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La cocaina e.... la politica Abruzzese...prima puntata

di Giancarlo Falconi
4 minuti

"La coca la sta usando chi è seduto accanto a te ora in treno e l’ha presa per svegliarsi stamattina o l’autista al volante dell’autobus che ti porta a casa... Fa uso di coca chi ti è più vicino. Se non è tuo padre o tua madre, se non è tuo fratello, allora è tuo figlio. Se non è tuo figlio, è il tuo capoufficio... Se non è lui, è l’infermiera che sta cambiando il catetere di tuo nonno e la coca le fa sembrare tutto più leggero, persino le notti. Se non è lei, è l’imbianchino che sta ritinteggiando la stanza della tua ragazza, che ha iniziato per curiosità e poi si è trovato a fare debiti.
Chi la usa è lì con te. La usa il portiere del tuo palazzo, ma se non la usa lui allora la sta usando la professoressa che dà ripetizioni ai tuoi figli...
Il sindaco da cui sei andato a cena.
Il costruttore della casa in cui vivi, lo scrittore che leggi prima di dormire... Ma se, pensandoci bene, ritieni che nessuna di queste persone possa tirare cocaina, o sei incapace di vedere o stai mentendo. Oppure, semplicemente, la persona che ne fa uso...(Zero-zero-zero...Roberto Saviano)

Chi conosce il tessuto economico della Camorra, del clan dei Casalesi, della mafia Casalese (composta in prevalenza dalle famiglie Laudicino e Bardellino di Casal di Principe) comprende che la cocaina non è solo elemento di spaccio, di commercio al dettaglio ma di ricatto.
Un sistema per rendere complici imprenditori, amministratori e soprattutto politici.
Il duopolio formato da sesso e coca.
Un cocktail sociale di vera e propria dipendenza.

La recente operazione«Dirty Job» guidata dal  sostituto procuratore della Dda de L'Aquila, David Mancini, ha portato in carcere tre imprenditori impegnati nella ricostruzione post terremoto dell'Aquila e altri quattro professionisti agli arresti domiciliari.
Tutti accusati di 
estorsione aggravata dal metodo mafioso, da intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro....è un chiaro esempio di come i casalesi siano ricercati per mediare e garantire affari illeciti.

Si legge "
Tutto per  massimizzare i profitti nei milionari appalti della cosiddetta ricostruzione privata i sette imprenditori coinvolti  si rivolgevano alla camorra, in particolare al clan dei Casalesi, per farsi procurare le maestranze a basso prezzo".
S
ono dieci i cantieri coinvolti fino a questo momento per un totale di oltre dieci milioni di euro di appalti. 

La cocaina rappresenta nella maggioranza delle operazioni dei Casalesi una moneta di scambio o un metodo di familismo amorale.
Lontana dalla visione di 
Edward C. Banfieldma vicina a quel metodo di associazione sociale di Tocqueville.
Politici, imprenditori e dirigenti di pubbliche amministrazioni, legati dalla matassa droga.

La cocaina crea una forte dipendenza.
Una volta assunta, la cocaina passa rapidamente la barriera ematoencefalica. Le sensazioni sperimentate come piacevoli inducono ad un riutilizzo della stessa. L’assunzione di cocaina determina un quadro di intossicazione che prevede una fase iniziale di piacevolezza ed euforia (rush) e in seguito la comparsa di uno stato di intensa sgradevolezza, nel momento dell’attenuarsi degli effetti (crash).

Quando si è sviluppata dipendenza la persona tende a mettere in atto comportamenti ripetitivi di ricerca della sostanza, investendo tempo ed energia solo per questa attività. Questo comporta una rapido deterioramento delle proprie attività (lavorative,familiari ecc.) e provoca gravi problemi personali.
www.terapiapsicologicafirenze.org/cocaina_dipendenza.html

Un fatto quotidiano che rivoluzionerà la vita della nostra Regione.
Saranno coinvolti persone insospettabili come consumatori diretti e soprattutto come complici di un metodo mafioso.
Perchè la richiesta diviene ogni giorno più elevata e i soldi elemento essenziale.
Quando non è la valenza economica a essere il mezzo di pagamento ma il semplice omertoso favore, si crea l'associazione e in poco tempo un impiegato di un ente locale o un Amministratore, si trova a essere affiliato con la mafia.
Spacciatore, camorrista e corruttore in pochi giorni.

