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Crack Di Pietro: Quindici anni in primo grado per bancarotta...e poi...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Sei anni in primo grado, a Maurizio Di Pietro, sei anni a Guido Curti, tre anni a Nicolino Di Pietro, nell'inchiesta più importante della storia di Teramo, sul fenomeno delle bancarotte pilotate e il flusso di soldi all'estero.
Ventincinque milioni di euro.
Il presidente del Collegio, Giovanni Spinosa ( latere Ferraro e Fazzini) ha disposto il sequestro anche di due società immobiliari.
L'immobiliare srl e la Kappa Immobiliare.
Il titolare del fascicolo il PM Irene Scordamaglia, indaga sulle bancarotte pilotate e sul flusso di denaro "nascosto" all'estero dal lontano 2010.
Meta privilegiata dei vacanzieri teramani?
Cipro.
Una località ricorrrente nella cultura politica aprutina.

Una seconda fase dell'inchiesta dovrebbe portare presto a numerosi rinvii a giudizio.
Sei indagati tra cui il noto commercialista Carmine Tancredi.
Vi ricordiamo che nello studio del professionista teramano, vi erano le sedi legali delle due società di Curti e Di Pietro.
L'immobiliare srl e la Kappa Immobiliare.
Il segreto è custodito per gli investigatori nell' isola del tesoro.
Cipro.
Quanti teramani hanno nascosto i loro "fondi neri pensionistici" nel cuore del mediterraneo?
Chi è la testa di legno che detiene l'1% delle due immobiliari?
Da chi è formato il gruppo di ciprioti che possiede il 99% delle due immobiliari sequestrate?
Due società cipriote, la Ruclesarn Investments e la Dreamport Enterprises Limited.
Mete finali del denaro proveniente da Teramo e dall'Italia di aziende svuotate in precedenza.
Come sarebbero ritornati i soldi in Italia?
Attraverso puliti conti esteri.
Fine della giostra.

Che ruolo avrebbe avuto Carmine Tancredi?
Si parlerebbe di concorso in bancarotta.
Tutto sotto indagine e in fase conclusiva.
Presto molto presto, un nuovo viaggio tra rogatorie e misteri finanziari.
Un nuovo terzo filone, su di una probabile gigantesca evasione fiscale aprutina.
La Teramo bene ha smesso di sentirsi al di sopra di tutto e tutti?
Saprà nuotare?
Galleggiare, sicuramente.

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Commenti

XENOFILIA TERAMANA. Dopo san marino anche cipro è nei cuori e nei portafogli dei titolati nostri concittadini. Infatti dopo il crack del sistema bancario cipriota dello scorso anno le società registrate, nell'isola, sono aumentate a 300.000 a fronte di una popolazione di 1.100.000. La xenofilia teramana è giustificata dal fatto che gli euri, di qualcuno, sono allergici l'aria algida di magnanella preferendo "l' atmosfera" discreta e asettica ( da tasse ) della terra di Pallade.......enchante
Bisogna cercare e a fondo, nelle logge massoniche cipriote. Dai, dai, un piccolo sforzo.
Ma!!!!! sicuro che lo sanno dove si trova Cipro? (i Di Pietro e Curti)