"Ci sono sempre falsi profeti. Ma nel caso della psichiatria è la profezia stessa ad essere falsa, nel suo impedire, con lo schema delle definizioni e classificazioni dei comportamenti e con la violenza con cui li reprime, la comprensione della sofferenza, delle sue origini, del suo rapporto con la realtà della vita e con la possibilità di espressione che l'uomo in essa trova o non trova. (in Follia/Delirio in Scritti, 1982)".
Il dottor Cesarini era altro. Il mio è un ricordo troppo distante da giovane studente di psicologia. Un paio di domande e passione. Lo sapete per quale motivo? Perchè la psichiatria moderna è nata a Teramo. Grazie allo studio sul disordine e la follia.
Lucia ricorda in questo modo il dottor Franco Cesarini, l'ultimo direttore dell'ospedale psichiatrico di Teramo. Il manicomio era una cosa seria.
La follia di Lucia era nata da uno scompenso chimico sfociato poi in manie di persecuzione ed attacchi di panico. Fu ricoverata per diversi anni, durante periodi alterni.
"Il mio professore" ricorda, "era parte di me. Senza di lui era come andare a dormire senza la coperta di lana d'inverno. Mi mancavano la sicurezza e i punti di riferimento. Era energia e mi ha dato altri occhi". "La sua cultura osava al di là del muro della scienza. Ci sentiva. Ci ascoltava".
"Mi sono goduta la maternità e altri tre figli. Ora i nipoti".
Lucia trema, ancora. Ha gli occhi lucidi. Mi guarda, sospira. "Non sapevo di poter ancora piangere. Il suo ultimo regalo".
Grazie Dottore...
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Grazie per aver omesso tutto il resto della mia malattia. Io volevo abbracciare la famiglia del Professore. Volevo dire alle figlie, al figlio, alla moglie, che era un professionista meraviglioso. Se non ci fosse stato lui, mi sarei suicidata e solo grazie, al folle cronista di Falconi, che ha insistito per due giorni, e ore, ore , ore di telefonate e citofonate, mi sono decisa a raccontare qualcosa. Il dottore meritava tutto. Tutto il bello possibile. Vostra Lucia.