Esiste un limite al masochismo? Gli iscritti al PD sembrano non conoscerlo e continuano a farsi sodomizzare dai propri dirigenti, deduco anche traendone una consistente soddisfazione.
Sottolineo gli ultimi due accadimenti anomali.
1) Gli artificieri del PD (leggi: il senatore Franchi) hanno disinnescato la bomba Mastromauro, il quale da possibile candidato al Parlamento rappresentava una minaccia per il duo Ginoble-Verticelli.
Così adesso il gatto e la volpe hanno la strada spianata per Roma e per contropartita offriranno i loro voti a Mastromauro nella nuova veste di candidato consigliere regionale (con la stessa operazione si dovrebbe rottamare Claudio Ruffini).
2) Circa la questione Province la posizione ufficiale del PD, esplicitata in più di un’occasione dal segretario regionale del partito Silvio Paolucci, è quella di formare due province: L’Aquila-Teramo e Pescara-Chieti con la città adriatica capoluogo. Paolucci prende atto con nonchalance, appena una settimana fa, che mezzo partito ha abbandonato la linea condivisa (in quanto i consiglieri regionali Giuseppe Di Pangrazio, Claudio Ruffini, Giuseppe Di Luca e Giovanni D’Amico hanno espresso il loro parere favorevole relativamente all’istituzione della provincia unica dell’Abruzzo) e cosa fa? Fa spallucce senza pretendere coerenza, senza redarguire i consiglieri allo sbaraglio oppure rimettere le proprie dimissioni per acclarata incapacità di comando.
Ora, di fronte a situazioni pietose che si ripetono all’infinito, l’unica cosa che torna alla mente è la sindrome di Nanni Moretti, della quale soffrono tutti gli iscritti al PD, i quali come una giaculatoria continuano a ripetersi il morettiano “Continuiamo così, facciamoci del male”.
Come siamo lontani dallo spirito più elevato espresso dall’italianità, come siamo lontani dall’immensa frase di Luigi Einaudi: “Conoscere per deliberare”. Qui si disconosce, ci si foderano gli occhi con il prosciutto deliberatamente, oppure si conosce e – nonostante “la conoscenza del peggio” (grande libro di Manlio Sgalambro) – si continua in un masochismo senza gloria, in un vizio privato che genera mostri, che innalza agli altari i Paolucci, i Ginoble e i Verticelli.
Bene così. Finché la base è pronta ad ingoiare qualsiasi rospo, si può tentare di farle ingoiare scarafaggi, coccodrilli, iene, squali ed ogni genere di prelibatezze.
Commenta
Commenti