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Ex Longari: Ahi! Ahi! AHI...anche Mastromauro ci cade sul più bello

6 minuti

Ad appena due giorni dalla pubblicazione del nostro articolo “Giulianova: Ahi! ahi! ahi! Il caso Longari è caduto sul...più bello”
http://www.iduepunti.it/cronaca/3_novembre_2013/giulianova-ahi-ahi-ahi-il-caso-longari-%C3%A8-caduto-sulpi%C3%B9-bello
a pagina 13 de La Città del 6 novembre leggiamo quanto segue: “Quelle case non piacciono neanche a me ….. da cittadino più  che da Sindaco quelle case non mi piacciono. Non possono piacermi. Se fosse stato possibile avrei lasciato quella zona così com’era. Intatta. Va però detto che … la variante urbanistica che le ha generate fu frutto di una scelta obbligata. Lo affermo oggi e ne eravamo convinti anche allora: in quegli anni, con una sentenza passata in giudicato ed un debito milionario tra capo e collo, non esistevano altre via d’uscita. L’amministrazione, da poco insediata, dovette prendere atto di una situazione drammatica, frutto peraltro di scelte operate da altri. Giocoforza fu dunque creare Giulianova Patrimonio per l’alienazione degli immobili e procedere ad un accordo economicamente sostenibile con Maria Grazia Migliori Longari. L’edificazione fu il male peggiore ma non avevamo scelta”.

Eppure, commenta la giornalista Marzia Tassoni su La Città, sarebbero stati sufficienti poco più di 900.000 euro (903.000 per l’esattezza) per soddisfare i creditori e per evitare la cementificazione del piede della collina. L’accordo raggiunto con la Signora Migliori-Longari prevedeva infatti che in luogo della variante edificatoria il Comune avrebbe potuto soddisfare le pretese del creditore versando 903.000 euro.
Singolare sdoppiamento di ruolo, quello del Primo Cittadino, con un doppio salto carpiato e capzioso “auto-imboscamento” a chiusura del tuffo: da questa parte il cittadino; dall’altra il Vice Sindaco di allora che sembrerebbe difendere la scelta dell’ex Sindaco, Claudio Ruffini.

Chiara difesa di se stesso e dell’intero gruppo dirigente che in Consiglio Comunale fece propria la scelta dell’accoppiata Ruffini-Mastromauro sia l8 febbraio 2007, approvando la variante specifica al Piano Regolatore, sia il 22 marzo 2010, bocciando la mozione de Il Cittadino Governante.
Tentativo di scaricare su Claudio Ruffini e sui suoi predecessori (Gerardini e Cameli) l’intera responsabilità politica ed amministrativa delle scelte fatte e non fatte in passato.
La dichiarazione di Mastromauro a La Città potrebbe suonare anche così: “Non sono stato io. A me quelle palazzine non sono mai piaciute. La decisione è stata di Ruffini -indotta da scelte operate in passato da altri- ma io lo difendo”.

Tentativo di far passare per verosimile un film in cui si confondono due i diversi livelli della complessa vicenda amministrativa scaturita dall’esproprio dell’area ex Migliori-Longari.
In realtà quei due livelli sono distinti oggi come lo erano allora: il risarcimento alla Signora Migliori Longari era dovuto in forza di una sentenza passata in giudicato; l’approvazione della variante, invece, fu il frutto di un’ampia discrezionalità esercitata dall’amministrazione.
Risarcimento. La sentenza passata in giudicato condannava il Comune di Giulianova al pagamento di una somma milionaria. Nell’accordo raggiunto con la Signora Migliori-Longari fu previsto di versare alla stessa la somma di circa € 3.300.000 e, per la parte restante del debito, di rendere edificabile l’unica area rimastale, nelle adiacenze del Campo di Atletica, pari a 5.160 metri quadri che il Prg destinava a spazi pubblici attrezzati.

La domanda sorge spontanea: perché, invece di rendere edificabili circa 6.000 metri quadri al piede della bella collina giuliese e con un indice di utilizzazione territoriale pari a 0,55, il Comune non pagò la parte residua del debito vendendo uno dei beni che aveva già ceduto alla Giulianova Patrimonio proprio per pagare i debiti pregressi?
La storia amministrativa di Giulianova ci racconta invece che i beni furono ceduti alla Giulianova Patrimonio allo scopo di saldare i famosi debiti pregressi ma che, al contrario, salvo che per la ex Scuola Acquaviva (che è stata venduta all’asta nel 2010 malgrado un cospicuo avanzo di amministrazione) ed il Pioppeto, ceduto nel 2008, nessun altro bene è stato alienato per far cassa.

Oppure, come suggerito a suo tempo da Il Cittadino Governante, il Comune avrebbe potuto “cedere un lotto edificabile nell’ambito della E2, nelle aree comunali sopradette, di valore pari a 903 mila euro e non pari alla valorizzazione derivata dall’approvazione del progetto edilizio …”.
Non solo. Parte del debito della ex Migliori-Longari è stata pagato favorendo ulteriore consumo di territorio e l’edificazione a tappeto di una delle zone di maggior pregio paesistico di Giulianova. E con un’aggravante in più, secondo la Procura di Teramo: intaccando un’area soggetta a vincolo.
Da qui, come, noto, ha tratto origine un’inchiesta che il 31 ottobre ha portato al rinvio a giudizio dell’ex dirigente dell’area urbanistica del Comune di Giulianova e di tre costruttori.

