Salta al contenuto principale

Teramo: Scuole chiuse Martedi 7 e Mercoledì 8 Febbraio....

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Scuole chiuse nella giornata di Martedì 7 febbraio a :Alba Adriatica, Campli, Castellalto, Colonnella, Cortino, Mosciano Sant'Angelo, Isola del Gran Sasso, Morro d'Oro,  Notaresco, Roseto degli Abruzzi, Sant'Egidio, Torricella Sicura, Sant'Omero.
Teramo, Pineto, Atri, Montorio al Vomano, Silvi, Bellante, Giulianova, Canzano chiusura anche nella giornata di Mercoledì 8 Febbraio.

 

Teramo:Un tavolo tecnico, convocato dal sindaco Maurizio Brucchi di intesa con il Prefetto, si è riunito questa mattina in Municipio. Vi hanno preso parte tutte le istituzioni territoriali coinvolte nella emergenza neve.
    •    
Tra le decisioni prese, si è stabilito di chiudere le scuole, limitatamente alle attività didattiche, per i giorni di martedì 7 e mercoledì 8 febbraio. Esclusi dal provvedimento gli asili Nido comunali e la Scuola dell’Infanzia “V. Emanuele II” di via del Baluardo. 
L’Università comunica che per l’intera settimana sono sospese le lezioni e gli esami.
    •    
Sospeso il mercato settimanale di san Nicolò, previsto come consuetudine, per domani, martedì.
    •    
Dalla riunione sono emerse le indicazioni relative alle urgenze più immediate, in particolare lo stato dei cornicioni e degli alberi da cui potrebbero precipitare blocchi di neve pericolosi. Si suggerisce di camminare al centro della carreggiata stradale e di non parcheggiare le auto nelle aree sottostanti. E’ stata comunque creata una task force composta da Vigili del Fuoco, Protezione civile e Vigili Urbani che andrà a monitorare lo stato delle cose e procederà con i relativi eventuali interventi.
    •    
Le difficoltà che incontra il trasporto pubblico, in particolare per la linea 7 che collega all’Università, entro la giornata odierna dovrebbero essere superate.
    •    
La Team, nella mattinata di oggi, ha provveduto ad effettuare la raccolta porta a porta nel 90% del territorio e anche in questo caso, si dovrebbe tornare alla normalità da domani.
    •    
Nelle frazioni, non si registrano particolari problematiche ma è forte la richiesta di sale per lo scioglimento del ghiaccio.
    •    
Tutta la viabilità principale è libera mentre problemi sussistono per quella interna, in particolare nella cinta urbana; una squadra di operai della Team è al lavoro per gli interventi del caso.

 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Non vedo citato il Comune di Montorio al Vomano. Ne deduco che gli amministratori ritengano che la situazione della viabilità sia adeguatamente sicura! Naturalmente, se ciò fosse, gli studenti della frazione di Faiano non sono stati presi in considerazione: c'è un'unica lastra di ghiaccio che copre i quasi 4 km di curve che portano fino a Montorio. Per non parlare dei cumuli di neve che restringono sensibilmente la gia angusta strada. Ora che ci penso: Non ho visto in questi giorni passare alcun mezzo spargisale ne' dopo sabato alcun mezzo spazzaneve.

