Come si può passare in pochi giorni ad avere interlocutori del calibro a salve di Sbraccia e Procacci, all'Onorevole Cesa senza subire un trauma?
Senza il desiderio di un outing politico?
Come si può passare da essere dimissionato dal ruolo di vice sindaco del comune di Teramo, alla probabile candidatura alla camera dei deputati per l'Udc?
Bisogna indossare il costume da politico di Alfonso Di Sabatino. Costume adamitico e poco trasparente. Una seconda pelle. Capace di inghiottire rospi amari e rimanere feroce e silenzioso di loquela. Una proposta a bruciapelo dell'Onorevole Cesa negli uffici della Segreteria romana.
Si è parlato della nuova legge elettorale, delle preferenze, di una candidatura proposta e apprezzata da tutto il coordinamento nazionale. Di Sabatino è rimasto per un attimo spiazzato e senza possibilità di un diniego diplomatico.
Il vice sindaco di Teramo non conferma al telefono queste indiscrezioni e con un fare da buon democristiano, parla della buona politica del divenire.
Sappiamo con certezza che Di Sabatino avrebbe preso tempo, perchè la sua prima preoccupazione è stata la condivisione con la segretaria comunale e provinciale. Un moto politico che è piaciuto all'Onorevole Cesa e non ha fatto che cementare una convinzione generale. Se Roma chiama....obbedir tacendo, tacendo votar. Nel frattempo la futura legge elettorale aprirebbe un duello inaspettato. Gatti sicuro della candidatura alla Camera si godrebbe il duello " Fratricida" tra il Governatore Chiodi e il senatore Tancredi per lo scranno al Senato. Ma questa è un'altra storia.
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Bella però la messa in scena del migliore in giunta che viene cacciato e quindi merita un posto migliore. Una strategia mai vista.