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SCARICHI ABUSIVI NEL VOMANO. A RISCHIO L'AMBIENTE E LA SALUTE PUBBLICA

3 minuti

Chi ha familiarità col basso corso del Vomano, nel tratto compreso tra Montorio e Miano, non può non averlo notato.
Almeno un paio di volte al giorno, da qualche mese a questa parte, le acque del fiume intorbidiscono improvvisamente.
Non si tratta di normali fenomeni di piena, e basta annusare l'aria per averne conferma. L'inquinamento che ne deriva sta seriamente minacciando non solo la sopravvivenza della fauna ittica, ma anche la salute di chi, direttamente o indirettamente, entra a contatto con le acque inquinate.

La natura di questi sversamenti è senza dubbio fognaria: tamponi, cotton-fioc, e tutta una serie di oggetti che, nostro malgrado, qualche incivile ancora smaltisce tirando lo sciacquone accompagnano il fenomeno delle "acque nere". Perché di questo si tratta. Di liquami non trattati riversati regolarmente nel fiume.
Due sono i punti di sversamento maggiormente attivi: il primo, si trova qualche centinaio di metri a valle del ponte che collega la zona artigianale di Montorio al Vomano con la frazione Piane di Collevecchio; il secondo, nelle immediate vicinanze del depuratore comunale, in prossimità della grossa briglia situata all'altezza del campo sportivo Parrozzani.
La quantità di inquinanti e la regolarità degli sversamenti, porterebbero ad escludere l'ipotesi che possa trattarsi dei rifiuti di poche case o di una sola frazione.
Questa pratica, oltre che illegale, è estremamente pericolosa. L'eutrofizzazione conseguente all'aumento della vegetazione acquatica, unita all'alto tasso di rifiuti organici, sta già causando gravi danni alla fauna ittica. Molti esemplari di salmonidi e ciprinidi risultano ricoperti da ecchimosi rossastre o profonde ulcerazioni, oltre che da Saprolegna, un parassita che attacca il pesce quando, a causa di agenti esterni, se ne deteriorano le mucose protettive.

Con l'avvicinarsi della stagione secca, ed il conseguente abbassamento dei livelli, la capacità del fiume di autodepurarsi (già messa a dura prova) verrà meno, diminuirà drasticamente il tasso di ossigeno disciolto nell'acqua e l'imputridimento favorirà il proliferare di pericolosi patogeni.
Il rischio è reale, come testimoniato da situazioni analoghe verificatesi di recente in Campania, dove le autorità sanitarie hanno proibito ogni tipo di approvvigionamento idrico da fiumi (ben più grandi del Vomano) che per via degli sversamenti di acque nere non trattate sono stati contaminati da Salmonelle e Vibrio Cholerae.

La vicenda, gravissima in sé, assume contorni catastrofici se si pensa che Montorio al Vomano è la "vetrina" del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, e che il fiume in questione, ritenuto in gran parte Sito di Importanza Comunitaria, oltre ad essere un patrimonio della collettività, ospiti una biodiversità incredibile, la cui sopravvivenza è stata messa seriamente a repentaglio dalla situazione venutasi a creare.
Ci auguriamo che le autorità competenti, messe al corrente dell'incresciosa situazione, procedano con gli accertamenti del caso, assicurandosi che, chi di dovere, cessi questa ignobile pratica e paghi un conto molto salato per i danni fin qui causati.

Cristiano Catalini

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Commenti

Speriamo che le autorita' competenti facciano il loro dovere. Complimenti a Cristiano Catalini.
Grazie a Cristiano e al web del sempre puntuale Falconi, che ringrazio anche per la frase del giorno, in cui si fotografa in maniera nitida una pregevole sintesi dei "pensieri lunghi" dell' ultimo, vero comunista, Enrico Berlinguer. chi sono le autorità competenti? L'amministrazione provinciale e il Parco hanno il compito di monitorare il territorio di competenza? hanno gli uomini e i mezzi per farlo e nella maniera più efficace possibile? se c'è, come è prevedibile, la carenza di uomini e di mezzi, ci sono o no dei responsabili pubblici di questa vistosa carenza... dove cominciano e dove finiscono le competenze dell'Arta, l'Agenzia regionale per la tutela ambientale?
Che Scandalo!
LA provincia e la polizia ecologica: dove sono? Il parco: dov'è? La guardia forestale dov'é? I carabinieri del noe: dove sono? La ASL dov'è? Posso capire provincia, parco ed ASL che amministrati da politici possono essere distratti. Ma la forestale ed i carabinieri? Tu Giancarlo sei stato carabiniere ed un pò carabinieri lo si rimane....confido in te, nella tua caparbietà, nella tua onestà
La mia ragione, contorta da questa corruzione politica, mi fa rispondere ai quesiti sul mancato intervento delle forze dell'ordine ambientali con altre domande. 1 Sapevano già di tutto il problema? 2 Hanno anche loro dei figli da sistemare? 3 Se ci fosse la buona fede, utilizzerebbero questo blog per scoprire i punti dove indagare? Invece, querele per avere materialistici rimborsi. Scusate il pessimismo, ma è tutto indotto dalla stretta violenta che ho ricevuto dai politici.
Putroppo devo confermare quanto scritto da Catalini. Sabato pomeriggio sono stato a pesca nel tratto in questione. A parte il cattivo odore, ciò che mi ha colpito è stato l'improvviso intorbidimento dell'acqua. Sui pesci non ho notato echimosi particolari. Sono un assiduo frequentatore di quei luoghi. Si tratta di un fenomeno recente. Quindi imputabile, secondo me, ad insediamenti nuovi oppure a guasti di condotte fognarie. Non so. Anche perchè non sono riuscito ad individuare la fonte esatta del fenomeno (condotte o altro). Per quanto posso allerterò tutti gli amici che frequentano il tratto e li inviterò a portare fotocamere in modo da immortalare la causa. Per quanto riguarda le atutorità competenti, non mi sento di far loro una colpa. I compiti che gli sono stati dati non permettono più, purtroppo, di fare il controllo del territorio nei modi opportuni. Sta a noi cittadini controllare, documentare e denunziare. Grazie Emiliano per l'opportunità che hai dato. Ivan Di Cesare. Spinning Club Italia Teramo.