Domani presentero’ una interrogazione urgente al Presidente Chiodi per conoscere le ragioni dei ritardi che sta subendo la procedura di assegnazione dell’incarico di consulente giuridico della Regione Abruzzo, per la redazione del famigerato Piano Cave.
Sembra, infatti, che la procedura selettiva pubblica sia stata regolarmente espletata, con l’individuazione del professionista da incaricare.
Poi, pero’, tutto si sarebbe bloccato, perche’ al vincitore della selezione sarebbe stato imposto di condividere l’incarico (e la parcella) con altro professionista, che non avrebbe neppure partecipato alla selezione.
Un professionista che, indipendentemente dalle sue competenze, sarebbe molto vicino alle associazioni di categorie rappresentative delle imprese che operano nel settore; in pratica esattamente la figura professionale che si dovrebbe evitare, quando la pubblica amministrazione deve prendere decisioni che incidono sulle aspettative di privati.
Ora e’ concreto il pericolo che il vincitore della selezione si rivolga alla giustizia per tutelare le proprie ragioni e che il procedimento subisca un rallentamento.
Con la conseguenza che, dopo decenni di attesa, l’Abruzzo resti chissa’ per quanto tempo ancora senza il proprio Piano Cave.
E con il rischio, altrettanto concreto, che la perdurante assenza di regole consenta a qualcuno di continuare a sventrarne il paesaggio.
La questione del blocco delle autorizzazioni all’apertura di nuove cave in Abruzzo, nella attesa della approvazione del Piano Regionale delle Cave, approvata dal Consiglio Regionale, e’ stata oggetto di un aspro scontro, che ha visto gran parte del PdL sostenere che i tempi sarebbero stati troppo lunghi da sostenere per le imprese del settore.
Ora, dalla risposta di Chiodi, sara’ possibile capire se qualcuno sta contribuendo ad allungarli ulteriormente.
Carlo Costantini
Capogruppo IdV Consiglio regionale
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