Anna, guarda meglio

Ho guardato....ad una prima lettura non l'avevo visto!!!! Mi scuso... Resta il fatto che qui non si vedono mezzi spargisale o spazzaneve!
Se come dicono gli amministartori del Comune di Teramo le strade sono praticabili, gli uffici e le fabbriche sono aperti, perchè le scuole sono chiuse, nessuno mi ha saputo dare una risposta sensata. E se l'inverno dovesse continuare così rigido, quando riapriranno? A primavera? Grazie
Non e che l'amministrazione comunale stia esagerando ? Capisco i comuni piu' piccoli e lontani dal capoluogo,ma tolte tutte le stradine interne della città , i marciapiedi "Arcazzati" dalla neve trascinata ignorantemente dai vari appaltisti del comune nelle fasi di pulizia delle strade principali (questo voglio precisare è colpa dell'operatore alla ruspa che mostra tutta la sua incompetenza) la città di Teramo a reagito molto bene alla situazione . Bravi.
l'unico che e ' andato a vedere con la protezione civile,a piazza san francesco(bar san.francesco) e' stato guido campana ..........................parola di massimo ed eliseo grazie guido si devono specchiare agli eventi....................................
Carmine hai ragione, le strade sono libere e non c'è motivo di tenere chiuse le scuole. Ho apprezzato la prudenza del sindaco nel valutare, giorno per giorno, la chiusura delle scuole, ma ora che si vede la "luce" si decide, a mio avviso immotivatamente, di procrastinarla per due giorni. L'istruzione è una cosa importante, prima di cancellare un giorno di scuola bisogna pensarci bene.
La situazione critica che c'è per gli alunni e per i docenti c'è certamente anche per il personale degli uffici amministrativi che devono raggiungere la sede lavorativa,quindi perchè se il sette e l'otto febbraio prossimo la scuola è chiusa per il personale Docente perchè non dovrebbe essere chiusa anche il personale non Docente ? Anche il personale non docente potrebbe avere difficoltà a raggiungere le scuole specialmente quelle situate in vie non pulite dall'amministrazione comunale e dall'Anas?
Ma cosa c...o dite ??? Ma dove vivete ??? Secondo voi le strade sono "pulite" ??? e le piazze piene di neve, le strade con muri di neve ai lati che occupano più di metà carreggiata ??? Riaprire le scuole ??? e il caos che ne seguirà con il ghiaccio sulle strade ??? e i marciapiedi pieni di ghiaccio senza che nessuno spali ??? e i rami degli alberi che sono caduti in mezzo ai viali e che stanno lì tranquilli ??? e gli alberi con i rami ancora carichi di neve che rischiano di cadere addosso da un momento all'altro ??? e la gente che và in giro senza gomme da neve e che si metterà di traverso o magari investirà qualche bambino, poi verranno fuori i soloni che cercheranno "le responsabilità" ??? Ma lasciamole chiuse anche una settimana le scuole, si eviteranno danni peggiori e nel frattempo si potrà dare una sistemata alla viabilità !!!! P.S.: Se poi le scuole vi servono per parcheggiare i figli...allora è un'altro discorso !!!
Il Sindaco Brucchi ha preso una decisione opportuna (e lo dico pur non essendo stata una sua elettrice) e basta girare per le vie di Teramo per rendersene conto: davanti alla Noé Lucidi, per fare un esempio, sarebbe stato IMPOSSIBILE fermare le macchine come si fa usualmente per far scendere ed accompagnare i bambini, con conseguente inimmaginabile caos e blocco del traffico su tutto quel tratto, vitale per la circolazione. Le scalinate della scuola sono ingombre di neve non spalata e sicuramente non sarà facile rimuovere lo strato di ghiaccio sottostante. Meglio un giorno in più a casa (e parlo da mamma costretta a chiedere giorni di ferie) piuttosto che rischiare l'incolumità dei cittadini e notevoli disagi.
Calmati TEX, non è il caso che ti scaldi troppo. Il fatto è che non siamo abituati alla neve, e quindi andiamo subito in crisi. Anch'io credo che le scuole mercoledì potrebbero riaprire, solo se si riuscisse seminare il sale sulle strade (quelle secondarie, perchè quelle principali sono libere da sabato...), ma scommetto che...non ci sono soldi in cassa per farlo. Poi se una piazza è piena di neve non credo che sia un impedimento per raggiungere le scuole cittadine, altrimenti se ragioniamo così le lezioni riprenderanno a fine mese.
Brava Rosanna, non siamo più abituati ,non per volere tornare al passato (lo conosco solo dai racconti) ma anni fà le nevicate erano più frequenti , le temperature rigide duravano a lungo e la scuola non chiudeva, magari si andava a piedi, si arrivava tardi ma si andava. E nessuno se cadeva e prendeva una storta pensava di denunciare qualcuno, se la prendeva semplicemente con se stesso per non essere stato attento o non aver indossato le scarpe adatte.
Vorrei sapere se agli insegnanti ,che causa neve rimangono a casa ,vengono fatte recuperare le giornate lavorative visto che ai dipendenti vengono conteggiate come giorni di ferie..........
Cara Ermy alle insegnanti non vengono scalati come ferie e sono tutti giorni pagati che si sommano alle tutte le altre feste comprese le lunghe vacanze estive.
Carmine sai cosa mi fa rabbia che lavorano 18 ore a settimana . Estate ,natale,pasqua,elezioni ,ponti,neve ,terremoto(un mese chiuse le scuole ). sono a casa ; istigano i ragazzi a scioperi e occupazione scuola ,molti usufruiscono della legge 104 ect.ect ......... e si lamentano quasi tutti !!! E sopratutto molti non fanno il loro dovere neanche in quelle poche ore ...........poveri ragazzi !!!!!
