Mentre la “favola” della sede distaccata o secondaria del Tribunale si trascinerà ancora un po’ fino a naufragare, ogni residua possibilità di conservare l’ufficio del Giudice di Pace è definitivamente sfumata il 12 novembre scorso.
Entro quella data, infatti, il decreto legislativo n. 156 del 7 settembre 2012, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 settembre, dava la possibilità agli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, di poter richiedere il mantenimento degli uffici del giudice di pace, con competenza sui rispettivi territori, di cui è stata disposta la soppressione, sopportandone tutti i costi -specifica il decreto- ad eccezione dello stipendio del giudice.
Questo sarebbe stato l’unico modo per tentare di raggiungere quell’obiettivo che l’Amministrazione ha dato in pasto alla stampa solo poche ore fa e che a questo punto è irraggiungibile: “ …. non si avrebbe il sovraccarico logistico del Tribunale di Teramo avendo a disposizione una struttura ampia e funzionale ed oltretutto in posizione strategica a servizio di ben 13 Comuni, per un'estensione territoriale di oltre 270 Kmq. ed una popolazione complessiva superiore ai 102.000 abitanti, evitando così disagi ai cittadini, agli avvocati, al personale in servizio e persino agli operatori di polizia giudiziaria”.
In realtà più piccole rispetto a Giulianova (es.: Dolo – provincia di Venezia, 14.400 abitanti; Rometta – provincia di Messina, 6.700 abitanti) la tattica delle amministrazioni locali è stato tutt’altra che rinunciataria. Risultato: i Comuni che si erano visti privare del Giudice di Pace sono riusciti a consorziare numerosi altri Comuni interessati a mantenere l’ufficio e a fare istanza, tutti assieme, al Ministro. In casi come questo non è affatto scontato affermare che l’unione fa la forza.
Per quanto Giulianova, invece, non è dato sapere se il Primo Cittadino, anziché sprecare tempo prezioso in comunicati ed incontri inutili, ed in polemiche a distanza con il Presidente del Tribunale e con il Presidente del Consiglio degli Avvocati, abbia tentato questa strada o se, dopo averci provato, sia rimasto politicamente isolato dai colleghi dei 12 Comuni richiamati nel comunicato-spot di qualche giorno fa.
La Redazione de I Due Punti
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