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Morto in Ospedale. Ai funerali assente la politica e la Asl di Teramo

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Poggio Umbricchio.
Domenico Evangelista era una persona quieta come le montagne che aveva intorno.

Era silenzioso e gran lavoratore.
Aveva il passo di chi sapeva guardare un panorama sempre diverso.
Il mare tra le montagne e quel respiro che si portava tra i mattoni e le case che crescevano.
Ogni casa una famiglia felice.
Ogni casa un mondo nuovo.
Ogni casa una speranza di felicità.

Domenico Evangelista è morto in ospedale.
In un (non) pronto soccorso.
Cinque ore di attesa con il codice giallo.
Cinque persone indagate.
Denuncia contro denuncia e una sanità che risulta risanata solo sui conti.
Non c'era la politica. Solo amici di famiglia.
Solo paesani.
Valdo Di Bonaventura nato a pochi chilomteri e il sindaco di Crognaleto, Giuseppe D'Alonzo.
C'era la disperazione dei vicini di cuore e nessun gesto di cordoglio della Regione Abruzzo o della ASL di Teramo.
Altro gesto di distanza tra la politica sanitaria e i propri cittadini.
Un'altra occasione di stile...perduta nel percolato della politica.

Domenico non avrebbe voluto.
Non amava le polemiche.
Che la terra ti sia lieve.

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Commenti

Condoglianze, Senza Parole.
Condoglianze. ....di cuore alla famiglia. Per la sanità cosa dire......senza parole. ...e cmq grande valdo di Bonaventura. ....per me è una persona molto umile. ...per quel poco che lo conosco. ..

Valdo è una persona vera che non ha mai avuto niente dalla Politica. Non dico altro, ma ho imparato a conoscerlo e apprezzare i suo valori di uomo della montagna.
Era simile a Domenico con il quale da giovanissimo aveva anche lavorato come muratore.
 

E certo che non c'erano politici e rappresentanti ASL, non era mica la sagra della castagna dove i politici vanno a rifocillarsi e fare qualche patetica intervista nel tentativo di raccimolare qualche voto. Qui si trattava di metterci la faccia e magari di prendersi qualche insulto dai presenti quindi meglio evitare. Se Domenico è morto in questo modo, in un (non) pronto soccorso, dopo 5 ore di attesa la colpa è anche di chi ha ridotto in questo stato la sanità teramana,ma tanto vedrete che alla fine la "zambat" la prenderà solo qualche dipendente che era di turno in quelle ore.
Ma l' UCCP di Montorio non doveva essere anche Pronto Soccorso? Con i se non si fa la storia, ma perchè da Poggio Umbricchio si deve andare al Pronto Soccorso di Teramo, con i rischi che si corrono? A Montorio cosa sta succedendo? Secondo me esploderà l'ennesimo caso Asl. Giancarlo, ti sta tremando la penna?
Mi si stringe il cuore leggendo queste storie aldilà di ogni logica. Mi si stringe il cuore ripensando che a mia madre, in pronto soccorso l'11 novembre 2012 portata d'urgenza (ormai terminale da un carcinoma maligno) con l'aggravante dell'età avanzata, 89 anni, fu riservato lo stesso identico non-trattamento. Tra urla di dolore (la morfina non faceva più il suo lavoro) e l' indifferenza degli infermieri che passando guardavano e alzavano le spalle, la consolavo stringendola e abbracciandola...le feci sorseggiare del caffè...ma le urla erano diventate insopportabili. Ci alternavamo io e mia sorella attendendo che qualcuno, dalle 9 di mattina erano ormai le sette di sera, prendesse una decisione: ricoverarla in reparto per alleviarle i forti dolori. Alle 22 finalmente una dottoressa capì che non era più gestibile in famiglia ma che necessitava di cure non supportabili in casa. Scrissi questa storia sulla pagina Fb: del presidente Chiodi...e non lui, ma chi per lui, mi rispose "Mi sembra impossibile signora che nelle "nostre" ASL avvengano cose simili"... Esprimo tutta la mia solidarietà e comprensione alla Famiglia colpita da questo lutto... Mia madre se ne andò dopo sette giorni...lasciandomi un eredità inestimabile che nessun essere che si identifichi con tale personale medico-infermieristico potrà mai acquistare: umanità, pietas, empatia.
La legge non sbaglia, povero chi muore, condoglianze alla famiglia,anche se non la conosco.