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A proposito della Riforma Sanitaria del Governatore Chiodi

di Anonimo
3 minuti

Ciò che il Presidente della Regione Gianni Chiodi dice è che ha risanato il bilancio della sanità abruzzese, e che anzi lo ha portato in attivo; ciò che non dice è a spese di chi lo ha fatto e chi il presunto pareggio lo ha pagato e lo sta ancora pagando, e non solo in termini di maggiori esborsi (tra ticket e riduzione della qualità dei servizi erogati).
Forniamo un esempio in un settore specifico, quello dei laboratori diagnostici privati, ai quali si ricorre sempre più spesso per l’inefficienza di quelli pubblici, tra lunghe code e incertezze di regole.


Una struttura privata di Teramo, che si è vista assegnare un budget massino per le prestazioni in regime di esenzione di ticket (oltre il quale la struttura stessa deve agire solo come privato e quindi richiedendo compensi pieni per le prestazioni) di 191.465,62 euro, e in realtà ha operato per effettivi 293.226,91 euro, si è vista liquidare ovviamente non quest’ultima somma totale, ma nemmeno quella assegnata dal budget, ma solo 75.884,25 euro e a saldo, non come acconto.
Il che vuol dire che la differenza di 115.581,37 non sarà mai liquidata e la struttura privata dovrà rinunciarvi. Senza che sia stata data alcuna spiegazione plausibile.

Per gli anni precedenti, dal 2005 al 2010 la stessa struttura aveva fatturato un importo di 1.151.519,24 euro, dei quali erano stati liquidati solo 637.421,01 euro, residuando perciò 514.098,23 euro. Ma la somma non è stata erogata, avendo la Regione chiesto, imposto e ottenuto una transazione, liquidando a luglio 2010 solo 200.000 euro.


Se ci fosse una spiegazione valida, questi tagli potrebbero essere capiti, se nel frattempo i laboratori pubblici avessero migliorato i loro servizi, pure, se si fossero fatte delle scelte precise e se si fosse deciso di procedere con maggiore razionalità nell’equilibrio tra strutture private e strutture private lo stesso. Ma qui non viene riconosciuto e liquidato nemmeno quello che la Regione stessa ha pattuito e si è impegnata ad erogare, mettendo a rischio la sopravvivenza di una struttura che assicura posti di lavoro, servizi di qualità e rispetto rigoroso degli standards come hanno riconosciuto diverse ispezioni sanitarie regionali.


Quindi? Perché non rispettare i patti? Perché farsi forza del fatto che, anche se il laboratorio privato adisse le vie legali, non otterrebbe nulla, in quanto la Legge di Stabilità 2013 predisposto non contiene alcun emendamento soppressivo di quanto disposto dall’art. 6 bis come 2 lettera a del Decreto Legge n. 158/2012 (noto come Decreto Balduzzi), che dispone la impignorabilità dei fondi Asl fino al 31 dicembre 2013? Che cosa ci si guadagna a far fallire un laboratorio diagnostico privato che supporta quelli pubblici ove e quando questi non sono sufficienti?

Simon Soel

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Commenti

Mi piacerebbe leggere una risposta del Governatore Chiodi. Ho vissuto un'esperienza simile. Molto simile.
Lo Stato ed il paraStato, spesso, usano sistemi illegali, immorali, banditeschi. Delle due l'una: o il laboratorio froda la Regione o la Regione rapina il laboratorio. Terzium non datur! Qualcuno dovrebbe cominciare a ficcare il naso in certe situazioni per ristabilire un minimo di equità, moralità, giustizia! Ma per la sanità regionale le cose sono molto peggiori di quello che si dice in questo articolo. Lo sapevate che perfino per una banale operazione di alluce valgo, oramai, si organizzano pullman di pazienti che vanno ad operarsi nelle vicine strutture marchigiane? Non scherzo, si parte in pullman, a colpi di 40 - 50 pazienti a botta! Per non parlare di banali operazioni di ernia inguinale, emorroidi, ernia al disco, perfino semplici lipomi ed altri interventi ritenuti di routine che i pazienti preferiscono affrontare in strutture private di S. Benedetto del Tronto pur di non rischiare la roulette russa di Teramo. Ora il Governatore ci lascia. Lo attendono impegni sempre più grandi ... più importanti ... si va a fare la politica nobile, alta! Si lasciano, però, i problemi a chi resta! Il conto della mobilità passiva degli ultimi mesi, prima o poi, arriverà. Cazzi di chi resta! Saluti e salute a tutti!