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Roseto: Futuri tagli al sociale

2 minuti

Un articolo. Due parti.
La prima è questa.
Stamattina in Comune si è assistito ad una bella iniziativa. L’associazione “Cerchi Concentrici” ha raccolto il ricavato del libro di William Di Marco sui “Due Prefetti, Angelo Lipari e Leonardo Gotti”, circa 1.500 euro, ed ha fatto una donazione alle scuole materne, elementari e medie della città, con precisione gli “Istituti comprensivi Roseto 1 e 2”. Questa mattina, dunque, alla presenza dei dirigenti scolastici Avolio e Battelli si è provveduto alla consegna dei giochi per bambini e del materiali didattico durevole, scelti in collaborazione con le insegnanti. Una iniziativa di “bongenismo” l’ha definita Williamo Di Marco, cioè di intervento diretto nel sociale, all’insegna della responsabilità sociale anche delle imprese. Così la ricerca storica contenuta nel volume sui Prefetti, il dinamismo culturale-storico della provincia di Teramo ripercorso nelle pagine di William (come riconosciuto anche dall’Università D’Annunzio che ha adottato il testo in un suo corso); tutto ciò si sposa al momento di difficoltà delle finanza pubbliche e dà un contributo concreto alla scuola.

E qui viene la seconda parte dell'articolo.
Questo principio sociale, infatti, è stato apprezzato dall’amministrazione comunale che ha ospitato l’evento. Però il sindaco, Enio Pavone, ha anche detto che probabilmente bisognerà tagliare alcuni servizi sociali che il Comune forse non potrà più dare se non a pagamento a causa dei tagli. E l’assessore al ramo, Alessandro Recchiuti, ha detto che non vuole passare alla storia come il primo assessore che ha tagliato la scuola e, piuttosto, sarebbe disposto a risparmiare sulle manutenzioni stradali ad esempio. E tutti a sottolineare le difficoltà dell’amministrare oggi.
Orbene, qui però lasciatemi citare dal Calepino (è un antico dizionario) di un politico che non mi piace neanche un po’, anzi che mi è proprio antipatico: Pierluigi Bersani. E dal glossario traggo: ué ragassi, questa storia degli amministratori che dicono che è difficile amministrare non mi convince per niente: primo perché nessuno li ha obbligati a farlo, ma l’hanno scelto loro; secondo perché anche fosse, non sarà mica colpa nostra, dei cittadini, se ci sono i tagli e loro non riescono a fare quel che vorrebbero! Quindi, egregi amministratori, se avete difficoltà risolvetele: siete lì per questo. Poi su come li saprete o non saprete risolvere giudicheremo noi.

             Ugo Centi
controaliseo.ilcannocchiale.it/



 

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