Sono la sorella di un giocatore che si e' rovinato la vita per il gioco e non solo la sua, quella di mia madre e di consenguenza la mia...
Continua a mettersi nei guai con i debiti di gioco al punto, che lui e mia madre hanno dovuto lasciare la casa e sono ospiti dall'altra mia sorella.
Servono altri soldi mio marito non puo' piu' sostenere questa situazione.
Cosa fare?
Vi assicuro che di queste lettere è piena la nostra casella di posta. Cosa consigliare? La denuncia? Il ricovero nei centri di recupero?
La statistica è inesorabile. " Secondo una ricerca, il numero, sicuramente in difetto, dei giocatori d’azzardo, in Italia, è di circa 900 mila persone, un numero impressionante, addirittura pari al 2% della popolazione adulta, tanto da potersi definire questa, una vera e propria malattia sociale, come già circa 30 anni fa sostenevano gli americani che avevano classificato il bisogno impulsivo di giocare a tutti i costi, un “Disturbo del Controllo”. In Italia questo disturbo viene definito “GAP”, ovvero gioco d’azzardo patologico ed è considerato una vera e propria dipendenza, più o meno come quella alle droghe e, ciò, per l’euforia, l’eccitazione, il senso di impotenza molto simile a quelle che provano i tossicodipendenti, così come questi, anche i giocatori d’azzardo, se privati del gioco, vivono vere e proprie crisi di astinenza, a volte persino molto penose".
La pschiatria moderna classifica due tipi di giocatori " I giocatori cosi detti compulsivi, che hanno sviluppato dipendenza; per costoro è quasi impossibile resistere al gioco, pena lo sviluppo di manifestazioni di tipo ansiogeno, e giocatori che non sviluppano dipendenza, ma giocano, per esercitare in essi quel senso di evasione, un modo di mitigare le proprie ansie, avendo trovato nel gioco, l’unico sistema per ricavare vero beneficio psico-fisico e, una volta terminato il gioco, impegnarsi in quelle attività solite, con maggiore concentrazione e serenità e, soprattutto, sicurezza in se stessi".
In ogni caso l'unica soluzione è il ricovero nei centri specializzati. L'ASL di Teramo saprà indicarle sicuramente la via migliore. L'importante è farlo in tempo prima dei prestiti a strozzo, dei debiti con la malavita (specializzati anche nel recupero forzato), del suicidio. In tempo, significa, che ora ...può essere tardi. Prima di subito.
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