Del fatto si sono occupati i principali quotidiani locali.
Tra questi anche Il Messaggero che nella locandina giuliese ha esibito un titolo a caratteri cubitali che suonava più o meno così: PROCESSO PER L’EX MIGLIORI-LONGARI SENZA POLITICI.
Quel SENZA POLITICI sottolinea un fatto vero ma sembra anche riflettere la preoccupazione di alcuni personaggi, appartenenti al recente passato ed al presente della politica giuliese, di non essere associati a vicende di carattere penale.

Domanda. E se il prossimo 12 novembre dovesse essere deciso il rinvio a giudizio di tecnici ed amministratori in relazione al presunto abuso del cosiddetto Gavioli, quali sarebbero le conseguenze sul piano politico? Quali e quante candidature più o meno eccellenti andrebbero a monte?
Visto da questa particolare angolazione, quel SENZA POLITICI acquista un significato molto particolare e ci riporta all’attualità della corsa per le Regionali 2014.

Quanto alla mai sopita verve ambientalista del Primo Cittadino di Giulianova, i nostri lettori desiderano sapere se il rinnovato interesse per la riqualificazione ecosostenibile di Via Cupa abbia spinto il Sindaco a fare ciò che si era ripromesso di fare: contattare telefonicamente il Prof. Serafino Cerulli Irelli, fino a qualche giorno fa impegnato nella campagna dei fagiolini tardivi, per trovare un nuovo accordo e sbloccare finalmente la situazione.

La Redazione de I Due Punti
 

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Commenti

Le dichiarazioni del sindaco mastromauro sul giornale La Città ed oggi su I due Punti mi inducono a formulare le seguenti riflessioni: 1) questa città negli ultimi cinquanta anni l hanno costruita i fantasmi o si è costruita da sola forse il duca d acquaviva ammettera le proprie responsabilità. infatti tanto per fare qualche esempio il ripetitore di piazza dalla chiesa ci si è piazzato da solo di notte, e che dire delle ...costruzioni dell'annunziata? Sono sicuramente frutto di movimenti tellurici. e sulla zona edificabile sotto la collina del cattivo marozzi la cui unica sfiga e quella di averla comprata resa edificabile dalla giunta arboretti 20 anni fa c è cascato per caso il retino che dava la possibilità di costruirci. E i parcheggi davanti la chiesa della madonna dello splendore con torre faro per l illuminazione sarà stato veramente un miracolo visto che c'è il vincolo assoluto di inedificabilità, a proposito occhio al parcheggio che sta scivolando a valle. mi fermo qui anche se ho un libro di queste situazioni. 2) è iniziata la campagna elettorale e gli attori cercano di rifarsi la verginità l importante è che sia fatta sulla pelle degli altri ed in questo senso sono in fondo uguali anche se si combattono l opportunismo della politica è il loro credo. Simpaticamente vostro
Gentile Signor Piergallini, Lei ci ha preceduto. Troviamo le Sue osservazioni molto pertinenti. Torneremo sull'argomento quanto prima, ovviamente. Se vorrà dare il Suo apporto, saremo lieti, com'è nostro costume, di darLe ospitalità. A presto, dunque. La Redazione de I Due Punti
Troppo facile per il Sindaco smarcarsi da una cosa avallata anche da lui dato che era in Giunta come Vicesindaco prima e come Sindaco oggi.Non si può dire oggi :io non c'ero e se c'ero la colpa è degli altri. Così fanno i bambini viziati e capricciosi di tre anni quando begano ai genitori di aver finito la scatola di merendine. Un pensiero di solidarietà va al Sig. Piergallini che,da quello che ho capito,ha fatto degli interventi edilizi,che prima sono stati autorizzati e poi invece non erano più fattibili. Ma non ci poteva pensare prima l'Amministrazione?E perchè deve essere lui a pagare le conseguenze di errori di altri?Che paghino i consiglieri comunali che prima votano una cosa e poi se la rimangiano o i funzionari comunali che hanno sbagliato inducendo altri all'errore.Chi rifonderà i danni alla ditta? Non vorrei che questa fosse la solita persecuzione mirata tutta italiana. Come mai chi oggi inveisce su chiunque si azzardi a mettere un mattone in città senza il suo consenso,quando negli anni 80-90 faceva l'assessore o il Sindaco,non aveva lo stesso atteggiamento nei confronti di una nota impresa edile giuliese del tempo che spadroneggiava in città? E già, siamo di fronte alla coerenza tutta nostrana dei politicanti.Perchè di politicanti si tratta,i politici sono e dovrebbero essere altra cosa. Comunque piena solidarietà al Sig. Piergallini che forse nella sua vita ha fatto due errori: Voler fare l'imprenditore e volerlo fare a Giulianova.
sulla possibilità di far cubare un altro terreno sulla E2 in luogo del terreno migliori in verità mi fu tardivamente proposto ed io risposi che non facevo il cementificatore folle. ora lei immagini di comprare un appartamento su uno degli edifici previsti dal piano E2 . guarda la planimetria del piano vede le aree da cedere al comune che saranno attrezzate a verde cn alberi essenze arboree parcheggi e lieto lo compra. poco dopo l acquisto entra dentro il suo appartamento e lieto apre la finestra per ammirare cotanto spazio verde ed i giochi dove i sui figli forse stanno già a giocare e cosa ci trova? I MIEI PALAZZI. è una emerita stronzata. a tal proposito la invito a vedere sul mio sito il significato della parola STRONZATA