Il 9 Marzo del 2010, al Consiglio Regionale approda una risoluzione, la numero 90, a firma dell’avvocato Emiliano Di Matteo, dal mirabolante titolo: Sviluppo e applicazioni delle reazioni ultrasoniche piezonucleare.
Saltando le premesse della risoluzione, in cui si esplicita la forza delle reazioni ultrasoniche dalla produzione di energia pulita alla cura dei tumori(?), vi dico che la risoluzione si conclude impegnando il Presidente della Regione Abruzzo e gli assessorati competenti a:
1) adottare, anche attraverso provvedimenti legislativi e con l'utilizzo dei fondi europei, idonee misure di sostegno finanziario per lo studio e l'applicazione industriale delle reazioni ultrasoniche piezonucleari scoperte dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.
2) Inoltre, alla luce del piano di ricerca applicato stilato dalla SO.G.I.N. (Società di gestione Impianti Nucleari), di proprietà del Ministero dell'Industria, a chiedere di realizzare in Abruzzo un Centro Nazionale Ricerche Nuove Energie per lo sfruttamento di quanto brevettato dal C.N.R.
Ma andiamo a veder cos’è:
ll termine piezonucleare indica, secondo Wikipedia, una teoria priva di riscontri e in violazione delle attuali leggi fisiche in base alla quale la pressione meccanica modifica la struttura dello spazio-tempo alla scala subatomica, generando quindi reazioni nucleari, andando tra l’altro, in deroga alla teoria della relatività di Einstein.
Nel 2012 ha sollevato molte polemiche la decisione di Alberto Carpinteri (Ex An oggi PDL), allora presidente dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica e coautore degli articoli nei quali si sostiene l’esistenza delle reazioni piezonucleari, di finanziare con fondi pubblici la ricerca sul piezonucleare; contro tale scelta 1100 scienziati hanno scritto al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca affinché "possa ricondurre la politica dell'istituto metrologico nazionale entro i canoni della prassi scientifica unanimemente accettata in tutto il mondo".
Il 24 dicembre 2012, a riprova della bontà di questa nuova scoperta, il Prof. Carpinteri è stato rimosso dal suo incarico e l’INRIM commissariato, tra gli applausi dei 1100 firmatari della mozione di sfiducia e lo sconcerto degli scienziati a livello mondiale, per il pietoso livello toccato dall’importante Istituto.
In questa fantomatica scoperta compaiono tre abruzzesi, il primo, uno degli autori di tale ricerca, il Sig. Franco Cardone(tecnico di laboratorio C3 presso il CNR ), originario di Sulmona e autodefinitosi “Cattolico Romano appartenente ad Alleanza Nazionale” nel 2008, in un convegno organizzato dal LIONS CLUB Sulmona presso l’UNIVERSITA’ DI CHIETI E PESCARA “G. D’ANNUNZIO” dichiarava :
«ci tengo a dire che tutti i risultati che vi presenterò sono il prodotto della Divina Provvidenza e noi ci siamo sempre gloriati di essere stati un laboratorio cristiano a maggioranza cattolica, perché veramente abbiamo corso dei rischi inauditi».
A chi gli domanda come hanno fatto ad uscire vivi da esperimenti tanto pericolosi, Cardone risponde così: «per volontà divina e per grazia ricevuta siamo stati bravi, li abbiamo tenuti sotto controllo!».
Ma se nel laboratorio ci fosse stato un Testimone di Geova, sarebbero saltati in aria?
Il secondo, il Prof. Mignani, professore associato alla Facoltà di Scienze Matematiche ( a Roma 3) è co-autore con Cardone della scoperta del millennio, mentre il terzo è il Colonnello dell’esercito italiano Antonio Aracu, fratello del più famoso Sabatino, noto alle cronache per la vicenda che ha visto la caduta della giunta Del Turco ed oggi meritevolmente eletto a sedere tra gli scranni del Parlamento, responsabile della costruzione dello speciale reattore.
Grazie a questa strabiliante scoperta, gli inventori annunciano che, dalla rottura delle pietre( si avete capito bene, specialmente granito) e dal controllo delle susseguenti reazioni piezonucleari si può:
- Studiare le fibre della Sindone, che in realtà è stata generata da un terremoto di 15 minuti (?) il 3 Aprile dell’anno 33 mentre faceva da sudario per il Cristo; Prof. Carpinteri 2010
- Trattare le scorie nucleari e decontaminarle ; “Prof” Cardone
- Produrre energia pulita senza scorie radioattive ; “Prof. “ Cardone/ Prof. Mignani
- Generare corrente elettrica ; “Prof.” Cardone
- Curare il Cancro trasformando le sostanze ed i tessuti dannosi per l’organismo umano in sostanze eliminabili per le vie naturali dal metabolismo del corpo umano; “Prof.” Cardone/(Avv. Di Matteo ?)
Facendo un po’ di cronistoria, l’On. Sabatino Aracu(PDL) a metà del 2009 impegna il Governo a finanziare le ricerche sul piezonucleare , il 09 Marzo 2010 l’avvocato con la passione per la Scienza, nonché Consigliere Regionale Emiliano Di Matteo deposita la risoluzione di cui sopra e il 4 Maggio del medesimo anno con voto UNANIME DELLA CLASSE DIRIGENTE MENO PREPARATA CHE L’ABRUZZO ABBIA MAI POTUTO ANNOVERARE, la risoluzione passa in consiglio.
Ma dov’è il trucco?
Il trucco risiede nel fatto che, mentre il Governo impazzisce cercando di trovare un sito da trasformare in deposito nazionale per scorie radioattive attraverso la So.G.I.N., arriva la Regione Abruzzo in suo aiuto.
Il 07 Maggio 2010 Franco Caramanico ( Ex PD oggi SEL) insieme ad Emiliano Di Matteo, annunciano dalle pagine di molti quotidiani locali, che presto a Sulmona, in zona Monte Cosimo, verrà installato un polo di ricerca denominato Centro Nazionale Ricerche Nuove Energie, in collaborazione proprio con So.G.I.N. ed affidato al Sig. Cardone.
Esclamavano orgogliosi: Siamo l’unica regione in Italia ad averlo fatto! (si fossero domandati perché, forse oggi non saremmo qui a parlarne)
Ma la So.G.I.N., chi è?
E’ la società di Stato Italiano incaricata della bonifica ambientale dei siti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi provenienti da attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare.
Ha il compito di smantellare le centrali nucleari italiane e soprattutto di individuare un deposito nazionale dove far confluire tutte le scorie, avendo però l’obbligo, di istituire presso il deposito di un centro di ricerca( D.Lgs. n.31 del 15/02/2010!!!).
Per molti la SOGIN non è altro che un buco nero che ha già divorato qualche miliardo di euro negli ultimi 20 anni, senza aver bonificato nessun deposito nucleare temporaneo.
Adesso il Governo, in base a questi accordi, può indicare il sito militare di Monte Cosimo come possibile area di stoccaggio dei rifiuti radioattivi italiani.
Considerato che in consiglio siedono degli ignoranti (certamente in materia), anche tra le file del PD ( responsabile di non aver vigilato e controllato) è opportuno chiedere le immediate dimissioni dell’avvocato Emiliano di Matteo, per aver esposto la Regione Abruzzo al rischio di dispersione dei fondi europei e locali( quanti soldi sono stati spesi fino ad oggi?) per finanziare una ricerca dalla provata inefficacia e di aver esposto la medesima Regione al rischio di diventare la pattumiera atomica del Sud Europa.
Dimissioni Subito.
Distinti saluti
Stefano Alessiani
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