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Il reparto Fantasma di Teramo su il Venerdì de La Repubblica

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Teramo è ghost.
Il quotidiano La Repubblica avrebbe deciso di aprire una redazione a Teramo. Il modello e stile della Sanità teramana dovrebbe essere brevettato dal teatro dell'assurdo.
La movida politica dei medici politici teramani è diventata una barzelletta da osteria di quart'ordine. Teramo è ben altro. Teramo merita un'altra forma di rispetto. Teramo è capace di denunciare. Teramo è capace di indagare. Teramo è capace di amare la propria realtà e difenderla dall'illegalità. Teramo è la Guardia di Finanza. Teramo è i Carabinieri. Teramo è una Procura decisa a non essere ombra di se stessa.
Un reparto che non esiste. Quindici mesi senza autorizzazione. Perchè è stato inaugurato? Che rapporto c'è tra il fatto che Ciarrocchi è un medico politico e l'invenzione dal nulla di un reparto non riconosciuto dall'Istituto Superiore della Sanità?
Per quale motivo il Governatore Chiodi non sapeva nulla? Perchè continua a fidarsi del suo uomo ombra, premiato in ogni salsa e ascoltato in ogni forma? Perchè il consigliere regionale Venturoni non si dimette insieme al manager Varrassi? Perchè il manager Varrassi ancora non si dimette? Perchè il Direttore Sanitario Antelli ancora non si dimette? Perchè la D.ssa. Palmeri ancora non si dimette? Perchè il responsabile medico del reparto di Procreazione medicalmente assistita, il dottor Francesco Ciarrocchi, ancora non si dimette da consigliere comunale? Perchè il sindaco Brucchi rimane in silenzio? Nel frattempo a pagina 41 de Il Venerdì, a firma di Antonio Storto, la cronaca della verità, nuda e cruda. L'ennesima brutta figura del modello Teramo, per una stagione politica che ci umilia e offende ogni giorno.
Non solo il venerdì.

...e non finisce qui....

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Commenti

Vergogna!!! Mi vergogno di essere Teramano e Abruzzese!!!!
Perchè non si dimettono? Perchè sono microbi senza spina dorsale, senza dignità, senza pudore, senza onestà, senza umiltà. Il loro tempo è finito comunque. Anche se restassero seduti sulle loro poltrone. Non hanno più alcuna autorevolezza (semmai l'avessero avuta). Per i dipendenti, i loro "ordini" valgono quanto una cacca di cane da scavalcare per strada, e il caos regna sovrano. Ecco come si riduce l'Italia a un paese da terzo mondo quale siamo diventati. Grazie, Venturoni e Chiodi. Continuate a giocare a burraco.
questo è quello che si legge sul Messaggero di stamattina. quanti reparti non sono a norma, cara Dottoressa Palmeri? quante violazioni alle norme si commettono, da sempre, nei reparti del "suo" ospedale? "Nel reparto di Neurologia dell’ospedale Mazzini si arriva al paradosso che sono spesso i parenti dei pazienti a leggere i dati dei monitor in terapia semi-intensiva e a riferirli poi al medico di turno. Le centraline non sono visionate dagli infermieri a causa del loro numero sempre più insufficiente e tale carenza provoca anche altri tipi di problematiche. Come quella, riferisce un politico teramano, di un paziente, tra l’altro suo parente, ricoverato in Neurologia e che nel pieno della notte, dopo aver subito una crisi, ha dovuto attendere diverso tempo prima che arrivasse da casa il medico responsabile. Il dirigente medico di Neurologia, Maurizio Assetta, allarga le mani in segno di sconforto: «Non c’è il medico di guardia quando invece dovrebbe stare lì – mette in chiaro il sanitario – però per le urgenze gravi c’è sempre un rianimatore e se si dovesse presentare una necessità, un dottore resta in reparto». La situazione in Neurologia non è delle migliori, almeno dal lato dell’assistenza infermieristica. Attualmente ne sono presenti due per turno e non sono più sufficienti sia per la mole di lavoro complessiva che per i sei letti di terapia semi-intensiva: «Mancano gli infermieri destinati alla semi-intensiva che dovrebbero assicurare una migliore copertura del paziente, ne va di mezzo la sua sicurezza» conclude Assetta. «E mancano gli spazi per Neurofisiologia clinica». E se infermieri e personale paramedico non sono in numero sufficiente, gli stessi medici si sono stufati di tappare i buchi: «In questi ultimi tre anni i medici abruzzesi hanno stretto la cinta - interviene il segretario Anaao Assomed, Filippo Gianfelice - accettando i tagli di spazi e di progressione di carriere con spirito di sacrificio; siamo quelli che hanno circa 10 milioni di ore annue di lavoro straordinario sulle spalle e un enorme accumulo di giorni di ferie non godute; è dunque venuto il momento di dire basta con la nostra presenza nella manifestazione di sabato prossimo a Roma, i cittadini ci capiranno»."
Dimissioni. Vergogna.
Favoritismi, doppi/tripli incarichi, clientelismo, corruzione, mancanza di rispetto (delle regole e dei cittadini), ipocrisia, falsità... sono queste le malattie dalle quali tutta la classe "dirigente" italiana (e teramana) dovrebbe curarsi. Essere giovane d'oggi.... senza poter avere sogni!!! Grazie!
PERCHE' NON TI DIMETTI FALCONI?

Ci sto ...mi dimetterò e chiuderò i due punti dopo di voi;)

Non si dimettono perchè sono affamati di potere e ricchezza!!!!!
Il Venerdì di Repubblica che cita il nostro Giancarlo mi ha eccitato. ;) quanti "giornalisti" teramani hanno avuto la stessa sorte? e quanti di loro, scopiazzando il nostro blogger pelato, hanno avuto il buon gusto di citarlo?