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Teramo: Il martirio di piazza Martiri

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Che colore ha il dolore? Rosso o nero? Che valore ha un monumento? Esiste il rispetto civico? Nell'ultimo articolo vi abbiamo mostrato una piazza Martiri domenicale colorata da una melma collosa di birra e piscio. Con una Teramo Ambiente completamente assente.
La scalinata del Duomo che ospitava la seduta emanava il profumo di un bordello andato a male. Chiuso da mesi. Il brillante a terra era un simil gioiello. Luce di bottiglie di vetro infrante sul divieto di vendita. Un salotto senza sedie per gli anziani o per una semplice lettura. Questa è la vetrina di Teramo. Infranta e santa.
Oggi vi raccontiamo un'altra storia di degrado amministrativo e di omesso controllo. I lavori di manutenzione di piazza Martiri.
La pavimentazione per 12 lunghi anni, quasi 13, ha resistito a tutte le manifestazioni culturali, a tutte le fiere di paese, a tutte la campaniadi possibili e immaginabili. Senza dover ricorrere a nessuna manutenzione ordinaria o straordinaria. Logica avrebbe voluto, che per sostituire delle mattonelle sbeccate o rotte, ci si orientasse verso la stessa impresa edile, che ha compiuto in passato i lavori di piazza Martiri. Almeno, animati da senso di ascolto, umiltà, si fossero ritenuti competenti i consigli di quei tecnici con una qualità professionale indiscutibile.
Invece il nulla. Nonostante le immediate osservazioni di architetti ed ex operai, la ditta assegnataria dei lavori, ha continuato il ripristino della pavimentazione con mattonelle di spessore e resistenza inferiore. Il risultato? Dopo pochi giorni, forse ore, la rottura totale delle stesse e piccoli avvallamenti, che producevano stagnazione di acqua e fango.
Ci piacerebbe chiedere all'Ass. Di Stefano, avvertito immediatamente durante i lavori, chi pagherà ora le riparazioni.
Se le stesse saranno un costo aggiuntivo o sotto assicurazione. Il motivo per cui non ha ascoltato i consigli e se ha intenzione di utilizzare le stesse mattonelle da giardino. Grazie.

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Commenti

Fanno schifo.
E' incompetente e gli ho fatto un complimento. Mandiamolo a fare quello che sa fare non l'Assessore. Non posso pensarci che ho contribuito pure io a farlo eleggere.