomi dei presenti al convegno non mi sembra ci sia niente di nuovo in questo pd. un partito che dice di credere nei giovani , di valorizzare il merito ma che in realtà usa le persone a proprio piacimento, che illude, che non ha coscienza , memoria e dignità.... parola di un ex tesserata pd pentita di averci creduto, di essersi messa a disposizione di un partito irriconoscente, di aver dato la propria preferenza a chi oggi rappresenta il proprio comune in questo convegno per esprimere valori e sentimenti che non LE appartengono . ..non sparirò nel nulla..mai.
Caro Christian, condivido molte cose di quello che hai scritto, anche il tono, ma c'è un passaggio che respingo con forza e cerco di esprimerlo brevemente. Se al PD rimprovero di non essere all'altezza (per i motivi che hai accennato e anche per altri) di contrastare o di adeguarsi alle politiche liberiste, affaristiche, classiste, clientelari, qualunquiste, ecc. della destra berlusconiana, non mi verrà mai in mente di votare, magari per ripicca, proprio quello schieramento che più di ogni altro voglio contrastare. Mi sarei astenuto dal sottolinearlo, ma non vorrei che alle prossime elezioni qualche insoddisfatto, per un motivo o per un altro, della composizione delle liste o di qualche punto programmatico, del centrosinistra o di liste alternative al dottor Brux, gli venisse in mente di emularti. Solo per questo mi sento in dovere, per quel poco infinitesimale che conta, di scoraggiarli. Al massimo, ma proprio al massimo, potrei comprendere l'astensione. Un saluto.
Gentile Rosso di pomeriggio, Lei sostiene che non voterebbe mai per ripicca lo schieramento che avversa e che, casomai, preferirebbe l'astensione. Quindi inorridisce perchè io ho votato Brucchi. Non sono d'accordo. Ad ogni appuntamento elettorale astenersi equivale ad avere votato per chi ha vinto, quindi coloro che si astennero alle comunali 2009 votarono Brucchi (perchè svantaggiarono di fatto gli avversari). Quanto a me, essendo consapevole dell'importanza del voto, mi sono assunto le mie responsabilità ed ho preferito il candidato sindaco che reputavo rappresentare il meno peggio. Dopo tre anni resto convinto di quella scelta a ragion veduta: l'opposizione è misera, carente di argomenti e di proposte, inefficace nel contrapporsi ad una maggioranza penosa ed antidemocratica. Montanelli definiva "turarsi il naso" l'azione di votare il partito meno distante dal proprio sentire, altri hanno elaborato la teoria del male minore, ma resta fermo che una seria valutazione vada fatta e che sia infantile rifugiarsi nell'astensione. Mi piace fare sempre l'esempio del condominio: il Comune, la Provincia, la Regione come lo Stato sono ciascuno un condominio nel quale viviamo; credere che non recarsi all'assemblea condominiale sia utile è illusorio, in realtà una spesa condominiale deliberata dall'assemblea alla quale non abbiamo partecipato ci obbliga al pari di tutti gli altri a sopportarne gli oneri. Per cui è ridicolo non partecipare all'assemblea perchè l'Amministratore ci è antipatico, semplicemente se le cose non vanno si cambia amministratore e si partecipa con sempre maggiore attenzione e controllo alla gestione condominiale.
