Il dott. Maurizio Ferrante è un medico che non si è mai candidato.
Notizia che a Teramo nutre il paranormale.
Un medico che non aspira a fare il politico?
Basterebbe questa lieta novella per chiudere l'articolo.
Il dott. Maurizio Ferrante ha un grosso difetto.
Fastidioso.
Uno spiccato senso civico.
La calma e la riflessione degli studiosi.
Un rapporto stretto di mail con la Direzione Generale per la Sicurezza stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sui dossi artificiali di viale Cavour ma sovrapponibili a tutte le altre zone di Teramo.
Via Fonte Baiano per esempio ( casa Tancredi) o Piano della Lente.
Quei dossi che fanno sobbalzare le nostre auto.
Quei dossi che non si vedono di notte.
Spuntati come funghi sotto il periodo elettorale.
Volete conoscere la risposta del Ministero?
Di seguito pubblicheremo il testo della raccolta firme che sta animando diversi quartieri di Teramo e in primis quello del Castello.
La lettera che verrà presto spedita al Sindaco Brucchi e alla polizia municipale.
L'interesse verrà ampliato anche alla Polizia Stradale.
"A seguito di contatti avuti con gli uffici della Direzione Generale per la Sicurezza stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la presente, si chiede agli organi competenti la rimozione dei dossi di rallentamento situati in viale Cavour nel comune di Teramo, poiché i dossi installati lungo la via in oggetto risultano per diversi aspetti in violazione delle norme del Codice della Strada.
La legge prevede dei precisi limiti per l’utilizzo dei dossi di rallentamento: “i dossi artificiali possono essere installati solo alle condizioni previste dall’art. 179, c. 5, del Regolamento di Attuazione (Art. 42 Cod. Str.). In particolare possono essere installati su strade residenziali, ossia interne a zone residenziali come definite dall’art. 3, c. 1, n. 58) del Codice della Strada (Art. 3 Cod. Str.), delimitate con la prescritta segnaletica di cui all’art. 135, c. 12, del Regolamento (Art. 39 Cod. Str.)”.
I dossi installati lungo la via in oggetto (viale Cavour) risultano per diversi aspetti in violazione delle norme sopracitate.
1. Il Ministero dei Lavori pubblici ha chiarito inoltre che “I dossi collocati su itinerari di attraversamento dei centri abitati, lungo le strade più frequentemente percorse dai veicoli di soccorso, di polizia o di emergenza, o lungo le linee di trasporto pubblico, devono essere rimossi”. Viale Cavour è itinerario preferenziale per i mezzi di soccorso diretti sulla strada provinciale 48 Bosco Martese che collega Teramo a Torricella Sicura oltre che essere itinerario del servizio di trasporto pubblico .
2. I dossi devono avere una zebratura gialla e nera, a strisce parallele alla direzione di marcia, di larghezza uguale. Essi inoltre devono essere visibili sia di giorno che di notte.
Il loro permanere in opera, in caso di incidenti riconducibili alla loro collocazione, può dar luogo a
responsabilità in capo a chi ne ha disposto la collocazione o a chi non ne ha disposto la rimozione, gli Enti
proprietari risponderanno civilmente e penalmente in caso di danni e lesioni derivanti dal loro
permanere in opera.
Il Ministero ha redatto delle direttive che trattano espressamente l’argomento in questione: Direttiva del
24/10/2000 del Ministero dei Lavori Pubblici “sulla corretta ed uniforme applicazione delle norme del
codice della strada in materia di segnaletica e criteri per l’installazione e la manutenzione”e la direttiva n.777 del 27/4/2006 paragrafo n.5 “attraversamenti pedonali colorati o rialzamenti”.
In questo caso tutti i dossi in oggetto non sono visibili di notte, l’illuminazione delle strade interessate è scarsa ed è resa ancora più precaria dalle zona d’ombra dovute agli alberi presenti nei tratti interessati; inoltre, per migliorare la visibilità non sono presenti sulla strada dei catarifrangenti e i dossi non presentano colori fluorescenti.
Allo stesso modo di giorno la visibilità è compromessa sempre dalle zona d’ombra create dagli alberi. Chi percorre abitualmente le strade in oggetto, sa benissimo che in determinati orari si ha il sole negli occhi, pertanto è impossibile vedere i dossi. Ulteriore aggravante la mancanza dei cartelli di segnalazione dei dossi.
Inoltre, si fa presente che il primo dosso che si incontra quando si percorre la sp 48, provenendo da Torricella Sicura è situato appena dietro una curva, mal posizionato e pericolosissimo per la sicurezza stradale.
