Il mercato della politica. Quanto viene un onorevole al chilo? Mentre scorrono le immagini dell'ultima puntata di Report, mentre la politica tocca il punto più basso di piacere nei confronti dei cittadini, il Partito Democratico abruzzese ha una grande idea. Soldi, ovviamente. Partiamo con alcune dichiarazioni.
Sandro Mariani, vice segretario del Partito Democratico della provincia Teramo " Trovo singolare la scelta della direzione regionale di chiedere ai candidati di versare una vera e propria quota(ben 30 000 euro) per essere messi in lista. Credo sia aberrante pensare che il partito da democratico possa diventare improvvisamente aristocratico e non possa sostenere la campagna elettorale. Le idee ed i contenuti non possono avere un prezzo, altrimenti è sin troppo facile concludere che assomiglino agli interessi di pochi".
Raffaella D'Elpidio consigliere comunale di Roseto per il Partito Democratico "Segretario Silvio Paolucci... gira voce che il PD stia prevedendo ( o abbia già previsto) per la candidatura al Parlamento una sorta di "tassa di iscrizione" di 30.000 euro. Se non versi non ti presenti. Siccome se ne parla, nessuno smentisce e i più confermano non mi resta altro che chiederlo direttamente a lei o a chi per lei. È vero? Grazie".
Cerchiamo di fare un esempio. Io giovane dirigente del partito democratico. Decido di accettare la richiesta di un gruppo di iscritti e di candidarmi al Parlamento. Il gruppo è condivisione e crescita.
Non ho 30mila euro e non ho intenzione di fare la questua tra gli amici, perchè non sarei libero di svolgere la mia attività di parlamentare. I cosiddetti debiti delle elezioni pregiudicano sempre la vita di un eletto. Questo è il Partito Democratico, che fa selezione all'ingresso della democrazia. Si voterà con il bancomat? Il finale è segnato. Non potrò mai candidarmi.
Alle primarie ci sarà un albo del partito, un obolo da tre a cinque euro e tante altre piccole novità.
Nel frattempo il Segretario Paolucci si è contraddistinto per un altro libero atto di confronto. Il suo veto sul dirigente di Teramo, Stefano Alessiani, definito non gradito come rappresentante teramano nel comitato regionale a favore di Bersani. Il suo nome era stato fatto dal Segretario Provinciale Verrocchio, che è rimasto in devoto silenzio.
Nell'altro frattempo abbiamo assistito al pentimento del consigliere regionale del PD, Camillo D'Alessandro, passato di corsa da Renzi a Bersani. Affanno.
Ha ragione Paolucci a mettere un minimo di 30 milaeuro, a porre un veto su Alessiani, dobbiamo difendere la riconferma di onorevoli come Tommaso Ginoble, al 455esimo posto su 630 deputati (classifica di openpolis). Si chiama Meritocrazia.
Il confronto, la critica non sono graditi al buon segretario regionale Paolucci. Ne prendiamo atto e lo lasciamo solo con i suoi conti.
Report è finito con la Gabanelli quasi in lacrime. C'è veramente da piangere.
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Commenti
Caro Bakunin, dovresti conoscermi e essere un pò più obiettivo.
Leggi la dichiarazione di Mariani, vice segretario provinciale. Hai qualche dubbio? io no.
Molti dubbi avendo controllato la notizia con sei dirigenti del suo partito regionale. Vedremo di farli parlare con un nuovo articolo. Faccia a Faccia.
Mi domando: un teramano ma soprattutto un rosetano che volesse accostarsi al PD come fa? Ci trova due ignoranti come Ginoble ed il suo portaborse Galiffa. Non ho parole. Ho sentito che vuole ricandidarsi. Pietà o Signore! Se Tancredi ha avuto tutta questa stima per Catarra fino a decidere che dovesse essere lui il presidente della provincia, come si può avere stima per Tancredi? Chi sbaglia deve pagare (in termini elettorali) ricordiamocelo. Dentro la cabina elettorale siamo tutti uguali. Un voto a testa possiamo esprimere. Questi incompetenti dovranno andare a lavorare come gli altri e percepire intorno a 1.000 euro al mese. Provare il pane di tre croste. Teramani, non ci è più consentito sbagliare da dentro la cabina elettorale. Riprendiamici la nostra dignità. Li dobbiamo ricacciare dalle sedi istitutzionali questi ignoranti. Non possiamo più permetterci di essere amministrati da questi veri ignoranti.