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Il naufragio dei libri

di Elso Simone Serpentini
3 minuti

La proprietaria dei libri lasciati in strada, dice di aver bussato a molte porte, prima di decidersi a chiamare la Team, in attesa del ritiro speciale. Non specifica chi ha chiamato e quando, non ne fa i nomi, fornisce solo indicazioni bastevoli a capire che si tratta di persone che vengono pagate e ritirano mensilmente uno stipendio in quanto operatori culturali. Hanno risposto di non sapere che farsene dei libri di cui la signora intendeva disfarsi, dovendo far posto nello studio professionale di suo marito, in occasione di un trasloco, ad altri libri. Non hanno saputo fornire alcuna indicazione alternativa. Così la signora, alla fine, ha chiamato la Team che ha fissato il passaggio del suo camioncino per le ore 12. 

Per fortuna il camioncino è passato solo alle 13, quando ormai i libri rimasti erano pochi, che non si sono salvati dal naufragio del macero e della discarica, perché non sono riusciti a convincere o a sedurre a sufficienza, o forse semplicemente non hanno fatto ancora in tempo, quanti, numerosissimi, fin dal primo momento si sono avvicinati alla montagna di libri, e hanno preso a scegliere secondo i propri gusti e le proprie predilezioni: lì una grammatica tedesca, qui un’antica edizione di Dante curata da Papini, là un opuscolo dell’avv. On. Enrico Presutti, autografato, qua una bella edizione di un romanzo Neera pubblicato dall’Editore Madella ai primi del Novecento. 

Sembrava, ed io mi sono trovato presente, impotente e incredulo, una scena di un film neorealista, una specie di assalto ai forni di manzoniana memoria, un “fila e tessi” di persone che immergevano le mani nel mucchio di libri per salvare dal naufragio questo o quello. E i libri erano lì, che chiusi o aperti, sembravano implorare, suggerendo di essere scelti per scampare alla sorte che li avrebbe visto finire insieme a vecchi televisori, a resti di lavatrici e ad altra immondizia indifferenziata. Sarebbe stato già tanto finire tra carta e cartone, ma non era certo. C’era anche Pino il rigattiere, tra gli improvvisati operatori culturali di una “Fahrenheit 451” al contrario. Nel famoso libro di Ray Bradbury, in una allucinante società del futuro, si cercano gli ultimi libri scampati a una distruzione sistematica e conservati illegalmente, per bruciali. Qui, in una allucinata società del presente, si cercavano i libri destinati alla discarica per salvarli dalla distruzione. 

Ho notato tra i libri che non si sono salvati e che poi sono finiti nel camioncino della Team una bella edizione di una serie di racconti di primo novecento, un opuscolo autografato dall’autore, un codice di leggi commentato e chiosato, una raccolta di poesie. Per fortuna sono finiti nel furgoncino di Pino bei libri rilegati e tomi di un certo interesse, parte dei quali Pino ha tenuto per sé e parte ha scaricato da un giovane avvocato che se li era scelti e li aveva destinati nel proprio studio.

La serie di fotografie che ho personalmente realizzato testimonia l’atmosfera di meraviglia, di stupore, perfino di rammarico, che contrassegnava la scena di chi frugava tra i libri, ci riporta il senso di un clima medievale e la sensazione di “strage degli innocenti” che aleggiava. Dal naufragio di libri la maggior parte dei naufraghi si è salvata. Provo pietà per quelli che non sono riusciti a salvarsi e sono finiti nel camioncino della Team. Per fortuna sono pochi. 

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Commenti

La cultura a Teramo e' rimasta e continua a vegetare nella maggior parte dei teramani. Le associazioni culturali invece si evidenziano in tutti i media per illegalità': bische clandestine, occupazioni illegittime di suoli pubblici. La cultura istituzionalizzata per gli eventi durante le feste natalizie ci ha fatto vedere il picco massimo delle sue capacita'. Se avessi saputo che qualcosa c'era rimasto la TEAM avrebbe caricato solo cartacce.
IL LIBRO è il mezzo più rapido per tediare la gente! E poi a cosa serve leggere un libro, tanto prima o dopo ne faranno un film! Non dimentichiamoci poi che i libri contribuiscono alla estinzione di una moltitudine di specie vegetali...... SCHERZI A PARTE, la cosa che più stupisce è che sempre più spesso e volentieri sono le istituzioni, ivi compresa l'università, ( tutrice e sostenitrice di cultura) che non trovano nulla di meglio che trasformare i libri in rifiuti da eliminare, per motivi di spazio o di peso, senza neppure pensare che tra quei libri potrebbero esserci testi importanti o più semplicemente piacevoli che potrebbero interessare a più di una persona. Suggerisco, timidamente, a questi " scienziati", preposti allo smaltimento, prima di riempire i sacchi neri della spazzatura di libri, di offrirli gratuitamente o al prezzo simbolico di 50 centesimi alla città, allungando così lo vita ai nostri insostituibili amici LIBRI! ....sans souci
V orrei sapere anch'io chi ha contattato la signora, perchè io faccio parte di un'associazione culturale che da anni promuove lo scambio di libri e ad oggi abbiamo una discreta biblioteca gratuita, se ci avesse chiamato sarei andata di corsa a ritirare tutti quei bei libri!!!
Allucinante! Ma alla signora non le ha sfiorato neanche per un momento il pensiero che poteva donarli alla Biblioteca "Delfico" o porli in vendita al Mercatino di Villa Pavone?
Se l'avessimo saputo in tanti, non ne sarebbe rimasto uno...io ad esempio non sapevo, altrimenti ne avrei fatto incetta. Che peccato! Ma regalarli a qualche scuola, non si poteva?
E' un pò la metafora del ns. tempo....se per teraa ci fosse stata birra o alcoolici in genere e cantastorie di pettegolezzi e astruserie varie sui politici teramani lì c'era un'enorme fila.....a a raccogliere, fare ed quant'altro
Nemmeno io sapevo altrimenti sarei passata più che volentieri "ingolosita" anche dai titoli che ho visto citati....anche io dovevo disfarmi di libri e,dispiacendomi di buttarli,approfittai di un gruppo Fb dove si regalano le cose di cui non abbiamo più bisogno ma che possono essere utili ad altri e i miei libri hanno trovato nuovi lettori. Se posso mettere il nome del gruppo (è a livello nazionale e strutturato per regioni),con il permesso di Giancarlo ne sarò lieta,magari qualcun altro ha qualcosa di cui disfarsi e che puo essere utile a qualcun'altro,fermo restando naturalmente che anche l'idea di donare libri ad associazioni,ludoteche ecc è un idea nobile :)