Il Ministero dei Lavori Pubblici ha chiarito che, nel collocare i dossi artificiali, occorre anche tenere presenti le condizioni climatiche, per evitare, ad esempio, che in inverno il passaggio di mezzi sgombraneve porti alla loro rimozione, oppure che il loro sormonto da parte delle ruote dei veicoli in transito possa generare pericolose vibrazioni nelle zone circostanti ed eventualmente danneggiare edifici o gli stessi veicoli.In questo caso basterebbe citare il solo obbligo dei pneumatici invernali che si ha nella stagione fredda e il fatto che la via in oggetto è in una zona collinare particolarmente colpita in caso di nevicate.
4. Art. 179. (Art. 42 Cod. Str.): “I dossi artificiali possono essere posti in opera solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residences, ecc.; possono essere installati in serie e devono essere presegnalati.” Art. 3. Definizioni stradali e di traffico: 58) Zona residenziale: zona urbana in cui vigono particolari regole di circolazione a protezione dei pedoni e dell'ambiente, delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e di fine. Art. 135 (Art. 39 Cod. Str.) Segnali utili per la guida: 12. Il segnale ZONA RESIDENZIALE indica l'inizio di una strada o zona a carattere abitativo e residenziale, nella quale vigono particolari cautele di comportamento. Può essere installato all'inizio o agli inizi della strada o zona residenziale. All'uscita viene posto il segnale FINE ZONA RESIDENZIALE. Particolari regole di circolazione vigenti sulla strada o nella zona devono essere rese note con pannello integrativo di formato quadrato (tab.II.9).
Come si legge nell’ Art. 179. I dossi possono essere installati su strade residenziali, ma come si evince dai successivi articoli le zone residenziali devono essere delimitate dagli appositi segnali di inizio e fine. Naturalmente tutto questo manca nella via in oggetto.
Direttiva n.777 del 27/4/2006 paragrafo n.5 “...Si osserva che spesso i rialzi sono eseguiti come misure episodiche puntuali, senza uno studio accorto sulla loro geometria, sui materiali con cui sono realizzati e soprattutto sul loro posizionamento. Nel richiamare le argomentazioni svolte con la direttiva per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani di traffico, in data 12 aprile 1995, si rammenta che, in generale, le misure di regolamentazione della circolazione nei centri abitati devono essere ispirate al criterio della migliore fluidificazione del traffico, senza impedimenti sulla viabilità principale o di attraversamento, che interessa spostamenti su più lunghe distanze; ed a provvedimenti di gestione della sosta e di tutela delle utenze deboli (bambini, anziani, invalidi, ciclisti, ecc...) nelle isole ambientali (punto 3.1.2 della direttiva), dove gli spostamenti sono per lo più pedonali o comunque su più brevi distanze.
Di conseguenza non è opportuno, né consigliabile, realizzare rialzi nel primo caso. Il provvedimento potrebbe risultare addirittura controproducente. Infatti un utente della strada tende a minimizzare il tempo di viaggio e quindi intenzionalmente, o istintivamente, è portato a recuperare le eventuali perdite di tempo incontrate lungo l’itinerario; pertanto ad ogni rallentamento, comunque indotto, consegue di solito un aumento dell’andatura per recuperarlo, riducendo così il margine di sicurezza...”.
6. Quanto alle dimensioni, esse variano in funzione dei limiti di velocità vigenti sulla strada: a) per limiti di velocità pari od inferiori a 50 km/h larghezza non inferiore a 60 cm e altezza non superiore a 3 cm; b) per limiti di velocità pari o inferiori a 40 km/h larghezza non inferiore a 90 cm e altezza non superiore a 5 cm; c) per limiti di velocità pari o inferiori a 30 km/h larghezza non inferiore a 120 cm e altezza non superiore a 7 cm....scrive Maurizio Ferrante.
I dissuasori sono altri.
I dissuasori non possono essere le buche continue del manto stradale.
I residenti di Viale Cavour hanno il diritto di non vedere le loro auto distrutte da dossi mal segnalati e completamente al buio.
I residenti di viale Cavour hanno diritto di non vivere il circuito del Castello a ogni ora del giorno.
I dissuasori sono altri...anche amministrare..è un'altra cosa
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Commenti
ho la veneranda età di 64 anni, e ricordavo che i dossi artificiali a suo tempo a Cagliari erano stati rimossi, indovinate dove gli ho rivisti? in Viale Buon cammino a Cagliari dove ci sta la Polizia, il vecchio Carcere ma soprattutto l'ufficio della Prefetta
Questo maledetto vizio di dossare tutte le strade d'Italia, non solo della vostra città, è davvero assurdo!
Spero si dica basta prima o poi.
indossi sono illegali e quelli che fanno i 200 km orari sulle strade prvinviati cosa sono ?