Gentile Dottor Piergallini,
nel Suo commento alla nostra ultima fatica sulla ex Migliori-Longari, Le diamo atto di aver scritto cose di buon senso.
Come darLe torto quando afferma che la responsabilità di tutto ciò che non funziona a Giulianova -e forse anche ad Atri, aggiungiamo noi- è degli Acquaviva? Oppure quando sbeffeggia certi politici nostrani che di punto in bianco pretendono, sfiorando il senso del ridicolo, di riacquistare la verginità perduta?
Da inguaribili bambini quali siamo, per un attimo non abbiamo voluto arrenderci, salvo poi farlo a mente lucida, alla Sua amara riflessione sull’essenza dello scontro elettorale che si profila all’orizzonte: “… gli attori cercano di rifarsi la verginità. L’importante è che sia fatta sulla pelle degli altri ed in questo senso sono in fondo uguali anche se si combattono. L’opportunismo della politica è il loro credo”.
Lei ha individuato più di un “attore” protagonista ed ha snocciolato un po’ di situazioni: le costruzioni all’Annunziata, il ripetitore di Piazza dalla Chiesa, l’altra area resa edificabile, adiacente al mercato coperto di Piazza dalla Chiesa, i parcheggi davanti al Santuario della Madonna dello Splendore con torre faro dalla luce penetrante in zona inedificabile, la moltiplicazione dei parcheggi nei dintorni del Santuario, ecc. ecc..
Avrebbe potuto osare di più ma si è trattenuto dal farlo. I naviganti avranno letto il Suo avviso?
"Mi fermo qui anche se ho un libro di queste situazioni”, Lei ha scritto, come volesse scoccare un dardo in pieno petto a chi prima ha detto sì e poi, coraggiosamente, si è defilato, lasciando i soli “tecnici” alle prese con un processo penale ricco di insidie. Il suo dardo li avrebbe colpiti alle spalle.
“Il cetriolo e l’ortolano” suona forse meno elegante del Suo “opportunismo della politica” ma rende di più il senso di quanto accaduto.
Sappia sin d’ora che se un giorno dovesse decidere di leggere questo suo “libro” ricco di certe situazioni avrebbe tutta la nostra comprensione e il nostro plauso: contribuirebbe anche Lei a porre fine a questa stagione che si trascina da troppo tempo, in cui l’unica regola è che non ci sono regole se non quelle di chi sa come regolarsi.
Lei non è risultato tra questi, evidentemente.
In attesa di poter leggere il Suo “libro”, La salutiamo cordialmente.
La Redazione de I Due Punti
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