Ringrazio chi è intervenuto in questo confronto, in particolar modo il Sig. Christian Francia, per aver compreso ed usato uno stile dello stesso generatore di considerazioni che vanno un po' oltre la sterilità dell'esercizio di sfogo. Calamandrei affermava che la " democrazia è dialettica degli opposti contrari " e chissà se è riuscito ad applicare il concetto anche alle riunioni di condominio! Cerco di non dimenticare questa prospettiva e di proiettarci anche ciò che sembra molto difficile declinarci. Provo a dire quel che penso sulle sollecitazioni pervenute, pure da parte di Rosso di Sera, ammettendo che non ho tutte le risposte, anzi, ribadendo che ho soprattutto delle domande che mi interrogano secondo l'esperienza che sto facendo. Mi  pare che il problema sia il PD, la sua identità, il suo programma ed il suo rinnovamento. Bene, dichiaro ufficialmente che non mi sto candidando alle primarie con Bersani. Di certo, però, posso provare a spiegare perché mi riguarda la " difesa " di questo partito. Non basterà ma non tenterò di vendere cose che non ho. Io la vedo così. A volte, sorridendo, dico che potrebbe valere per il PD ciò che disse D'Azeglio: "Fatta l'Italia bisogna fare gli Italiani".  Il PD è un partito nato con la generazione sbagliata, figlia di partiti diversi per cultura, storia, apparati  etc  la cui indispensabile fusione è la negazione stessa della sua identità. Per questo, dopo pochi anni, si parla di rinnovare. A mio avviso andrebbe proprio fondato. Il mio impegno è nato da una  tribolatissima decisione presa anche grazie agli stimoli di "Se non ora quando" e per un antiberlusconismo che aveva in me rotto qualsiasi argine di contenimento. Tra la possibilità di scegliere tra una lista civica ed il PD non ho mai avuto dubbi ben sapendo che non sarebbe stato affatto facile ottenervi un risultato. Anche per deformazione professionale, che mi porta a pensare per progetti, il PD mi è parso l'unica realtà partitica ad avere in sè tutte le risorse e gli strumenti sociali per una riattivazione Politica corrispondente non solo alle mie idee ma anche ai bisogni del Paese. Ora, io credo che in politica la discontinuità sia un valore e non una colpa o, peggio, una vergogna. Si può e si deve ammettere l'errore e si può e si deve lavorare in direzione contraria a quanto rivelatosi sbagliato. Se non lo si fa non si vive, si sopravvive e ci si estingue nel folle tentativo di conservare se stessi. È passato un anno esatto dalla mia elezione a consigliera. Vi dico ciò che ho visto e vissuto e che mi porta, anche qui, a rendere ragione della mia convinzione. A Roseto mi è stato possibile promuovere iniziative, prendere posizioni, attivare dinamiche. La libertà è di chi se la dà. Mi sono candidata al Congresso per l'elezione del segretario con un gruppo di soli 7 giovani, senza aver fatto nessun tesseramento, solo perchè credo che questo è il PD e che un po' dipende anche da chi , da dentro, lo pensa davvero come luogo di confronto e di partecipazione concreta assumendosi la responsabilità e l'iniziativa che lo rendono tale. Non è andata male, quindi non sono sola, non sono la sola. Ho seguito  e tifato a Martinsicuro Andrea Buonaspeme apprezzandone le scelte ed una campagna elettorale di  cuore, bella e nuova.  Non sono per la flessibilità dell'opportunità politica (opportunismo?). Ho scritto al Consigliere Ruffini perchè pensavo ciò che ho detto. Condivido, apprezzo e sostengo la presa di posizione sulle  primarie fatta dal Segretario Verrocchio. Ho una mia idea su ciò che il PD dovrebbe diventare ma ho scelto di provare a partecipare a ciò che diventerà. Comprendo, in qualche modo, la rabbia e la delusione di quanti non possono più identificarsi ed anche la ragione che porta a credere che non cambierà. Ogni tanto però vorrei che si vedessero nei limiti anche le risorse.  Le mie critiche le ho fatte e le continuo a fare, anche tante ma, spero e credo, nei modi giusti. Ritengo davvero che ora ci voglia una buona dose di coraggio e che se non arriverà saranno inevitabili pesanti conseguenze.  