Alla fine è stato il padre a portare Renato (nome di fantasia), 15 anni, in una comunità di Roma. Il motivo è semplice e difficile da spiegare nella chiusa cittadina del litorale teramano " Mio figlio è dipendente dal gioco". Quando si parla di dipendenza dal gioco s'intende tutto e il contrario di tutto. Gratta e Vinci, scommesse on line, video poker e tutto ciò che dovrebbe essere legalmente proibito a un minore di 15 anni. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, che ha scoperto il vaso di debolezze e dipendenza, è stato il giorno in cui il minore ha sottratto le pensioni ai due nonni. Poco più di 1500 euro giocati in un pomeriggio. L'allarme fu dato dai nonni paterni, convinti di aver subito un furto in casa, fin quando la mamma del minore, lavando i pantaloni, aveva rinvenuto nelle tasche posteriori dei jeans delle ricevute di gioco per diverse puntate. Quasi ottocento euro. Un incrocio di orari e date che ha costretto Renato a confessare. Un consulto con il medico di famiglia, una breve ricerca su Internet e il viaggio verso Roma. Sarà accolto in un centro di recupero specializzato in dipendenze da gioco e da Internet. Vi assicuriamo che questo ragazzo non è solo. Ci somo molti suoi compagni nelle stesse condizioni pschiche. Nella medesima patologia di dipendenza. Non smetterò mai di ripetere una litania sociale "Parlate con i vostri figli". Controllateli. Forza Renato....e poi...
- Giulianova
- Dipendenza dal gioco
Commenta
Commenti
Cara Annachiara, la privacy del minore è stata rispettata. Per il pezzo ho l'autorizzazione del nonno paterno, che mi ha chiesto di creare allarme e di parlarne. Per il resto sono in attesa di sue notizie e segnalazioni. Grazie per l'intervento.
L'articolo è stato riprerso da Il tempo in edicola questa mattina. Speriamo che possa servire a qualcosa.