Il paradiso alcaloide costa e costa caro. 
Il ricatto e la cocaina faranno cadere Amministrazioni locali, compartecipate, società in House, faranno annullare appalti, concorsi, rivedere prestiti e mutui bancari, in quella che diventerà la madre delle inchieste italiane.

...e non finisce qui....

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Commenti

La "coca" non colpisce solamente sugli appalti del Comune de L'Aquila, in tutto il cratere ci sono appalti truffaldini, mance sotto banco, ditte con troppi lavori, subappalti forzati e forzosi. A L'Aquila si, si è mangiato, forse tutto... O forse poco. Se volessimo scoprire la coperta nei piccoli paesini del cratere, come nella provincia di Teramo, probabilmente ci stupirebbe tutto il marcio che c'è in giro. Piccoli paesi da 2000 abitanti che, con pochi danni evidenti, hanno già stanziato una decina di milioni di euro per la ricostruzione. Casalesi? Nono. Questo clan si chiama Essere Umano.
Come??????? dopo la stupenda legge Fini Giovanardi questo problema ancora esiste ?????? DEVONO ANDARE TUTTI IN GALERA spacciatori e consumatori........ e che non si dica che non serve a nulla CHIARO ???????
So di una prossima retata in provincia di Teramo (inteso come territorio). Secondo me analizzando i fiumi del teramano troveremo sicuramente valori importanti di cocaina. Forse il pesce luna trovato a Silvi....... Eccellente articolo che riassume il grave malessere di persone che non si sono mai affrancati dal cordone ombelicale primario. Tutte le dipendenze creano sofferenza. Alcuni sono convinti che da adulti si è fuori da questi meccanismi. I casalesi sono maestri nel ricordarlo a tutti che così non è. Spostano il tutto sulla dipendenza economica ed il gioco è fatto. Sono d'accordo con il grande Vittorino Andreoli della necessitá di introdurre la psichiatria economica. Conteremo meno suicidi. Giancarlo, questo e gli articoli che seguiranno sicuramente creerà sconcerto tra chi usa la cocaina in insospettabili ambienti teramani (uffici ecc. ) perché molti si sentiranno scoperti, come braccati dagli sguardi di chi non ne fa uso ma che loro malgrado ne subiscono la presenza.
Rosario a parte che per incarcerare tutti i consumatori, dovrebbero costruire dei carceri grandi quanto delle regioni. Ma negli Usa questa politica si è rivelata solo una spesa per il contribuente, che ha portato al collasso Stati come la California e altri. Con tutti i carcerati per uso e spaccio di sostanze la California è dovuta ricorrere ai ripari, per non dichiarare il fallimento, anzi stanno depenalizzando non solo i reati di uso, ma anche quelli piccoli di spaccio Ed infatti non solo non serve a nulla, perchè la droga continua a prosperare, così come le mafie ed i reati connessi alla droga, ma costano un sacco di soldi anche ai cittadini, se si calcola che ogni detenuto costa 150-200 euro al giorno.
Penso di Essere fortunato, Nella mia piccola cerchia nessuno fa uso di cocaina. Sono un caso isolato!!!!
Perchè i politici non si presentano spontaneamete per un'analisi dei capelli? Vedremmo delle cose interessantissime, anche tra qualche nostro amico. Cha ce cunusciame!
DI SIGNOR SPAZZANEVE, ce ne sono tanti come lui, sono quelli che dicono " la cocaina io? per carità! a me piace solo l'odore e basta ". Il sig. Spazzaneve considera la cocaina una simpatica e innocua polverina magica che dà felicità a chiunque la " respira" o " la mangia" ; è superiore a tutte le altre droghe perché costa di più e, quindi, è meglio. E poi la consumava anche quel genio di Oscar Wilde ed oggi anche quei genietti di Lapo e Morgan! Naturalmente il sig. Spazzaneve ritiene che, come per tutte le droghe, non ci sono controindicazioni, infatti lo certifica scientificamente la CASALESI & Sons LTD premiata ditta che importa e commercializza il prodotto. Scusate la drammatica ironia, anzi ironia della sorte che si beffa dei piani e delle speranze del sig. Spazzaneve direttamente coinvolto nel naufraggio della sua anima alla deriva........com'è triste Venezia
scusate i lapsus in calami, slip of the pen!