Che cosa scrivevamo nel 2011?
" Fermi tutti. Teramo è cambiata. Viale Bovio non ha più il suo Corso San Giorgio, il suo pezzo di Duomo, il suo respiro. La sua cartolina. Non si vede più nulla. Tutto per colpa di una semi aperta scatola di fagioli arrugginita. L'Ipogeo che nessuno utilizzerà mai o meglio, forse solo il solito Istituto di busti o la solita Fondazione per compiacimento elitario. Noi avevamo piazza Garibaldi, ancora prima, il prato con la data che cambiava ogni giorno. Fiori e colori. L'Estetica rimane una sensazione soggettiva e non serve scomodare la critica alla ragion pura per comprendere un delitto del gusto. Solo perchè avevamo dei fondi pubblici da spendere in quella direzione? Potevamo mandarli a quell'altro indirizzo! O avevamo fondi pubblici per far lavorare delle imprese edili? Sostiene Brucchi che Chiodi che sostiene Di Dalmazio che sostiene Di Giovangiacomo, che il silenzio e una ruspa sarebbe la loro miglior favella. Il Bello dovrebbe insegnare la vita. Il Bello dovrebbe preparare la nostra anima. Fuggo dall'idea di dover vivere il periodo più buio della storia di Teramo. Fuggo dall' idea di dover assistere all'inaugurazione di una nuova era preistorica teramana... Il Fagioleo...dove i politici ci facevano respirare le loro Arie...
Che cosa è cambiato dopo tre anni?
Nulla a parte le solite verità sfiorate del sindaco Maurizio Brucchi.
Ripartiamo da una certezza di fondo....
L'Ipogeo è una cagata pazzesca che servirà una fondazione privata vicino alla famiglia Tancredi e rimarrà una cattedrale nel deserto.
Una cagata pazzesca che ha offeso la linea immaginaria dell'architettura visiva di Teramo.
Una cagata pazzesca che ha reso cieco il panorama di Viale Bovio che non guarda più la Torre del Duomo ma che viene offeso a ogni centimetro visivo.
Una cagata pazzesca che è ancora un cantiere aperto, che ha dei costi fissi enormi, che non si comprende per quale motivo la collettività teramana è costretta a dover sopportare.
Una cagata pazzesca che fa acqua da tutte le parti.
Una cagata pazzesca voluta dalla politica teramana che decise senza coinvolgere le realtà culturali del territorio.
Chi avverte il sindaco di Teramo che non abbiamo l'anello al naso?
Chi avverte il sindaco Brucchi....che ognuno si tenga le proprie cagate e se le pulisca da solo?
Una questione di carta igienica e stitichezza.
Grazie.
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Commenti
Mi rivolgo all'idiota che si continua a nascondersi dietro l'anonimo, egli sicuramente ha interesse affinche' un simile obbrobrio adorni la nostra scadente citta'! Aggiungo inoltre che sicuramente, come e' costume di Brucco e i suoi tirapiedi, magari con queste "opere?" Se esistesse una legge o una giustizia quella orrenda costruzione dovrebbe essere rimossa insieme agli incapaci politici che l'hanno favorita.