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Teramo Lavoro: l’ira di Catarra – Parte 3/5

di Anonimo
4 minuti

Come detto nei precedenti interventi, il Presidente della Provincia è andato su tutte le furie per la lettera che la UIL Federazione Poteri Locali di Teramo ha inviato in data 2 luglio a tutte le autorità coinvolte nel controllo della gestione della società Teramo Lavoro Srl.
Ecco parte del comunicato stampa provinciale del 6 luglio:
Con una nota inviata ai vertici provinciali e regionali della Uil, questa, mattina, il presidente Catarra ha preannunciato la rottura delle relazioni sindacali con la Funzione Pubblica della Uil e il mandato all’Avvocatura per le azioni di tutela dell’ente".
La decisione “assunta con dispiacere per il rispetto che nutro nei confronti del ruolo sindacale e gli ottimi rapporti che intercorrono con le altre categorie della Uil” ha precisato il presidente Catarra, è stata assunta dopo che il segretario della Funzione pubblica, Alfiero Di Giammartino, dopo aver sottocritto, venerdì scorso un accordo per i precari della Teramo Lavoro, ha successivamente inviato una nota alla Provincia, alla Procura, alla Regione e all’Unione Europea sostenendo “la mancanza di autorevolezza, terzietà e autonomia” degli uffici provinciali preposti ai controlli sulla società in house.
In seguito ad una complessa e faticosa trattativa – si legge nella nota inviata dal Presidente Catarra - che ha visto la partecipazione di tutte le parti in causa e anche di esperti di fiducia del sindacato, la Uil, appena venerdì scorso, congiuntamente alla Cgil e alla Cisl, ha firmato un accordo per il prolungamento del contratto di 100 lavorato precari della Teramo Lavoro per 12 mesi. Per 63 di loro la riassunzione e il contratto di 12 mesi è vincolato allo sblocco del “congelamento” dei finanziamenti del Fondo sociale europeo da parte della Regione che ne ha sospeso l’erogazione in attesa di ricevere di dirigenti della Provincia le conclusioni dei tre livelli di controllo posti in essere. Il martedì successivo all’accordo il segretario provinciale della funzione pubblica della Uil, Alfiero di Giammartino, ha inviato una nota al Dirigente del settore B7, titolare della verifica di secondo livello sul Fondo sociale europeo, e per conoscenza: alla Procura, all’Unione Europea, alla Regione mettendo in discussione la veridicità, la legittimità e la congruenza dei controlli. Di Giammartino, esulando dalle competenze proprie del sindacato che dovrebbero essere ricondotte alla tutela dei lavoratori, compie un’azione di “sabotaggio” nei confronti dell’accordo da lui stesso firmato e nel farlo utilizza, nella forma e nella sostanza, termini e argomentazioni fortemente lesivi della dignità professionale e personale dei dipendenti adibiti alle attività di controllo con affermazioni diffamatorie”.
Atteso che le questioni relative all’utilizzo del Fondo sociale Europeo e alla società in house, ragiona Catarra nella nota “sono al vaglio, anche grazie agli esposti della Uil, della Commisione Europea, del Ministero del Lavoro, della Procura di Teramo solo per citarne alcuni, pare evidente la totale inopportunità, intempestività e malafede di questa ulteriore iniziativa della Funzione pubblica della Uil a due giorni dalla firma di un accordo”.

Per brevità:
1) Catarra afferma che la UIL, “esulando dalle competenze proprie del sindacato che dovrebbero essere ricondotte alla tutela dei lavoratori, compie un’azione di “sabotaggio” nei confronti dell’accordo da lui stesso firmato”.
Forse non siamo molto perspicaci, ma potrebbe dirci il Presidente cosa c’entra la funzione sindacale di tutela dei lavoratori con la richiesta di puntuali controlli avanzata al competente Dirigente della Provincia?
2) E poi, chiedere una vigilanza scrupolosa ad un Dirigente provinciale significherebbe sabotare un accordo sindacale?
3) A Catarra “pare evidente la totale inopportunità, intempestività e malafede di questa ulteriore iniziativa della Funzione pubblica della Uil a due giorni dalla firma di un accordo”.
E dove sarebbe, di grazia, la malafede? Nel pretendere il rispetto della legalità, delle prescrizioni dello Statuto di Teramo Lavoro, delle disposizioni della Convenzione e dei Disciplinari?

