Parlare di rossi, neri, partigiani, comunisti, naziskin, fascisti, di un branco di violenti armati di cinte e bastoni, è come paragonare la storia con il pettegolezzo.
Sono idioti che cercano idioti.
Il confronto politico, culturale è fatto di parole, programmi, strutture.
Questa città risponde con l'ignoranza al vuoto culturale e famigliare.
Notte di capodanno anzi, mattina di capodanno.
Un gruppo di ragazzi, circa una quindicina, armati di cinte, bastoni, piccoli manganelli, bottiglie vuote, urlavano tra via Carducci e via Giannina Milli, la loro rabbia contro le ombra dei naziskin.
Attimi di follia.
Vasi ornamentali gettati in strada, paletti stradali usati come atti di forza e di minaccia.
Ragazze che trovavano riparo nei bar e ragazzi nelle auto a sperare di non essere colpiti da una bottiglia di vetro volante.
Che cosa abbia scatenato una simile reazione è ancora difficile da comprendere.
Piccole liti e risse si sono registrate in diversi punti della città.
Si parla di una caccia all'uomo che solo le prime luci del giorno ci renderà più nitida.
Ecco Teramo all'inizio dell'anno.
Il chiaro scuro che si ripete ad ogni sorso di alcol.
Il coraggio che maschera la vigliaccheria e una Città in mano a piccoli balordi.
In giro Digos, polizia e carabinieri, erano sulle tracce degli autori del raid...
Fermati due trentenni ora agli arresti domiciliari.
Uno di estrazione di sinistra e uno di destra.
Si cercano gli altri partecipanti alla mega rissa.
Il mio buon anno è per i ragazzi delle forze dell'ordine.
Grazie.
Commenta
Commenti