Non mi capacito di quanto risulti difficile alla politica, o meglio, ai politici, ammettere una trasformazione sociale la cui portata può anche essere indecifrabile o ingestibile ma che è evidente. Insomma, non ho le risposte o al momento sono le mie personali ma al Sig. Francia  e Rosso di Sera vorrei dire che per attuare buone prassi, anche innovative, c'è bisogno di donne e uomini, politici e classe dirigente, che le conoscano, le condividano, le propongano, le sperimentino e le attuino sul territorio con una nuova mentalità e che questa è propedeutica a qualsiasi azione. “Se puoi sognarlo, puoi farlo”. Continuo con le citazioni ma questa volta ne scelgo una del mondo ingenuo...di Walt Disney. Mi permetto di tornare all’incontro di venerdì, quello dei giovani e bravi ragazzi che partecipano al cambiamento, sulla spinta di un’invocazione rivolta a loro stessi in prima istanza. E mi chiedo: come si trovano le soluzioni? Qual è il “merito” in cui si sarebbe dovuti entrare? Sostenere “le proprie opinioni su”. Da ingenua, penso che nel nostro microcosmo di esigenze locali, limitarsi a scambiare opinioni sull'abolizione o meno delle province, sugli strumenti pratici di risanamento delle finanze locali e nazionali, su una nuova legge elettorale, sulle fusioni fra i comuni e fra i servizi, le buone pratiche, i tagli alle spese, la tassa di scopo, l’apertura di discariche e la legge contro la corruzione… sia altrettanto ingenuo. Certamente ci si può permettere di essere arrabbiati, disgustati, anche apolidi politici, come il Sig. Francia si definisce. Ci si può turare il naso e votare. Ci si può, ancora oggi, soffermare più sulla valutazione della miseria dell'opposizione che sull'elaborazione del trauma per avere votato una maggioranza "penosa". Io sarei arrabbiatissima per aver sostenuto, con la mia scelta, con il mio voto, con la mia fiducia, qualcuno che poi si è rivelato addirittura "antidemocratico" . Non  lo rifarei e sicuramente non lo affermerei. Questioni di punti di vista. A conclusione di questo commento ringrazio però I Due Punti, nelle persone di Giancarlo Falconi e Christian Francia, per aver fatto di questo luogo proprio un posto di incontro tra diversi punti di vista dove anche un'ingenua ( ma non totale) come me  puo' trovare, con un po' di passione, più ragioni per passare che per evitare. E non sono ironica. Sono solo sincera.
Caro Christian, probabilmente non mi sono saputo spiegare. In quasi 3 decenni di elezioni alle quali ho partecipato, non mi sono mai astenuto. Spesso mi sono turato anch'io il naso, ma ho sempre espresso un voto per chi rappresentava meglio le mie idee, oppure, in alternativa, contro coloro che ritenevo i peggiori pretendenti-aspiranti amministratori governanti. Alle ultime elezioni politiche, convinto che "l'arcobaleno" non potesse raggiungere l'8% necessario per entrare in parlamento (arrivò al 3%), alla Camera o al Senato (non ricordo bene), sono riuscito, con uno sforzo di volontà immane, persino a votare il chierichetto Veltroni. Più o meno la stessa cosa è avvenuta con Albi, che non avrei mai scelto come candidato sindaco del centrosinistra, ma che ritengo un gran signore rispetto ad un personaggio che mi fa ricorrere all'autocensura per (non) definirlo. Preferisco, in generale e in sintesi, un berlusconiano, un fascista o un mafioso pentito, rispetto a un berlusconiano, un fascista o un mafioso perseverante. Il mio precedente suggerimento a scegliere "al massimo, ma proprio al massimo l'astensione" era rivolto, ovviamente, solo a coloro che non riuscendo a turarsi il naso e votare il male che ritengo minore, per ripicca o non so bene cosa, manifestano la volontà di dare il consenso ai "miei" principali avversari politici. Non potendo aggiungere un consenso a favore del meno peggio dei contendenti, e solo in questo caso, considero già un successo riuscire ad evitare un voto in più per colui o coloro che ritengo una iattura da evitare. Che poi le differenze tra i 2, 3 o 4 schieramenti non siano abissali, ma pur se minime a mio parere ci sono, e che l'attuale opposizione lasci a desiderare... Posso anche in parte condividere, ma è un altro tema e in questa occasione evito di affrontarlo. Saluti cordiali.
