Ho il fondato sospetto che Varrassi sia “non compos mentis”.
Pensare diversamente, cioè che sia perfettamente padrone delle proprie azioni, significherebbe addebitargli una considerevole scorrettezza professionale.
Infatti non si sa bene come interpretare l’intervento totalmente scomposto del Direttore Generale della ASL di Teramo, pubblicato sul quotidiano Il Centro del 17 ottobre, concernente la email inviata a tutti i dipendenti della stessa ASL e avente ad oggetto l’invito a guardare la puntata di Porta a Porta nella quale è stato ospite il Governatore Chiodi.
Dopo che i media hanno reso nota la squallida comunicazione aziendale volta a pubblicizzare la figura del Presidente della Regione il quale, nemmeno a dirlo, è colui che ha nominato il manager, Varrassi piuttosto che sprofondare sotto coltri di vergogna ha preso carta e penna ed ha scritto a Il Centro nel tentativo disperato di difendere l’invio di quella email.
Questa, dopo la pubblica esultanza manifestata all’esito della proroga dell’incarico da manager ottenuta dalla Giunta Regionale (esultanza redarguita persino dal solitamente mite Di Dalmazio), è la goccia che fa traboccare il vaso.
Qualcuno dovrebbe pacatamente spiegare a Varrassi:
1) che la sua reputazione è al punto più basso raggiungibile da essere umano (eccezion fatta per assassini e pedofili);
2) che la deontologia professionale vieta ad un manager di fare propaganda elettorale con gli strumenti dell’azienda in favore di colui che lo ha nominato;
3) che la sottovalutazione dell’intelligenza dei cittadini è percepita in modo sgradevole da tutti.
Invito Varrassi ad interrompere per sempre queste mefitiche interlocuzioni pubbliche, che non producono altro se non ulteriore discredito nei confronti della professionalità del manager della ASL, il quale dovrebbe smettere totalmente di svolgere attività parapolitica e dedicarsi dalla mattina alla sera a scoprire come sia stato possibile – solo per fare un esempio – che per mesi all’Ospedale Mazzini in maniera del tutto illecita siano stati inchiodati numerosi birilli a terra al fine di impedire il parcheggio di centinaia di utenti e di indurli ad usufruire del parcheggio privato e a pagamento, ulteriore odiosa tassa sulla salute.
In pari tempo, sono certo che questo invito rimanga inascoltato, ma resterà indelebile nelle menti dei cittadini la più disastrosa gestione della ASL di Teramo della storia, imputabile integralmente alla Giunta regionale a guida teramana.
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