Tavola illustrata tratta dal Sor Paolo n. 294 del 31 luglio 2011  



La Redazione de “I Due Punti”
 

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Commenti

Scibbenedett i tuoi riassunti, Gianca'! :))))
Bhè, un conto è chiedere più controlli, altro paio di maniche è il mettere "in discussione la veridicità, la legittimità e la congruenza dei controlli". Dovremmo leggere la nota di Di Giammartino per sapere come li ha messi in discussione, se denunciandone l'ineguatezza o proponendo semplicemente un maggior controllo. Se li metti in discussione denunciando l'assenza di controlli adeguati non sottoscrivi l'accordo, punto. In caso si semplice proposta, perché inoltrare a Procura e Unione Europea? Purtroppo i riassunti non danno un quadro completo, però c'è chi s'accontenta, grazie a Dio.
Dov'è il sabotaggio? I controlli chiesti da Di Giammartino cosa hanno sabotato? La proroga? Catarra non vuoi più prorogare? Per colpa di Di Giammartino? Ma ci rendiamo conto che stiamo parlando di un Ente Pubblico, pagato con denaro pubblico, anche con il denaro della "povera" gente: la gente che non sa nemmeno a cosa serve la Provincia, a che servono i Centri per l'Impiego perché questi non gli hanno mai trovato lavoro, che guadagnano nemmeno 1000 euro cuocendosi sotto il sole o pulendo i cessi... Forse avete avuto la fortuna di non dover vedere vostro padre bruciato dal sole per aver lavorato tutta la giornata in cantiere, di sapere che non è dovuto emigrare a 16 anni, di non averlo mai visto rientrare congelato per il freddo, di non averlo mai visto fasciarsi le mani per gli spacchi e i tagli... TUTTO quello che ho è SUO, e per me è umiliante... Lui da emigrato mandava i soldi ai suoi genitori! Forse avete la fortuna di non dover vedere vostra suocera a 64 anni fare ancora le pulizie e non avere più la cartilagine alle ginocchia e non andare in pensione per guadagnare qualcosina in più per paura che manchi qualcosa alle nipotine... Gli enti pubblici vengono pagati anche con i loro soldi! La "povera" gente non sa che esiste in Provincia, non in Parlamento, gente che guadagna 230.000 euro all'anno, gente che si autoassume a più di 4.000 euro al mese e lo comunica al Centro per l'Impiego dopo un anno, gente che fa l’amministratore di una società in house con la terza media (purtroppo mio padre non lo può fare: ha solo la quinta elementare!)... Non sa che si può lavorare in un Ente Pubblico senza una selezione pubblica... Non sa che non serve mandare i propri figli a studiare... che tanto non verrà permesso loro di cambiare status sociale... Ma può essere che lavorare in Provincia vi ha lobotomizzati? Ma può essere che non vi vergognate? Ma può essere che invece di stare a 90 gradi, non vi alzate e non li prendete a calci nel culo (metaforicamente si intende…)? Io non ho scheletri nell'armadio e vi dà fastidio... Voi? Siete abituati ai privilegi o agli abusi? Nel mio dna non ci sono négli uni, né gli altri... Sperate nel finale a tarallucci e vino? Non avete capito che qui si parla di caviale e champagne? Avete paura? Vi fa paura il suono della notte insonne? So bene cosa provate… Ma io ci voglio credere ancora che qualcosa si può fare… Voi?
Signora, le parlerò altrettanto chiaramente come ho fatto con la sua sodale che si erge a paladina dei precari. Primo: lobotimizzato lo dici a tua sorella. Secondo: le storie familiari da libro Cuore se le può rimettere in saccoccia che non incanta nessuno. Cosa crede, che sia l'unica ad avere una famiglia con sacrifici alle spalle, che siamo tutti una massa di ricchi ereditieri che cercano lavoro solo per passare il tempo? Teramolavoro è contro di lei, la provincia è contro di lei, il sindacato è contro di lei, praticamente tutto il mondo ce l'ha con lei!! Invece di perdere tempo inondando la rete di messaggi ossessivo-compulsivi e complottistici, se ha tanto a cuore il destino dei suoi familiari, utilizzi il suo tempo per cercare lavoro, visto che il sottoscritto, domenica 1 luglio, il giorno dopo la scadenza del contratto con la Teramolavoro, è andato allo stabilimento balneare dove ha la cosidetta quota-palma chiedendo se avevano bisogno per pulire la spiaggia, anche solo per i fine settimana e anche a nero. Sempre che questo tipo di lavoro lo ritenga confacente con il suo stratosferico curriculum.
Ah Domè, tu scrivi: "le storie familiari da libro Cuore se le può rimettere in saccoccia che non incanta nessuno".... e la tua richiesta di "pulire la spiaggia, anche solo per i fine settimana e anche a nero" (detto poi da uno che lavorava in un Centro per l'Impiego!!!) come la vedi? Tra l'altro beato te che hai la quota palma, molti non riescono a permettersi neppure di mangiare!
> la tua richiesta di "pulire la spiaggia, anche solo per i fine settimana e anche a nero" (detto poi da uno che lavorava in un Centro per l'Impiego!!!) come la vedi? Come la storia di uno che si dà da fare, invece di stare a piagnucolare e a fare la morale agli altri passando le sue giornate davanti al computer, invece di cercarsi un lavoro.