Come detto nei precedenti interventi, il Presidente della Provincia è andato su tutte le furie per la lettera che la UIL Federazione Poteri Locali di Teramo ha inviato in data 2 luglio a tutte le autorità coinvolte nel controllo della gestione della società Teramo Lavoro Srl.
Ecco parte del comunicato stampa provinciale del 6 luglio:
“Con una nota inviata ai vertici provinciali e regionali della Uil, questa, mattina, il presidente Catarra ha preannunciato la rottura delle relazioni sindacali con la Funzione Pubblica della Uil e il mandato all’Avvocatura per le azioni di tutela dell’ente".
La decisione “assunta con dispiacere per il rispetto che nutro nei confronti del ruolo sindacale e gli ottimi rapporti che intercorrono con le altre categorie della Uil” ha precisato il presidente Catarra, è stata assunta dopo che il segretario della Funzione pubblica, Alfiero Di Giammartino, dopo aver sottocritto, venerdì scorso un accordo per i precari della Teramo Lavoro, ha successivamente inviato una nota alla Provincia, alla Procura, alla Regione e all’Unione Europea sostenendo “la mancanza di autorevolezza, terzietà e autonomia” degli uffici provinciali preposti ai controlli sulla società in house.
“In seguito ad una complessa e faticosa trattativa – si legge nella nota inviata dal Presidente Catarra - che ha visto la partecipazione di tutte le parti in causa e anche di esperti di fiducia del sindacato, la Uil, appena venerdì scorso, congiuntamente alla Cgil e alla Cisl, ha firmato un accordo per il prolungamento del contratto di 100 lavorato precari della Teramo Lavoro per 12 mesi. Per 63 di loro la riassunzione e il contratto di 12 mesi è vincolato allo sblocco del “congelamento” dei finanziamenti del Fondo sociale europeo da parte della Regione che ne ha sospeso l’erogazione in attesa di ricevere di dirigenti della Provincia le conclusioni dei tre livelli di controllo posti in essere. Il martedì successivo all’accordo il segretario provinciale della funzione pubblica della Uil, Alfiero di Giammartino, ha inviato una nota al Dirigente del settore B7, titolare della verifica di secondo livello sul Fondo sociale europeo, e per conoscenza: alla Procura, all’Unione Europea, alla Regione mettendo in discussione la veridicità, la legittimità e la congruenza dei controlli. Di Giammartino, esulando dalle competenze proprie del sindacato che dovrebbero essere ricondotte alla tutela dei lavoratori, compie un’azione di “sabotaggio” nei confronti dell’accordo da lui stesso firmato e nel farlo utilizza, nella forma e nella sostanza, termini e argomentazioni fortemente lesivi della dignità professionale e personale dei dipendenti adibiti alle attività di controllo con affermazioni diffamatorie”.
Atteso che le questioni relative all’utilizzo del Fondo sociale Europeo e alla società in house, ragiona Catarra nella nota “sono al vaglio, anche grazie agli esposti della Uil, della Commisione Europea, del Ministero del Lavoro, della Procura di Teramo solo per citarne alcuni, pare evidente la totale inopportunità, intempestività e malafede di questa ulteriore iniziativa della Funzione pubblica della Uil a due giorni dalla firma di un accordo”.
Per brevità:
1) Catarra afferma che la UIL, “esulando dalle competenze proprie del sindacato che dovrebbero essere ricondotte alla tutela dei lavoratori, compie un’azione di “sabotaggio” nei confronti dell’accordo da lui stesso firmato”.
Forse non siamo molto perspicaci, ma potrebbe dirci il Presidente cosa c’entra la funzione sindacale di tutela dei lavoratori con la richiesta di puntuali controlli avanzata al competente Dirigente della Provincia?
2) E poi, chiedere una vigilanza scrupolosa ad un Dirigente provinciale significherebbe sabotare un accordo sindacale?
3) A Catarra “pare evidente la totale inopportunità, intempestività e malafede di questa ulteriore iniziativa della Funzione pubblica della Uil a due giorni dalla firma di un accordo”.
E dove sarebbe, di grazia, la malafede? Nel pretendere il rispetto della legalità, delle prescrizioni dello Statuto di Teramo Lavoro, delle disposizioni della Convenzione e dei Disciplinari?
La Redazione de “I Due Punti”
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