Quando si perde un nemico, il destino è infelice, quando si perde un amico, il destino ricorda, quando si perde una persona, il destino si china, quando si perde il confronto, il destino è silenzioso, quando si perde l'intelligenza, il destino è senza futuro, quando si perde la cattiveria, il destino è senza sapore, tutto il mondo si ferma, immobile, in attesa, in silenzio. La morte è una livella, che ti sfiora, abbraccia e ti ricorda le occasioni perdute. Io ho un personale ricordo dell 'Onorevole Tancredi.
Un confronto libero e franco.
Uno scambio di vedute all'indomani della nostra conciliazione in tribunale. La famosa querela. Il viale dei Tigli. Io, lui e il busto del buon Delfico. Rimarrà con me insieme alle condoglianze alla sua famiglia da parte di tutto il mondo de I Due Punti.
Funerali Sabato alla 15,30 Duomo di Teramo
Commenta
Commenti
La scomparsa dell’Onorevole Antonio Tancredi è una grave perdita per la città di Teramo e non solo, ed è un profondo lutto personale. La vicenda politica dell’On. Tancredi, si iscrive di diritto nella storia di questa città. Con la sua attività parlamentare, con la mai doma passione per la politica ed il territorio, con l’impegno nella creazione della Banca di Teramo, egli ha recitato un ruolo di primissimo piano, nelle innumerevoli battaglie sociali, politiche, economiche, occupazionali,culturali di cui è stato protagonista. L’attività parlamentare ha rafforzato il legame con Teramo e gli ha permesso di trasferire nei Palazzi delle massime istituzioni nazionali, le istanze del territorio, favorendo sviluppo e crescita. Aggiungo a tutto ciò, la grande capacità di intuito sui valori e sulle qualità dei giovani, che si sono riverberate negli insegnamenti che ha saputo infondere nella generazione di politici e amministratori che ora guida gli enti pubblici dell’intero Abruzzo. Io sono tra costoro, e la perdita dell’On Tancredi mi rattrista profondamente. E’ stato per me un punto di riferimento, soprattutto in questi ultimi tre anni nei quali egli ha saputo affiancarmi, con discrezione ma senza indugi, sostenendo le iniziative, incoraggiando le attività, animando i progetti. I suoi consigli e i suoi impulsi positivi, mi hanno confortato e fatto crescere, nella comune attenzione ai teramani e alla città. Una città cui egli lascia innumerevoli realizzazioni tra le quali, l’ultima in ordine di tempo, quel Giardino dei teramani illustri, che, lungo i Tigli, assieme, abbiamo con convinzione realizzato. Perdo una figura che personalmente, ha segnato la mia vicenda umana e politica, il cui segno rimarrà indelebile. Alla moglie Elisa e ai figli Paolo e Marco, amici prima che colleghi nell’attività politica, il mio più caro e affettuoso abbraccio. Maurizio Brucchi