Basta fare pochi chilometri da Teramo. Molti di meno da Montorio. Due piccole frazioni storiche, che condividono in silenzioso rispetto, il cimitero rionale. Degrado e pericolo.
Le foto del nostro lettore, Pino Furia, rappresentano una testimonianza e un'inchiesta, sullo stato di abbandono del luogo più importante per emozioni, ricordi e il contatto con le anime dei nostri cari.
Ci scrive il signor Furia..." Il cimitero, posizionato a mezza costa, sta letteralmente scivolando verso valle come può osservare dalle foto. Ho notato che solo la parte di nuova costruzione ha delle griglie (completamente otturate) per la raccolta delle acque piovane. Per la restante e maggior parte della superficie non esiste un sistema di regimentazione delle acque meteoriche che vanno ad accumularsi alla base del muro perimetrale di valle.
L'evidente degrado strutturale che pone probabili problemi di sicurezza per la pubblica incolumità impone una presa di posizione di tutta la cittadinanza montoriese e non solo degli anziani abitanti delle frazioni che non hanno mai avuto voce".
Il nostro non è un appello ma un pubblico richiamo all'Amministrazione comunale di Montorio. Il vostro è un dovere, nei confroti della comunità di quelle frazioni, abbandonate da un ente locale lontano con la carta bollata e il cuore.
Chi si prende la responsabilità per un crollo strutturale? Perchè non ci sono periodici controlli sulle proprietà comunali? L'Opposizione perchè non si fa portavoce delle comunità di Villa Vallucci e Schiavano? Chi risponde?
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