La Repubblica mussoliniana di Salò nacque nel 1943, ebbe vita breve e fama pessima.
La Repubblica berlusconiana di Arcore, che dista soli 120 Km da Salò, dovrebbe nascere alle prossime elezioni politiche del 2013, esattamente 70 anni dopo.
Il ventennio mussoliniano, ad onor del vero, ha avuto molte più luci rispetto al ventennio berlusconiano, ma entrambi i leaders hanno deciso di non morire in pace nella loro casa: Mussolini travolto dagli eventi conseguenti alle proprie scelte sbagliate; Berlusconi preda dell’ipertrofia del proprio ego che non può accettare il viale del tramonto nonostante abbia vilipeso la Costituzione repubblicana con tutti gli artifici legislativi e giuridici che gli sono stati consentiti.
Mussolini morì a 62 anni. Berlusconi a soli 77 anni tenterà l’anno venturo l’ennesima scalata a Palazzo Chigi.
Infatti, è ormai accertato (corriere.it) che Silvio abbia “passato le ultime settimane a studiare i sondaggi, ad analizzare gli scenari per il voto nel 2013, ad ascoltare dirigenti del Pdl, imprenditori ed esponenti internazionali. Ma alla fine la decisione è presa: Berlusconi si ricandiderà come premier”.
Cosa direbbero questi sondaggi? Che “un Pdl senza Berlusconi non arriverebbe al 10% dei voti mentre la candidatura di Alfano alla premiership, con il Cavaliere in campo come presidente del partito, porterebbe un risultato intorno al 18%. Se invece Berlusconi fosse ancora in corsa per la presidenza del Consiglio, in un ticket con Alfano e una squadra di giovani dirigenti, dalle urne arriverebbe, secondo i sondaggi, anche un 30%. Un risultato che potrebbe non bastare a conquistare la guida del Paese ma darebbe al Cavaliere e al suo partito un ruolo determinante nella prossima legislatura, soprattutto se si arrivasse a una grande coalizione chiamata a continuare il percorso di risanamento dei conti e di uscita dalla crisi economica”.
Pare che Berlusconi cambi nuovamente nome al partito, richiamando la vecchia Forza Italia (e noi che eravamo tornati a gridare “Forza Italia!” agli Europei con risultati molto incoraggianti).
Inoltre verrà approntata “una squadra di quarantenni che promuoverà la nuova avventura politica”.
Il Cavaliere sarebbe preoccupato per i personalismi del PDL, dove gli scherani e gli Schifani sarebbero tutti impegnati a salvaguardare le loro poltrone, ma anche per gli “elettori moderati delusi che si rifugiano nell'astensione o addirittura gonfiano le fila del grillismo”.
Alfano conferma: “per chi come lui è stato il protagonista di questi anni, credo sia giusto e legittimo chiedere un giudizio al popolo italiano sulla storia di questi anni e su una nuova chance di governo. In tanti glielo stanno chiedendo”.
E gli Italiani? Staremo a vedere se la Storia insegna qualche cosa o se siamo condannati a ripercorrere i nostri stessi errori del passato.
Per quanto mi riguarda sono già iscritto da venti anni al Comitato di Liberazione Nazionale dal berlusconismo e sono in trincea senza paura contro i berluschini che presidiano il mio territorio: Chiodi, Tancredi, Gatti, Di Dalmazio (iscritto anche lui al PDL), Morra, Venturoni, Brucchi, e tutta la pletora dei nemici della Costituzione che ha consentito impunemente la distruzione democratica.
Citando la splendida frase del PM Antonio Ingroia, anch’io “sono un partigiano della Costituzione. E fra chi difende la Costituzione e chi quotidianamente cerca di violarla, violentarla, stravolgerla, so da che parte stare”.
Vedremo come andrà a finire, ma non pensino minimamente che staremo con le mani in mano a guardarli mentre continuano a distruggere Teramo e l’Abruzzo.
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