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L'Ospedale di Teramo ha la prostata moscia

di Giancarlo Falconi
2 minuti

L' urologia è una branca specialistica medica e chirurgica che si occupa delle patologie a carico dell'apparato genito-urinario, cioè reni, ureteri, vescica, prostata ed organi genitali maschili esterni. Il reparto di Teramo diretto dal Primario Carlo Vicentini è da sempre di primo livello. Un'orchestra ben affiata con i dottori Cipolletti, Galassi, Paradiso, Tonelli  e il rimpianto Robimarga, promosso e trasferito all'Ospedale di Giulianova, dal Manager Varrassi. Un premio all'Eccellenza del reparto. 
Il dottore Robimarga era presente a Roma al convegno organizzato dal direttore di Urologia Ire, Michele Gallucci, da Indebir Gill e Mihir Desai dell’ University of Southern California.
In quattro giorni hanno dimostrato come sia possibile tramite due robot eseguire 16 cistectomie. Il dottore Cipolletti in molte interviste ha promosso l'uso della robotica per precisione, sposando il pensiero del Prof. Pansadoro (Leonardo.it) " I vantaggi di questa metodica sono rappresentati dalla sua bassa invasività e quindi da tempi di degenza più brevi e da una più rapida ripresa delle normali attività del paziente".

Il famoso robot Da Vinci acquistato dall'Asl di Chieti-Lanciano-Vasto. Si legge dal sito del portale Aziendale Sanitario Locale chietino " La chirurgia robotica approda all’ospedale di Chieti. E’ stata infatti acquistata la sofisticata tecnologia che introduce un’autentica rivoluzione in campo chirurgico, grazie a una precisione millimetrica che ne consente l’utilizzo in numerosi campi. Il robot, consegnato al "Santissima Annunziata", rappresenta la nuova frontiera in urologia, ginecologia e in chirurgia generale, perché permette di superare i limiti della laparoscopia tradizionale ed estendere l’impiego delle tecniche mininvasive alla numerosa casistica ancora trattata con la chirurgia "a cielo aperto".

Come può il centro di Urologia di  Teramo esprimere la propria preparazione senza avere a disposizione il robot Da Vinci?
Perchè il Manager Varrassi che nutre ottimi rapporti con il Primario Vicentini e ancora di più, come può l'ex Assessore Venturoni, che stima il luminare di Urlogia non consigliare un simile acquisto tecnologico?

Siamo sicuri che il dottore Robimarga, pur stabilizzato nel suo reparto di Giulianova, saprà peronare la causa dei suoi ex colleghi e portare verso il futuro il reparto teramano.
Quanti urologi e medici di chirurgia generale teramani sono nelle altre Asl a creare passività per il capoluogo aprutino?
L'Eccellenza si costruisce giorno dopo giorno, investendo in tecnologia e in medici...altrimenti richiamiamo Robimarga.
 

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Commenti

Il titolo è fantastico. Poi la tematica è seria. Bisogna smettere di avere rivalse personali e investire in tecnologia e medici. In nome di tutte le prostate di Teramo. Altrimenti tutti a Chieti. Grazie Giancà.
Teramo ha bisogno della sua tecnologia. Noi abbiamo pagato le stesse tasse ed è giusto avere le stesse possibilità di cura. Il personale è eccellente anzi, io chiamerei ancora altri medici. Abbiamo la possibilità di diventare un esempio nazionale.
Sono in ginocchio dal ridere. Argomento serio ma tu sei un fenomeno.
Sono per il meno invasivo possibile. Vogliamo il robot a Teramo e medici in grado di saperlo usare. Questa è la sanità virtuosa.

Attenzione alle bugie demagogiche di chi non è competente e deve fare sensazionalismo... Il robot sarebbe utile solo in presenza di specifici requisiti apidemiologici e clinici. In tutta la francia ce ne sono solo 4, in italia stanno spuntando come funghi. Un buon ospedale è fatto dai bravi professionisti, dalla organizzazione efficiente e dall'edilizia rinnovata e ragionata. Poi, solo molto dopo, arrivano logistica e tecnologia "all'ultimo grido"... Ricordo un tempo in cui richiami do popolo come questo articolo hanno generato molteplici mostri gaspariani: Davvero i teramani sono così ingenui da voler una sutura pulita e ordinana in cambio di un'operazione ben fatta? Allora sappiate che nessun medico di terami sarebbe in grado di operare con il robot, servirebbero altri (diversi) urologi. E ne servirebbero in numero doppio: uno in console e uno in sala.... Teramani, sveglia! Basta a farvi truffare da questa politica, da questi giornalisti. Questo intervento lo censureranno ma io so che la sanità del futuro, in abruzzo, non passa per teramo.. D'altronde, le marche sono a due passi...ma anche chieti!

Al massimo Robimarga col robot ci può sminuzzare le cipolle per il soffritto...

 Errico leggi l ironia?

I valenti medici urologi ,che prestano la loro opera meritoria nell'ospedale Mazzini di Teramo,devono assolutamente essere assistiti,nell'esclusivo interesse dei pazienti,dalla nuova tecnologia gia' presente in diverse strutture italiane.Cosa dicono i responsabili "politici" della sanita'teramana teramana? Cosa dice Chiodi " il silenzioso"?