Cara Raffaella... Ho apprezzato la tua onestà intellettuale, la tua sincerità, dalla quale traspare la buona fede (non è poco) e la passione per l'impegno politico. Mi permetto di sottolineare un passaggio del tuo intervento, fondamentale a mio parere, a comprendere uno dei presupposti della crisi della politica e nel caso specifico dello stesso PD. "Da ingenua, penso che nel nostro microcosmo di esigenze locali, limitarsi a scambiare opinioni sulle"... (grandi questioni nazionali e-o internazionali)... "Sia altrettanto ingenuo." Il compito di un bravo dirigente di un partito di sinistra, ma anche di un partito veramente democratico, è quello di semplificare la politica, renderla accessibile a tutti per stimolare e incoraggiare la partecipazione, il confronto, il coinvolgimento, il protagonismo, la passione appunto. Quello che invece è avvenuto negli ultimi decenni, più o meno dalla "rivoluzione copernicana" di occhettiana memoria (e del suo ex staff ancora in sella oggi nel PD), che decretava la fine del più grande partito della sinistra democratica italiana ed europea, è stato esattamente l'opposto. La politica è diventata, è stata fatta volutamente diventare, sempre più una materia per finti e interessati specialisti, mentre il linguaggio, da politico si è trasformato in politichese, incomprensibile, utile a mascherare una pochezza di idee e di proposte, funzionale a rendere inamovibili dei gruppi dirigenti non all'altezza, che a turno si sono avvicendati e continuamente riciclati all'interno delle gerarchie dei partiti di sinistra (con uno sforzo di immaginazione includo momentaneamente anche il PD). Gli stessi dirigenti che non ne hanno saputo evitare l'appassimento e la decadenza, si sono riproposti per il rilancio, il "rinnovamento", un po come avviene oggi e i risultati non potevano essere quelli che sappiamo... Per non dilungarmi troppo e ritornando al punto iniziale, quel convegno che ha visto la presenza di rappresentanti dei vertici del tuo partito, era a mio parere (su questo ha ragione Francia), un'occasione importante per un coinvolgimento propositivo su questioni di fondamentale importanza, alcune delle quali le hai accennate pure tu, considerandole, se ho ben capito, fuori dalla portata e dalle competenze di una platea "locale". Una politica che si occupa solo dei grandi sistemi, senza occuparsi delle fontane, degli asfalti, del verde della propria città, diventa una politica astratta. Una politica che si occupa solo dell'amministrazione della propria città, senza collegarla ad una veduta d'insieme della società, è destinata anch'essa al fallimento, perchè non si può pretendere di curare un ramo di un grande albero, ignorando la cura delle sue radici. Se fossi stato un militante del PD avrei partecipato volentieri a quel convegno, per porre, ad esempio, un interrogativo ai vertici e agli "strateghi" del partito. Nel pieno di una gravissima crisi di sistema, le soluzioni portate avanti dal governo, con l'assenso dello stesso PD, stanno contribuendo ad accrescere l'impoverimento generalizzato di 3 quarti della società italiana, in nome di sacrifici ritenuti necessari e inevitabili anche per i ceti più disagiati, per i disoccupati, costretti a pagare i tiket sanitari per se stessi e i propri familiari. Al contempo, l'equivalente di un terzo del PIL italiano giace tranquillamente nelle gigantesche casse di criminali e ladri in doppiopetto (mafie, amministratori pubblici corrotti, grandi evasori fiscali). Aldilà delle frasi di circostanza e della denuncia impotente, cosa intende fare il PD e più in generale chi si propone di governare in alternativa alla destra connivente? Come intendono convincermi Bersani, E. Letta e compagnia, di non essere conniventi anche loro? In assenza di proposte coraggiose e credibili (esistono, eccome!... Ma non le sento), non rimane altro che dar loro il benservito e poi discuterne insieme per trovare soluzioni e proposte serie, concrete (non accenno alle "mie" per ragioni di spazio), di rottura di un sistema perverso, solo apparentemente immodificabile, che ridarebbe fiducia nella politica, nei partiti che vogliono veramente il bene dei cittadini e della democrazia. L'unico modo rimasto per convincere i giovani e gli onesti, che oltre a Grillo possono contare e puntare anche su altri. Carissima Raffaella, il mio è solo un sincero auspicio di un vero rinnovamento del PD, ma il pessimismo della ragione mi spinge, allo stato attuale, altrettanto sinceramente a dubitarne. Mi rimane ovviamente l'ottimismo della volontà, e questo finchè vivo non morirà mai, con o senza il PD. Un abbraccio.