Che succede a Teramo? Tolto il bel vestito bianco della neve, si è ritrovata con le ossa rotta. Marciapiedi distrutti, rotonde quadrate, pavimentazioni divelte. Centinaia di segnalazioni e il cuore del centro storico ferito a morte. Piazza Martiri presenta la pavimentazione con diverse offese alla storia e al presente. Perchè?
Un imprenditore edile teramano ci scrive "Siamo usciti dalla "emergenza neve" salvati da un escavatore a penna frontale gommato preso in prestito da qualche grande cantiere stradale, lì dove si movimentano grandissime quantità di terre e di rocce. L'escavatore ci ha salvato dalla neve (!!!), ma conformemente al suo uso improprio (per tipologia e funzionalità) ha anche distrutto ampie pezzature della pavimentazione.La cosa grave nn è solo nell'uso del mezzo gigantesco (pensa alle vibrazioni di cui ha sofferto la cattedrale) ma anche nelle attrezzature ad esso applicate. Te le elenco: le catene (pensa al peso concentrato in pochi cmq sulla pavimentazione, non solo in fase statica ma anche dinamica); la lama spazzaneve che è normalmente usata nei grandi lavori di movimento terra; la benna, che con i denti in acciaio non poteva far distinzione tra neve e lastre di porfido, usata non solo per spazzare/raccogliere la neve ma anche per colpirla a martello quando cominciò ad essere ghiacciata......Ora si deve procedere a riparare i danni (inutili). Lo si deve fare questa volta secondo la regola dell'arte ......spero".
Chi paga?
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