In principio era il locale della Banca di Roma. Poi fu una sede elettorale.
Poi un genere alimentari di lusso e ora un ristorante, che farà moda, gusto, imprenditoria.
Nulla al contrario, anzi, ci auguriamo che possa aprire la strada alla qualità e all'attrazione turistica, stile slow-food.
Ciò che non si comprende è quella piattaforma di legno che sembra voler ospitare una copertura futura da Dehors.
Una base di legno? Ma che dice il regolamento comunale? Non si parla di metallo?
Il tutto montato in una zona spartitraffico, ad una distanza di, forse, un metro e mezzo dall'incrocio (di sicuro meno di 5 metri) e sopra il passaggio pedonale!
In una delle zone più trafficate della Città.
La nuova Viala Mazzini del Lotto Zero, terzo episodio.
La sicurezza?
Come può sostare quella rampa di legno?
Come si può pensare di autorizzare un Dehors? Basterebbe la sbandata di un autobus, di un auto per mettere in pericolo i clienti o i passanti, stretti nella morsa.
Il comune di Teramo, dopo il caso Scapriano, continua con il suo modo da ufficio tecnico, tra presunti abusi e altro, noi questa volta, segnaleremo alla Polizia Stradale e a quella Municipale.
Faremo accesso agli atti per la valutazione delle autorizzazioni.
Vedremo. Leggeremo. Denunceremo.
Da Scapriano a Teramo...la matassa senza passare per il VIA.
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