Salta al contenuto principale

La Te.Am e il verde pubblico, l’inizio della fine.

3 minuti

Qualche giorno fa, con amaro stupore, mi sono imbattuto in una notizia che ha suscitato il mio interesse e al contempo una grande irritazione.
Il titolo era eloquente: Il Comune “toglierà” alla Te.Am. il verde pubblico. 
L’articolo affermava che, secondo fonti ben informate e vicine all’Assessore Rudy Di Stefano, il servizio reso dalla Teramo Ambiente nella cura e nella manutenzione del verde urbano fosse ritenuto scadente, non rigoroso, troppo costoso tanto da pesare oltre 650.000€ sulle casse comunali e così, l’assessore, apriva all’idea di esternalizzare il servizio ad altre imprese private che, a suo dire, farebbero risparmiare ingenti denari e renderebbero un servizio certamente migliore.

Difatti, continua l’articolo, nel mese di Agosto, anziché affidare i lavori di risanamento di alcune zone del parco fluviale alla Te.Am., il Comune di Teramo, si è rivolto ad altra ditta, la quale ha riconsegnato i lavori in tempi più brevi, con una qualità migliore ma soprattutto ad un prezzo inferiore.
Peccato però che se le suddette illazioni fossero vere, dimostrerebbero grande incapacità amministrativa da parte dell’assessore al ramo oppure farebbero pensare ad un progetto politico più redditizio, quello di appaltare direttamente, senza passare dalle mani della partecipata, i lavori di manutenzione del verde urbano, in modo da avere un rapporto diretto con altre imprese operanti nel settore.  

D’altronde non è possibile pensare il contrario visto che la Te.Am non è un’azienda qualsiasi ma una Società per Azioni di cui il Comune di Teramo possiede il 49% ( 49% il privato e il 2% Mote) e forse, tra non molto, al 100% ed un amministratore con l’atteggiamento del “buon padre di famiglia” dovrebbe, prima di disporre appalti verso “terzi”, capire il perché di questi disservizi prendendo gli opportuni provvedimenti. 
Dovrebbe chiedersi come mai ai dipendenti stagionali, circa undici unità, che si occupavano del servizio di manutenzione del verde pubblico in aggiunta ai sei dipendenti stabili, non sia stato rinnovato il contratto nel mese di luglio, quando di norma è attivo nell’intervallo che va da aprile a novembre.

Dovrebbe chiedere conto alla Te.Am, come mai il servizio di manutenzione sia così scandente e soprattutto così costoso, dal momento che va da sé capire che grandi volumi di lavoro costano meno ad una azienda grande come la Te.Am che ad un’impresa artigiana esterna di piccole dimensioni, anche perché qui non si tratta solo del verde del parco fluviale, ma delle scuole, delle strade comunali, dei giardini pubblici, delle frazioni e molto altro.

Dovrebbe chiedere le dimissioni dei dirigenti della Te.Am, di cui l’Assessore Di Stefano è datore di lavoro essendo il socio di maggioranza, responsabili di rendere un servizio pubblico scadente, dissipando risorse umane ed economiche attraverso una condotta non ottimale, oppure l’assessore Di Stefano dovrebbe rassegnare le proprie dimissioni per manifesta incapacità amministrativa.

Ma la cosa che sorprende di più è che nessuno abbia smentito la notizia ma ancor peggio è che nessuno, a partire dall’A.D. Ranalli passando per i gruppi di opposizione, abbia difeso la Teramo Ambiente come se fosse già organizzato uno smembramento dei servizi con il silenzio assenso del Sindaco di Teramo. 

Preludio a qualcosa di peggio? 


    Stefano Alessiani

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Avevo letto anch'io quella notizia e avrei voluto commentarla ed intervenire con argomentazioni simili (ma più rozze ed approssimate) a quelle che oggi il sempre efficace Alessiani ci propone con invidiabile lucidità e competenza. Grazie.
In Via del castello gli operatori della Team non passano da Sabato, il numero verde non funziona. Perchè questo silenzio e poi dover subire le visite di" antiche commesse occasionali" che oggi hanno il CV da ispettrici dell'igiene pubblica?
Del verde pubblico e dello scadentissimo servizio TEAM ne abbiamo detto tanto con esempi, articoli e lamentele... Gent.mo ass. Di Stefano pensa di poter sistemare le cose oppure mette"una pezza" modello asfalti???
Sono un dipendentw team sfido chiunque a lavorare nelle condizione in cui sono costretti i colechi del verde con mezzi ed attrezzature dcadenti nonostante tutto riescono a fare un ottimo lavoro con imp. E massima cura prima do diffamare un servizzio mettete le scarpe di chi fa questo lavoro e camminate sulla stessa strada cadete e rialzatevi sempre fieri poi potete giudicare
Il servizio di manutenzione del verde pubblico non è costoso. I ragazzi (alcuni li conosco personalmente) si danno da fare, con buoni risultati, sopportando carichi di lavoro notevoli; lo scandalo è nella modalità di contrattualizzazione degli stagionali, impiegati per alcuni mesi l'anno (con contratto interinale, quindi più costoso). Secondo me la soluzione c'è, ed è altrove, nella modalità di utilizzo degli operatori TEAM igiene urbana: troppi negli uffici, troppi in generale. Perchè non rivedere i carichi di lavoro di ciascuno e capire quante sono le unità necessarie per l'igiene urbana/servizi cimiteriali, e utilizzare le risorse umane eccedenti per il verde? Perchè non stabilizzare i 10 ragazzi che fanno manutenzione del verde in ogni primavera/inizio estate?
Anonimo dipendente TEAM ci sono tanti padri di famiglia disposti a prendere il vostro posto ed a tagliare l'erba con le mani. La gestione del verde pubblico si può anche dare in appalto ma dopo chi controllerà l'efficienza della ditta appaltatrice?