Il limite.
Quel sottile filo rosso che trasforma la calma in caos calmo, il caos calmo in un fine settimana da paura.
Teramo Centro.
Il dentro e fuori le mura.
Portoni trasformati in urinatori, in omaggio alla cultura vespasiana.
Fioriere depositate in posaceneri e spegni cicche, in omaggio alla speranza di vedere crescere una pianta di tabacco.
Bicchieri sparsi ovunque, in omaggio al più moderno porta a porta.
Il piano di sopra che ha il viso e gli occhi gonfi, di chi all'indomani, a poche ore, sarebbe andato a lavorare.
Il piano di sotto ha il viso senza rossore, di chi se ne frega e risponde forte di gradi e altro.
Pisciate contro tutto e tutti.
Il membro agitato come una sciabola, scusate, temperino.
Senza attributi ma deboli di se stessi.
Sento udire da lontano le solite frasi " Falconi sei vecchio. Smettila di difendere gli snob del centro. A Teramo non c'è nulla".
I soliti vecchi costumi. La differenza?
L'educazione. Non si può vietare il sonno. Non si può disturbare la quiete. Non si posso spaventare le persone. Non si può macchiare la Città.
Il bene comune è un segno di appartenenza, di valore istituzionale.
A Teramo la notte non c'è sicurezza.
Le statistiche bevetele alla nostra salute.
Ciò che si percepisce è una Città in stato di abbandono.
Teramo è una frazione. Non c'è un locale che non sai una mezza birreria, una slot lenta e triste.
Non c'è un locale che possa insegnare e animare con Jazz, blues, rock, pop. Musica.
Non c'è un punto d'incontro, ma solo sospensioni.
A Teramo non c'è nulla?
Vero.
Proponiamo, cambiamo le cose.
Recuperiamo il Castello della Monica come sala lettura e biblioteca.
Recuperiamo l'area della Villeroy come centro giovanile d'incontri e contaminazioni culturali.
Esiste un regolamento? Va fatto rispettare.
I bivacchi da alcol, gli schiamazzi, le urla, vanno rese incomprese.
Ha ragione Patrizia Lombardi quando invoca il diurno e notturno come segno di ospitalità.
Il popolo della notte deve essere un'eclisse e non disturbare il popolo del giorno.
Sole e luna, l'incrocio senza toccarsi.
La Polizia Municipale deve tornare a fare il turno di notte, con relativi pagamenti di straordinari e di attenzioni amministrative.
Ora basta.
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Commenti
La libertà di una persona finisce dove inizia quella di un altro. Non è un articolo sulla Movida, che tu sai è un'altra cosa, ma sull'educazione, che tu sai è un'altra cosa. Una questione di cose e case. L'ubriachezza molesta è un reato, ok?
Nella mia zona non c'è un rumore, ma il mio pensiero va a chi nel centro storico ha diritto di dormire e chi vuole divertirsi, ma a locale chiuso, non può fare rumore, pisciare contro i portoni, suonare i campanelli...etc etc etc