Come al solito si fa di tutt'erba un fascio. Se gli insegnanti hanno tante vacanze non credo che la colpa possa ascriversi a loro, semmai alla legge che glielo consente. Per quanto riguarda il resto del commento, mi spiace notare che in Italia siamo bravissimi in uno sport che, a parte l'essere 60.000.000 di commissari tecnici della nazionale, in quanto a primato non ci batte nessuno: il parlar male degli altri, spesso e volentieri a sproposito. Ignorando che ci sono insegnanti che si sacrificano per i loro studenti, che passano le nottate a studiare le lezioni, che si preoccupano per loro e che danno tanto ma esigono anche molto. Mi si risponderà a questo punto (è un classico anche questo) "fanno il loro dovere". Benissimo. Facciamolo tutti. Un po' di più. E magari parliamo per categorie generiche un po' MENO.
Gemtilissimo Ermy, è un insegnante che, per quanto possibile, e con poco tempo a disposizione, vuole rispondere rapidamente (si fa per dire) alle sue affermazioni che definirei, per usare un eufemismo, "qualunquistiche". 1) Il sottoscritto, prima di arrivare a diventare insegnante (tra l'altro precario) ha impiegato anni e anni di studio (come altri, daltronde). Non solo: ha dovuto anche sostenere esami ed esami (leggasi SSIS, SOS) con esborso enorme di quattrini (sono macchine tritasoldi, spesso, questi corsi). 2) Prima di diventare insegnante (lavoro che reputo il più bello ma anche il più difficile, se lo si fa con passione e "amore" per gli studenti, il che non significa ovviamente, essere "permissivi", ma pretendere, come giustamente dice EMY, da se e dai propri allievi) ho fatto tantissimi lavori nel "privato", lavorando anche 10-11 ore al giorno (quindi conosco le diverse realtà: quella privata, appunto, e quella pubblica). 3) Anch'io, in passato, in modo del tutto disinformato, pensavo che gli insegnanti lavorassero "solo 18 ore settimanali". Sbagliavo, e di grosso. Sulla carta sono 18, nella realtà ben di più: consigli, riunioni, corsi d'aggiornamento. Senza contare, ovviamente, tutte le ore passate a casa (e le assicuro, se mi vuole credere, anche perchè non ho necessità di convincerla, che sono davvero tante) per correggere i compiti dei ragazzi, preparare le lezioni, aggiornarsi di continuo su pedagogia e didattica. 4) La invito a considerare che spesso insegnanti coscienziosi spendono anche di tasca propria somme abbastanza cospicue, per aggiornarsi (se ne sente sempre l'esigenza, se si è davvero coscienziosi) e per essere al passo con i tempi e con la didattica. Anche perchè, spesso, dentro le scuole, al contrario dei bei proclami dei ministri di turno che annunciano una scuola al passo con i tempi e, fantasiosamente, con mezzi tecnologici innovativi, non c'è nulla: PC fatiscenti, LIM che non funzionano o non hanno mai funzionato, pochi o pochissimi libri "ad hoc" nelle librerie delle scuole, ecc. ecc. Per fare un esempio, personalmente, nel periodo natalizio, ho speso (santi e benedetti, come dico io) più di 250 Euro di libri che mi servono per il mio lavoro. Ed ora non mi venga a dire: "Mbeh... fanno parte del suo mestiere", perchè altrimenti potrei risponderle come dicono alcuni miei colleghi: non compro nulla, perchè tutto ciò "spetta" all'Isituto. 5) Provi a leggere le statistiche per conoscere quali categorie di lavoratori sono più soggette al "burn-out", scoprirà che gli insegnanti sono al primo posto. 6) Il privilegio sulla Legge 104 è una cosa inesatta che lei riferisce: tutti i lavoratori (pubblici e privati) ne possono usufruire. Non solo i lavoratori della scuola. Così come, ad esempio, i permessi per figli sino ai 3 anni di età (congedi parentali). Mi fermo qui per non tediare oltre, ma il discorso sarebbe molto ma molto più lungo. La invito solo a non generallizzare ed a considerare che, come in tutti i settori lavorativi (pubblici e privati) ci sono quelli che fanno il proprio dovere e quelli che se ne fregano altamente. Non bisogna mai fare di tutta l'erba un fascio. La ringrazio. Saluti cordiali a tutti.
Sono d'accordo con voi che non tutti gli insegnanti sono menefreghisti ,ma proprio il Sig.DAN afferma che dei suoi colleghi non si aggiornano , e dopo anni che frequento la scuola dalle elementari ai licei con due figli mi sento di dire convinta, che la categoria degli insegnanti e' quella che gode di più privilegi , e ne sarei felice se ci fossero risultati positivi !!ma questo non c'e', molti e ribadisco molti e non tutti, son capaci di insegnare bene solo dove l'alunno viene seguito costantemente a casa o e' bravo. Ai miei figli auguro di riuscire un giorno ad inserirsi nel mondo della scuola ...poche ore e poca responsabilità' ,e nessuno mai denuncerà un insegnante che non ha fatto bene il proprio lavoro ...e' sempre colpa dell'alunno o del genitore !!!!!!! Gentilissimo sig.Dan non sono un insegnante ma dopo il diploma ho dovuto frequentare una scuola per tre anni con tirocinio la mattina e lezioni il pomeriggio tutto a mie spese compresi i testi su cui studiare .Per cinque anni ho vagato per molte città del nord per lavorare prima di rientrare a Teramo;sono obbligata e dico obbligata ad aggiornarmi a mie spese e se incorro in imperizia ,imprudenza o negligenza vengo denunciata ...giustamente !!!!! Comunque vi auguro buon riposo insieme ai vostri figli al calduccio...visto che gli altri devono portare i figli dai nonni ed andare a lavoro obbligatoriamente !!!!! Almeno non lamentatevi !!!!!!
Brava Ermy.