Nevica. E tutto il popolo di fb è lì a postare le foto del balconcino di casa ammantato di neve e le nostalgiche cartoline del Natale con la slitta e le renne che spiccano il volo verso il cielo, proprio come immaginavamo che accadesse da bambini. Perchè, diciamocelo, la neve un po' bambini fa tornare. Qualcuno posta pure che ha voglia di prepararsi una tazza di cioccolata calda e che starsene sotto al piumone non ha prezzo e che per tutto il resto c'è Mastercard. Non pensano né all'aroma del cioccolato né alle morbidezze delle piume d'oca, invece, gli automobilisti che nel frattempo stanno facendo i conti con questa manciata di neve che ha infarinato, almeno fino a questo momento!, la città. E sono bollettini di guerra. Un'ora di auto per arrivare da Piano della Lenta a piazza Garibaldi. Un'ora e mezzo per arrivare da Piano d'Accio in centro storico. Un viale Bovio da tregenda con i mezzi pesanti. Villa Mosca e Colleparco in affanno da subito ma anche piazzale San Francesco non scherza. Dunque. Facciamo due conti. Due le ipotesi sul piatto. La prima. Teramo, città nevofobica. Che davanti alla neve reagisce come una scheggia impazzita. E teramani incapaci di guidare e tutti lì a lamentarsi e che sarà mai una spruzzata di neve. Qualche tamponamento, tanto per un assaggio. Mezzi pesanti in difficoltà. Va bene che di notte, in linea di massima, alla neve segue il ghiaccio ma a questo penseranno i mezzi spargisale. O no? Seconda ipotesi, che la neve arrivasse non era certo un segreto covato dal meteo, anzi, tutt'altro. E i mezzi spargisale sono pronti a partire con un corproso schieramento di forze assicurano da Palazzo e dite pronte a scattare a go-gò. Le scuole, intanto, sono state già chiuse per la giornata di domani. Priorità alla chiusura delle scuole che è, si sa, il primo provvedimento di peso da prendere. La sicurezza sulle strade, quella, come noto, invece può attendere. Mah.
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