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GIULIANOVA: MASTROMAURO ABBANDONA LA NAVE CHE AFFONDA?

3 minuti

Alla vigilia delle Politiche c’è chi pensa alle Regionali del 2014. Dopo la clamorosa debacle delle Primarie, il Primo Cittadino di Giulianova punta ad un posto sicuro in Regione.
Gli spetterebbe di diritto dopo essersi speso per il partito in una piazza non facile come Giulianova e dopo esser stato costretto a partecipare per spirito di servizio, “chiamato” dal Partito, alle Primarie di dicembre.

L’esito delle Politiche potrà essere soltanto d’aiuto: con il solo Ginoble a rappresentare la costa nei livelli di governo che contano e con Giulianova sprovvista di adeguata rappresentanza nelle alte sfere, ci sarà spazio anche per il Sindaco di Giulianova, che dovrà vedersela tuttavia con altri pretendenti tra cui Claudio Ruffini.
Mastromauro però dovrà fare i conti con la difficile situazione finanziaria in cui versa il Comune di cui è Sindaco dal 2009. Dopo aver incassato i rilievi della Corte dei Conti sul mancato rispetto del Patto di Stabilità per il 2010, dopo aver messo una serie ipoteca sullo sforamento del Patto anche per il 2011 e malgrado abbia “buttato” dentro la partecipata Julia Servizi Più un cogeneratore “tossico” da 895.000 euro, il Comune di Giulianova si trova oggi a dover fronteggiare per l’esercizio 2012 un buco da oltre 3 milioni di euro derivanti dalla mancata vendita a privati di alcuni terreni di proprietà comunale.

Quanto al 2013 siamo al dramma puro. I tagli ai trasferimenti dello Stato, già pari a 213.393,75 euro nel 2012, nel 2013 saranno quattro/cinque volte tanto: la politica di rigore montiana, avallata da una maggioranza bulgara in Parlamento, ha avuto certamente la sua parte ma per onestà intellettuale bisogna ammettere che Mastromauro ci ha messo anche del suo con una gestione che non ha brillato per virtù. Non si capisce perché, altrimenti, un Comune simile in tutto a Giulianova, Ortona, nel 2012 abbia avuto tagli per soli quasi ZERO euro:
http://www.iduepunti.it/abruzzo/13_dicembre_2012/il-ministero-dell%E2%80%99economia-boccia-il-comune-di-giulianova-e-promuove-quello

A fronte delle tante “sfortune” piovutegli addosso dal cielo, tuttavia Mastromauro un regalo l’ha ricevuto con il differimento dal 31 marzo al 30 giugno 2013 del termine entro cui approvare il bilancio di previsione per il 2013. E’ molto probabile che la data del 30 giugno possa slittare anche più in là, oltre l’estate, come accaduto, ad esempio, nel 2012 quando il paletto fu spostato al 31 agosto. Trattandosi di termine ordinatorio e non perentorio, nessuno griderà allo scandalo se ci sarà un ulteriore scivolamento in avanti così da avere, nella sostanza, un bilancio preventivo-consuntivo. No comment: queste son cose che in Italia accadono sistematicamente.

Nel frattempo l’attuale Sindaco di Giulianova potrebbe essersi già dimesso, come prevede la legge regionale abruzzese, per poter partecipare alle Regionali del 2014, lasciando il Comune di Giulianova senza bilancio e, soprattutto, senza doversi accollare l’ingrato compito e la responsabilità politica di trovare una soluzione impossibile ad una situazione finanziaria di default che ha come unico sbocco la dichiarazione di dissesto.

Sarebbe più saggio abbandonare la nave che affonda, dunque, e fare in modo che del doloroso salvataggio di Giulianova si occupi un superburocrate dello Stato (= Commissario) sconosciuto alla comunità locale.
Mastromauro abbandona la nave in avaria? Vedremo.

Enrico Gagliano
 
   
 

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